La Fondazione Enasarco, che gestisce la previdenza e assistenza di agenti e rappresentanti di commercio, ha avviato il “progetto Mercurio” per la dismissione di oltre 17 mila immobili, per lo più residenziali e ubicati a Roma, con l’obiettivo di incassare circa 4,2 miliardi con una plusvalenza di 1,2 miliardi. L’operazione, presentata a Roma dal presidente Brunetto Boca e dal direttore generale Carlo Felice Maggi, durerà due anni e rientra in un più generale riassetto della gestione del patrimonio dell’ente, pari a circa 4 miliardi di euro, previsto nel piano 2010-2013 già approvato dai ministeri competenti (Previdenza ed Economia). Il piano contiene le linee guida dell’asset allocation strategica e il piano di asset e liabilities management (serve a bilanciare attività e passività nelle varie scadenze temporali).
VENDITA A INQUILINI, PLUSVALENZA ATTESA 1,2 MILIARDI
“Il piano di dismissione di questo patrimonio immobiliare, che in bilancio è valutato 3 miliardi, calcolati nel 1994 al momento della privatizzazione, ha ragioni soprattutto economiche, dato che oggi rende meno dell’1%”, ha detto Boco. “L’obiettivo è dismettere, vendendo agli inquilini, e riqualificare il nostro patrimonio”, ha aggiunto. L’obiettivo, in sostanza, è arrivare a regime ad avere in bilancio “sempre 3 miliardi di immobili, ma con un rendimento attorno al 5%, anziché quello inferiore all’1% attuale”, ha spiegato Maggi. Dei 17 mila immobili in vendita, oltre 15 mila sono a Roma, poco più di mille a Milano e 963 sono negozi; il resto sono appartamenti in periferie urbane nel resto d’Italia acquisiti negli anni 70-80. Il valore attuale di mercato, se fossero liberi, “sarebbe di 6 miliardi, a questo abbiamo applicato uno sconto del 30% circa per arrivare al valore di realizzo atteso di 4,2 miliardi, con una plusvalenza di 1,2 miliardi, di cui circa 500 milioni sono attesi nel 2011”, spiega Maggi. La Fondazione ha stimato che potrebbe esserci un invenduto (inquilini che non possono o vogliono comprare) per circa 1 miliardo. “Per questo sono state già selezionate due sgr, di Bnp Paribas (BNPP.PA: Quotazione) e Prelios (PCRE.MI: Quotazione) (ex Pirelli Re), a cui destinare in parti uguali questi immobili”, ha detto Maggi. Il patrimonio immobiliare della Fondazione già conta investimenti per 500/600 milioni in fondi immobiliari gestiti da Fimit, cioè Omega e Omicron che hanno gli immobili di Intesa Sp (ISP.MI: Quotazione) e Unicredit (CRDI.MI: Quotazione). “Inoltre il nostro patrimonio di immobili commerciali, che vale 600 milioni, andrà conferito in altri due fondi: uno è sempre il fondo Omega e l’altro è il nostro fondo Donatello, gestito da Sorgente sgr e che recentemente ha acquisito la Galleria Alberto Sordi, in centro di Roma”, ha spiegato Maggi. Il rendimento di questo investimento nella Galleria, ha detto Boco, “è del 5% netto”. L’allocazione strategica del patrimonio della Fondazione, che verrà definita in dettaglio entro un mese e che ha già avuto l’ok dai ministeri vigilanti, destinerà “circa 1,5 miliardi a titoli di Stato, circa 500 milioni in azioni e circa il 3-4% dell’attivo a fondi di private equity”, ha detto il direttore generale. La Fondazione Enasarco ha anche selezionato una società di “fiduciary management, la Polaris sgr, che è una sorta di super consulente per la gestione”, ha spiegato Maggi. Polaris è una sgr partecipata dai salesiani e dalla Fondazione Cariplo che fa gestione di risparmio di investitori istituzionali, in particolare non profit.
Fonte: Reuters