Auto: cala del 9% il 2010, anno peggiore degli ultimi 14

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In dicembre sono state immatricolate 130.319 autovetture con una contrazione del 21,7%. Con il risultato di dicembre, il 2010, terzo anno della crisi dell’auto e dell’economia, chiude con 1.960.282 immatricolazioni e con un calo del 9,2%. Questo risultato deriva da andamenti nettamente differenziati nel primo trimestre, che, grazie alla coda degli incentivi 2009, aveva fatto registrare una crescita del 23,33% e nei tre trimestri successivi, che, in mancanza di incentivi, hanno accusato un calo del 20,65%. Il risultato del 2010 è il peggiore dall’inizio della crisi ed è anche il peggiore degli ultimi 14 anni, ma in mancanza del sostegno degli incentivi nel primo trimestre sarebbe stato ancora più negativo in quanto le immatricolazioni si sarebbero attestate intorno a quota 1.840.000. E’ questa, su base annua, l’attuale consistenza della domanda di autovetture nel nostro Paese ed è questo il punto di partenza per avanzare una previsione per il 2011.
Poichè non è al momento pensabile che vi possa essere un’altra stagione di incentivi a breve, le prospettive per il 2011 sono legate all’eventuale ripresa dell’economia e al ciclo della domanda di sostituzione. Come è noto, il quadro congiunturale del Paese non appare in questa fase particolarmente solido. Il recupero del prodotto interno lordo, dopo la forte caduta a cavallo tra il 2008 e il 2009, è iniziato nel terzo trimestre 2009 con una crescita congiunturale del Pil dello 0,4% a cui hanno fatto seguito nei trimestri successivi un calo dello 0,1% e poi crescite dello 0,4%, dello 0,5% e dello 0,3% (terzo trimestre 2010). La sequenza di questi dati indica che la ripresa è debole e potrebbe anche essere in rallentamento. D’altra parte occorre considerare che indicazioni di segno opposto vengono dal clima di fiducia delle industrie manifatturiere ed estrattive, che in dicembre si è riportato sui livelli del febbraio 2008 (cioè sui livelli precedenti la crisi globale) e dal clima di fiducia dei consumatori che ha chiuso il 2010 in recupero. Un cauto ottimismo sull’evoluzione dell’economia appare dunque giustificato.
Per quanto riguarda il ciclo della domanda di sostituzione, se si considera che le auto acquistate nuove vengono mediamente sostituite con un’auto nuova dopo sei anni dall’acquisto, il 2011 dovrebbe cominciare ad essere interessato dai primi contingenti della domanda di sostituzione degli anni che hanno immediatamente preceduto la crisi. Sulla base di questi elementi si può ipotizzare che nel 2011, dopo un primo trimestre negativo (per il confronto con un primo trimestre 2010 molto positivo), possa svilupparsi una moderata ripresa della domanda che dovrebbe portare le immatricolazioni dell’anno assai vicino ai livelli del 2010 (1.960.282). Il conseguimento di un risultato di questo tipo sarebbe compatibile con un recupero in grado di riportare il mercato italiano sui livelli ante-crisi nel 2014.