Roma/ Sigea, domani si parla dell’enciclica papale

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Alla vigilia della nuova Enciclica Papale “Fratelli tutti”, gli scienziati italiani dedicheranno un’intera giornata alla “Laudato Si’, L’ecologia integrale e il futuro del nostro Pianeta” scritta da Papa Francesco 5 anni fa. Un grande evento dedicato all’Enciclica, organizzato dalla Pontificia Università Antonianum, dalla Società Italiana di Geologia Ambientale SIGEA, dall’ Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASVIS e Alta Scuola, nell’ambito anche del Festival della Sostenibilità ed in programma oggi alle ore 15 e 30 presso l’Aula A Pontificia dell’Università Antonianum in Via Merulana 124, Roma. Interverranno: padre Giuseppe Buffon, Decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum, Endro Martini, Presidente Nazionale del Centro Studi “Alta Scuola”, Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia, Marco Gennari, esperto d’arte, Enrico Giovannini, Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Modererà: Christiana Ruggeri, giornalista del Tg2.
La mattina odierna alle ore 10 e 30, visita guidata ai Musei delle Civiltà, quartiere Eur. Si tratterà di un percorso speciale, a tema: “L’Ecologia integrale, nel sentiero della cultura e delle tradizioni popolari nei paesi del Mondo”. Alle ore 15 e 30, il briefing stampa e la Convention presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, in Via Merulana 124. Il tutto nel pieno rispetto delle norme sulla sicurezza sanitaria.
L’evento è aperto alla stampa.
Si sta lavorando affinché l’Italia possa ospitare il X Forum Mondiale dell’Acqua nel 2024. Domani – ore 15 e 30 – Venerdì 2 Ottobre – briefing stampa con SIGEA Nazionale – Centro Studi Alta Scuola – WWF Italia – Accademia Pontificia Antonianum . Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
“Oggi – Venerdì 2 Ottobre – faremo un annuncio importante per Firenze, Assisi e per l’Italia. Le gravi catastrofi naturali reclamano un cambio di mentalità che obbliga ad abbandonare la logica del puro consumismo e a promuovere il rispetto della creazione. E’ una frase di Albert Einstein. Il mondo che abbiamo creato, oggi ha problemi che non possono essere risolti con lo stesso modo di pensare con cui li abbiamo creati. Ecco perchè – ha dichiarato Endro Martini, Presidente del Centro Studi Alta Scuola – abbiamo voluto essere presenti e collaborare alla organizzazione di questo evento dedicato all’ Ecologia Integrale e alla Laudato si di Papa Francesco.
Nella Laudato si la parola acqua compare ben 35 volte: senza acqua non può esistere vita. In un sistema dall’equilibrio precario che mette in gioco la vita nel nostro pianeta per la condizione di crisi economica, ecologica, sociale e spirituale è necessario diventare, ciascuno per la propria parte, promotori e osservatori responsabili e stabilire con solidarietà un proficuo dialogo lungimirante nella gestione di un Elemento Essenziale per la sopravvivenza, come l’acqua. Lancio anche io quindi l’appello a lavorare per un’Ecologia integrale, perché essa pone insieme ambiente, uomo e società”.
ALTA SCUOLA è Scuola di Alta Specializzazione e Centro Studi per la Manutenzione e Conservazione dei Centri Storici in Territori Instabili.
“Le ragioni del Pianeta, del futuro dell’Umanità e delle altre specie viventi richiedono oggi scelte consapevoli e ambiziose capaci di cogliere le opportunità e superare gli ostacoli alla piena realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030. E’ necessario riconoscere – ha affermato Donatella Bianchi, Presidente del WWF – pienamente la stretta interdipendenza tra le crisi planetarie dovute alla perdita di biodiversità, ai cambiamenti climatici, alla pandemia da Covid-19 e il conseguente peggioramento delle condizioni di povertà, dell’ineguaglianza e della sicurezza alimentare per un futuro che sia equo e sostenibile.
Primo obiettivo fra tutti il raggiungimento del “nature positive”, che sia il risultato di impegni concreti assunti nell’arrestare e invertire la curva declinante della biodiversità planetaria attraverso ambiziosi e pervasivi interventi di ripristino degli ecosistemi che favoriscano la resilienza degli ecosistemi naturali. Bisogna riconoscere pienamente che la natura fornisce soluzioni a sostegno della salute umana, del nostro benessere e della nostra prosperità e che, quindi, vanno aumentati decisamente gli sforzi anche finanziari per la conservazione del capitale naturale comune a tutta l’umanità che contribuisce alla metà del PIL mondiale”.
Giuseppe Ragosta – addetto stampa nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale