Editoria/ Presentazione del libro “Marco Zoppo ingegno sottile. Pittura e Umanesimo tra Padova, Venezia e Bologna

0
178

Le variegate assimilazioni stilistiche del pittore Marco Ruggeri detto Lo Zoppo, altro interessante artista nativo di Cento, saranno al centro del prossimo appuntamento inserito nell’ambito del ciclo di incontri “Autunno Guerciniano”, organizzato dal Comune di Cento e Centro Studi Internazionale Il Guercino.

 Sabato 30 gennaio, alle ore 17.30, verrà infatti presentato il libro “Marco Zoppo ingegno sottile – Pittura e umanesimo tra Padova, Venezia e Bologna” (BUP Bononia University Press, 2020), che offre un studio approfondito sulla prima fase della carriera di questo artista, nato a Cento intorno al 1432-33 e morto a Venezia nel 1478, particolarmente suggestivo per le numerose e prestigiose influenze confluite nella sua produzione pittorica.

 Sarà lo stesso autore del volume, lo storico dell’arte Giacomo Alberto Calogero, a presentare la pubblicazione, introdotto da Daniele Benati, docente di storia dell’arte dell’Università di Bologna.

 Questo studio si concentra soprattutto sulla fase giovanile dell’artista, dai suoi esordi emiliani al decisivo tirocinio svolto a Padova, presso la famosa bottega di Francesco Squarcione. Fu proprio a Padova che Marco venne in contatto con le personalità che diedero un decisivo impulso al Rinascimento padano, Donatello e i suoi allievi da un lato, ma anche la nuova generazione di pittori, capeggiata da Nicolò Pizzolo e Andrea Mantegna. Difficile sottovalutare l’impatto di questa esperienza su Marco, che tuttavia fu altrettanto influenzato dal successivo incontro con la pittura luminosa di Piero della Francesca, conosciuto e intelligentemente assimilato tra Bologna e Ferrara.

 Il libro tenta proprio di chiarire questa complessa stratificazione di occasioni e di stili, che permisero a Marco di pervenire a una sintesi linguistica originale e altamente significativa, oltre che di mettere a fuoco i plurimi contatti stretti dall’artista coi committenti più in voga e con gli umanisti più raffinati, una nimamente affascinati dall’ingegno sottile di questo brillante artista.