Energia: Antitrust avvia istruttoria contro Estra Reti Gas per abuso posizione dominante

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Dovrà verificare se le società, rifiutandosi di fornire al Comune le informazioni necessarie alla predisposizione del bando di gara per l’affidamento del servizio, abbiano abusato della posizione di monopolio nel mercato della distribuzione del gas nel territorio comunale. Avviato anche il procedimento per l’eventuale adozione delle misure cautelari. La nuova istruttoria segue quella avviata nei confronti di Italgas. Monitoraggio dell’Autorità sulle gare in via di svolgimento.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 1° dicembre 2010, ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se le società Estra Reti Gas, concessionaria uscente del servizio di distribuzione del gas nel Comune di Prato, e la controllante Estra, abbiano abusato della loro posizione dominante, rifiutandosi di fornire al Comune le informazioni necessarie alla predisposizione del bando di gara per l’affidamento del servizio. L’Antitrust ha anche avviato il procedimento per decidere le eventuali misure cautelari in grado di consentire la predisposizione del bando stesso visto il rischio di un danno grave e irreparabile alla concorrenza: le parti hanno 7 giorni di tempo, a partire da oggi, per presentare la loro difesa.
L’istruttoria è stata deliberata a seguito di una segnalazione ricevuta dal Comune di Prato: nel maggio scorso l’amministrazione aveva infatti attivato le procedure per l’indizione della gara per il riaffidamento del servizio di distribuzione del gas, visto che la convenzione con Estra Reti Gas, essendo in affidamento diretto, sarebbe scaduta per legge a fine dicembre di quest’anno.
A fronte della richiesta di dati necessari per la messa a punto del bando di gara, Estra Reti Gas, anche su indicazione della controllante Estra, avrebbe opposto al Comune un rifiuto. Gli unici dati trasmessi, dopo un’ulteriore sollecitazione, sono stati i dati complessivi relativi a tutto il personale della società Estra Reti Gas, che gestisce la distribuzione anche in altri Comuni.
Secondo l’Autorità l’impedimento opposto alla realizzazione delle gare per la distribuzione del gas rappresenta un freno ad un processo di liberalizzazione, indispensabile per il settore e fortemente voluto dal legislatore nazionale e comunitario, ed è tanto più grave in quanto coinvolge Comuni che per la prima volta vogliono affidare il servizio con procedure competitive anziché con affidamenti diretti. Per questo l’Antitrust sta monitorando il fenomeno: non a caso il 13 ottobre scorso era stata avviata un’istruttoria nei confronti di Italgas per i comportamenti tenuti nei confronti dei comuni di Roma e Todi.