Il Canada è tra i mercati più importanti del vino italiano. Mercato in difficoltà come tutti a causa del Covid, che, secondo previsioni accreditate chiuderà l’anno con un -7,7%. In verità il consumo di vino è non è diminuito nella quantità, ma i canadesi hanno puntato a vini più economici, in un mercato fatto di tanti mercati diversi, alcuni in regime di monopolio, altri “ibridi” tra pubblico e privato.
Le vendite on line sono cresciute in pandemia, come in tutto il resto del mondo. Il vino nel 2019, ha mosso un giro d’affari di 7,5 miliardi di dollari, di cui il 61% fatto da vini importanti che, di conseguenza, ha visto l’Italia come importante protagonista. Tre i mercati fondamentali per il Paese: quello dell’Ontario, quello del Québec e la British Columbia.
In Ontario, il monopolio è rappresentato dal Liquor Control Board of Ontario, che, ha venduto nel 2019 375 milioni di dollari e 20 milioni di litri di vini italiani. In Québec, c’è la Société des Alcools du Québec. Qui l’Italia, pesa per il 24,4% del mercato. La British Columbia, ha un sistema ibrido. Qui nel 2019 l’Italia ha visto girare 112 milioni di dollari, il 9% del totale.