Roma – “L’Europa deve rispondere a questa guerra con una strategia economica comune, così come abbiamo fatto durante la pandemia. È la possibilità più concreta che abbiamo per evitare effetti devastanti per l’intero tessuto produttivo.
L’attacco della Russia colpisce al cuore l’Europa, ha distrutto le fondamenta dell’economia e della società ucraina e destabilizza l’economia mondiale. Ci pone di fronte ad un profondo cambiamento nelle relazioni internazionali, sicuramente, ma anche commerciali, perché le doverose e necessarie sanzioni non saranno indolori per nessuno.
Serve attivare immediatamente strumenti specifici. A partire da un Sure 2.0, di cui parlo da mesi con i miei omologhi europei che si occupano di Economia Sociale e con la Commissione Europea, e che oggi si rende ancora più necessario. Uno strumento che ha funzionato come sostegno temporaneo al mercato del lavoro e che va, in parte, riconvertito per aiutare la sostenibilità sociale delle imprese che devono riprogrammare la loro economia e diversificare i mercati.
Dobbiamo velocemente riflettere anche sull’opportunità di ricorrere a strumenti, sempre europei, che possano risolvere i problemi industriali e di liquidità che, realisticamente, le imprese dovranno affrontare.
Questa situazione, estremamente critica, porta con se pesanti conseguenze economiche per tutti, riportando al centro dell’attenzione anche temi fondamentali come l’indipendenza energetica o l’approvvigionamento delle materie prime per la produzione del nostro sistema industriale. Dobbiamo riorganizzare il “Piano industriale” italiano, tenendo conto degli effetti che si verificheranno nei prossimi anni”.
Così, in un post sui social, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.
Ufficio Stampa On. Laura Castelli
Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze