I contributi si ricongiungono a pagamento

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Al giorno d’oggi è difficile che una carriera lavorativa si sviluppi interamente all’interno di un’unica azienda. Molto spesso, infatti, si passa da un lavoro all’altro, lasciando dietro a sé un’impronta contributiva zigzagante. Bene, l’Inps gela quanti hanno posizioni contributive in fondi pensione diversi e chiarisce che la ricongiunzione dei contributi è sempre onerosa per il lavoratore.

La decisione
La comunicazione è arrivata direttamente dall’Inps, con la circolare n. 142. Nel provvedimento dell’Istituto nazionale di previdenza sociale si specifica che, in base alle norme introdotte dalla legge n.122 del 2010 (la manovra estiva), qualunque sia la gestione di provenienza dei periodi interessanti (siano essi relativi a periodi di lavoro subordinato o autonomo) la ricongiunzione dei contributi sarà effettuata sempre a titolo oneroso. Nello specifico, le norme riguardanti la variazione del processo di ricongiunzione dei contributi sono cambiate dal 10 luglio scorso. Ora, dunque, sarà necessario pagare una somma pari al cinquanta per cento della differenza fra l’importo dell’onere di ricongiunzione e l’ammontare dei contributi e degli interessi che vengono trasferiti all’Inps. Il costo è tanto maggiore, quanto più l’assicurato è vicino alla pensione. Secondo quanto riportato dal sito dell’Inps, il pagamento può avvenire:

* in unica soluzione entro 60 giorni dalla richiesta;
* in rate mensili di numero non superiore alla metà dei mesi ricongiunti e con la maggiorazione di un interesse annuo pari al 4.50%;
* con trattenuta sulla pensione nel caso di ricongiunzione al fondo pensioni lavoratori dipendenti dei periodi versati nelle gestioni autonome.

Cos’è la ricongiunzione dei contibuti?
Tecnicamente, la ricongiunzione dei contributi è il procedimento che permette a chi ha posizioni assicurative in fondi pensione diversi (poiché ha lavorato come dipendente presso aziende o enti che non versano i contributi nella stessa cassa di previdenza oppure contributi come lavoratore autonomo) di riunificarli tutti in un unico fondo, per ottenere una sola pensione. La ricongiunzione dei contributi è cosa diversa dalla totalizzazione (che è invece gratuita). Grazie a quest’ultima, si garantisce il diritto al godimento di un’unica pensione di vecchiaia, di anzianità (o ai superstiti) a quei lavoratori che hanno versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali e che altrimenti non avrebbero potuto utilizzare tutta o in parte la contribuzione versata.

Fonte: FTAOnline News