«Pur trattandosi di una forma di organizzazione a turni di tipo ‘ordinariò, anche in questo caso si ritiene che ragionevolmente tutte le ore notturne possono essere detassate indipendentemente dalla frequenza o dalla periodicità/storicità di tale organizzazione». Così, dalle colonne del quotidiano ‘Italia Oggì, la Fondazione Studi dei consulenti del lavoro risponde ad alcuni quesiti sulla possibilità di detassare le retribuzioni relative al lavoro notturno. «L’Agenzia delle entrate – chiarisce – ha affermato che l’organizzazione di lavoro su turni, anche notturni, rappresenta una forma di efficienza organizzativa alla quale l’azienda ricollega il perseguimento di risultati positivi in termini di incremento di produttività». «Le disposizioni sulla detassazione – spiegano i consulenti del lavoro – riguardano tutti i datori di lavoro che devono calarsi nelle singole realtà economiche e attuare di conseguenza le disposizioni, pertanto i conteggi riguardano tutti i lavoratori. In ogni caso, il lavoratore può rinunciare all’applicazione del regime agevolato presentando una richiesta in tal senso proprio al datore di lavoro».
Fonte: Adnkronos