Bond emessi attraverso ‘società veicolo’ del Lussemburgo, il Fisco avvia verifiche

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I bond emessi da imprese italiane ricorrendo a ‘societa’-veicolo’ lussemburghesi sono sotto la lente del fisco. Secondo quanto risulta dall’agenzia si stampa Adnkronos, i funzionari del fisco hanno effettuato alcune verifiche per accertare eventuali evasioni legate alla raccolta di fondi da parte delle societa’ che hanno emesso obbligazioni sulla piazza lussemburghese o in altri paesi a fiscalita’ di vantaggio. Qualora l’ipotesi fosse veritiera e accertata caso per caso, a seconda delle diverse concrete fattispecie, le somme in ballo sarebbero ingenti, qualche centinaio di milioni di euro. In pratica le contestazioni sarebbero fatte sulla base dell’articolo 26 quater del Dpr 600 del 73. La norma, che recepisce la direttiva comunitaria su ‘Interessi, canoni e royalties’, introduce un limite alla non tassabilita’ di tali interessi. La contestazione che viene mossa alle imprese italiane che hanno effettuato emissioni di bond sui mercati internazionali e in particolare su quello lussemburghese e’ di non aver effettuato la ritenuta del 12,50% sugli interessi nel passaggio tra l’impresa madre, che e’ l’effettiva beneficiaria della raccolta, e la societa’ ‘veicolo’, che effettua l’emissione, raccoglie i fondi, liquida i rendimenti ai sottoscrittori e finanzia l’impresa madre. Gli uomini del fisco si muovono comunque con i piedi di piombo e analizzano la situazione caso per caso tenendo conto anche degli accordi sulle doppie imposizioni con i paesi dove sono collocati i ‘veicoli’ per l’emissione dei bond.