Le aziende italiane utilizzano meno della metà delle ore di cassa integrazione richiesta e autorizzata, esattamente il 49,64% del totale. E’ l’ultimo dato disponibile e si riferisce ai primi otto mesi dell’anno (da gennaio ad agosto) e ribadisce sostanzialmente quello del mese precedente (relativo al periodo gennaio-luglio), che era già sceso sotto il 50%. Il tiraggio della cassa integrazione nel 2010 si sta confermando assai inferiore a quello del 2009. Nel dettaglio il tiraggio della cassa integrazione ordinaria è stato nel 2010 del 55,33% (contro il 61,46% del 2009), e il tiraggio della cassa integrazione straordinaria e in deroga del 2010 è stato del 47,15% (contro il 72,24% del 2009). Questo vuol dire che degli 822 milioni di ore autorizzate fino ad agosto ne sono state consumate circa 408 milioni. “L’ultimo dato del tiraggio conferma le tendenze mostrate nei mesi scorsi – commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – le aziende consumano non più del 50% di cassa integrazione di quella che viene richiesta. La propensione a chiedere la cassa integrazione guadagni è doppia rispetto all’immediata necessità di utilizzo”. Continua anche l’azione dell’Istituto a favore della legalità del lavoro, in particolare gli interventi di contrasto al lavoro nero e sommerso. Nei primi dieci mesi dell’anno, per mezzo di oltre 72mila ispezioni ha scoperto quasi 55mila lavoratori in nero per un’evasione contributiva accertata di oltre 930mila euro. Con questa progressione si stima che entro fine anno l’evasione contributiva accertata potrebbe assestarsi intorno al miliardo e 200 milioni. “La lotta all’evasione contributiva continua incessantemente – chiarisce il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua. – Dopo che lo scorso anno avevamo ottenuto risultati eccezionali, oggi, la nuova convenzione stipulata tra Inps e Agenzia delle Entrate, non potrà che portare nuova linfa alla lotta al lavoro nero nel nostro Paese, perseguendo insieme il duplice obiettivo di recuperare risorse e contrastare l’illegalità”.