L’intervento/ Magnifico (Confintesa Roma Capitale): Sui Giochi pubblici il governo dimostri la volontà di reinvestire in legalità e concorrenza nel comparto non di fare solo cassa.

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Alfredo Magnifico,

Ricevimao e pubblichiamo

Il settore del gioco pubblico è da oltre 20 anni il presidio di offerta legale nel delicato settore dei giochi in denaro. Con il sistema concessorio si è riusciti a mettere sotto controllo, sviluppando professionalità specifiche in oltre 120.000 lavoratori, attività che facilmente sono attratte e gestite dalle più pericolose consorterie criminali”.

Lo dichiara Alfredo Magnifico, Segretario Generale di Confintesa Roma Capitale in merito alla non chiara posizione assunte dal Governo relativamente al rinnovo delle concessioni prevista dalla legge di bilancio 2022.

Il lungo periodo di chiusure imposto dalla pandemia – continua Magnifico – che per questo settore come gli altri dell’intrattenimento e del tempo libero si è protratto per oltre un anno, ha comportato sofferenze economiche, sociali ed organizzative per moltissime attività nelle sale scommesse, sale bingo e sale giochi, che come è noto attraggono prevalentemente occupazione giovanile e femminile. Oggi, pur sembrando scongiurato il rischio di nuove chiusure, le attività devono continuare ad operare seguendo rigide misure di prevenzione, riducendo necessariamente i consumi e restando lontane dall’occupazione raggiunta negli ultimi anni”

La posizione del Governo – conclude Magnifico – riguardo a questo comparto nella manovra di Bilancio si presenta ambigua: nella gestione delle concessioni che sono state interrotte per molti mesi, si vuole reinvestire nel ripristino di condizioni economiche ordinarie, favorendo il recupero dell’occupazione ed il superamento dei contrasti legislativi tra Stato e regioni che impediscono di trovare soluzioni efficaci di prevenzione delle dipendenze o si sfrutterà ancora l’occasione della Legge di finanza pubblica per fare cassa, avvantaggiando gli operatori finanziari a scapito del sano sviluppo di una offerta qualificata, misurata sulla tutela dei consumatori? Il Governo faccia chiarezza.”

Ufficio Stampa