Oltre il 70% del territorio dell’Ue è ad uso agricolo e forestale

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Le cifre mostrano che la maggior parte dei terreni coltivati si trovano in Danimarca (48%), Ungheria (47%) e Polonia (36%), mentre le foreste dominano i terreni di Finlandia (68%), Svezia (66%) e Slovenia (63%).
Secondo i dati raccolti durante una ricerca effettuata lo scorso anno sull’utilizzo delle terre (Land Use survey- Lucas) e pubblicata recentemente da Eurostat, oltre il 40% della superficie dell’Ue è utilizzata per l’agricoltura e la silvicoltura occupa un ulteriore 30%. Le cifre mostrano che la maggior parte dei terreni coltivati si trovano in Danimarca (48%), Ungheria (47%) e Polonia (36%), mentre le foreste dominano i terreni di Finlandia (68%), Svezia (66%) e Slovenia (63%).
In termini di copertura a prateria (naturale o a scopi agricoli), l’Irlanda detiene di gran lunga la quota maggiore (64%) ed è seguita dal Regno Unito (42%), mentre la Grecia detiene la quota maggiore di macchia (21%). Per quanto riguarda invece i terreni utilizzati ad uso abitativo e commerciale, le quote maggiori si trovano in territorio olandese (13%) e belga (10%).
Inoltre, il Centro comune di ricerca della commissione (Joint research centre- Jrc) dovrebbe completare entro giugno del prossimo anno una mappatura delle caratteristiche chimiche dei suoli europei.
Il Centro ha anche pubblicato di recente la prima mappatura delle potenziali minacce per la biodiversità del suolo, basata su indicatori. Da quest’ultima emergono zone in cui la biodiversità dei terreni è a forte rischio, che si trovano principalmente nel Regno Unito, nei tre Paesi del Benelux e nella Francia settentrionale