C’è tensione, ma anche attenzione delle istituzioni sulla complicata vicenza internazionale.
“A 37 giorni dal sequestro in Libia, non sappiamo nulla dei nostri pescatori: siamo disperati. Alcuni hanno bisogno di cure, di farmaci, sono diabetici”. Sono sconfortate le parole che l’armatore trapanese pronuncia durante l’intervento in diretta a Tgcom24.
“In concreto non abbiamo notizie, ci sono 18 famiglie allo sbando”, ha aggiunto.
Nel frattempo i parenti degli uomini trattenuti da Tripoli hanno manifestato a Roma, davanti a Montecitorio.
Il Ministero competente ha più volte ribadito attenzione sul caso, mentre dalla Libia venivano avanzate richieste di scambio di prigionieri.
foto di repertorio