Draghi avverte: “Stabilità solo con rigore nei conti pubblici”

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Il Governatore di Bankitalia: “Di fronte alle forti tensioni che proprio in questi giorni colpiscono più paesi europei, è essenziale proseguire nelle politiche di consolidamento dei conti pubblici”. Poi promuove le banche italiane, “toccate solo marginalmente dalla crisi”. La moneta unica è “uno dei maggiori successi del processo di integrazione”. Irlanda, accordo sul piano da 85 miliardi. Barroso: Ue pronta anche per altre crisi

Tenere fermo l’obiettivo di perseguire il rigore nei conti pubblici. E’ l’indicazione che arriva dal Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. “Di fronte alle forti tensioni che proprio in questi giorni colpiscono più paesi europei, è essenziale proseguire nelle politiche di consolidamento dei conti pubblici”, scandisce il numero uno di Via Nazionale, intervenendo alla presentazione del ‘Rapporto sulla stabilità finanziaria’. E’ ancora una volta evidente, nell’analisi del Governatore, che “il rigore di bilancio è fondamentale per la salvaguardia della stabilità finanziaria”. Le banche italiane sono state toccate “solo in maniera marginale” dalla crisi finanziaria, evidenzia il numero uno di Via Nazionale. Secondo il governatore di Bankitalia, questo è avvenuto per “sei ragioni: “la qualità dei bilanci delle banche; la solidità di base della raccolta; il basso indebitamento di famiglie e imprese; il basso peso della finanza innovativa rispetto al credito trazionale, un quadro regolamentare e di vigilanza prudente; il generale equilibrio dei bilanci”. L’euro infine che “non è in discussione”. “E’ uno dei maggiori successi -spiega Draghi- del processo di integrazione Ue, da cui tutti i Paesi hanno avuto benefici straordinari”.

Fonte: Adnkronos