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Crollo Scampia, indagini su manutenzione. Ancora gravi due delle bimbe ferite

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Mancata manutenzione, pericoli evidenziati e i controlli effettuati negli anni scorsi in vista del bando Restart Scampia. Su questi aspetti si concentra la prima fase delle indagini sul crollo del ballatoio alla Vela Celeste di Scampia, in cui sono morte 3 persone e sono rimaste ferite altre 12, tra cui 7 bambine. La Procura di Napoli (fascicolo d'inchiesta per omicidio colposo e crollo colposo aperto dai sostituti Manuela Persico e Mario Canale, procuratore aggiunto Sergio Amato) ha nominato il primo consulente di parte, che sta valutando la copiosa documentazione acquisita dalla Polizia di Stato. Mentre gli agenti del commissariato di Scampia proseguono nell'escussione dei testimoni che hanno assistito alla tragedia e che potrebbero aver avuto segnali del cedimento nei giorni precedenti, la Squadra Mobile si sta occupando delle acquisizioni documentali, che potranno dire qualcosa in più sulla manutenzione del ballatoio del terzo piano, sbriciolatosi alle 22:30 di lunedì sera, causando il crollo anche nei due piani sottostanti.  Controlli sulla staticità erano stati effettuati in vista del progetto Restart Scampia, ma c'è da capire se possano esserci responsabilità su una eventuale mancata manutenzione di quelle aree comuni tra i palazzoni di Scampia. Questioni prettamente tecniche che saranno oggetto di perizie e consulenze nelle prossime settimane. Al momento, l'area del crollo resta sotto sequestro. 

Intanto, le due bimbe di 7 e 4 anni, ferite nel crollo e ricoverate in Terapia intensiva pediatrica in gravissime condizioni, sono stazionarie nella gravità e rimangono in prognosi riservata". Lo fa sapere un bollettino medico dell'ospedale pediatrico Santobono di Napoli dove sono state ricoverate le bambine.  "Per quanto concerne le tre piccole pazienti ricoverate in Ortopedia – continua il bollettino dell'ospedale – A.A., di 9 anni, operata per frattura di omero, ha praticato il controllo operatorio che risulta soddisfacente, mentre le condizioni generali necessitano di stretto monitoraggio clinico e strumentale; B.M., di 10 anni, operata per frattura pluriframmentata di femore, presenta un decorso post-operatorio regolare e rimane in attesa di intervento maxillo-facciale subordinato alla evoluzione delle altre lesioni di organo riportate a seguito del trauma, che vengono strettamente monitorate; B.S, di 2 anni, operata di frattura di omero distale, presenta un buon decorso operatorio e condizioni generali discrete e stabili. Le ultime due pazienti ricoverate presso la Chirurgia d’urgenza sono stabili e in lieve costante miglioramento: A.G., di 2 anni, continua ad alimentarsi; A.A. di 4 anni, che presenta lesioni multiple, continua a non presentare al momento indicazioni chirurgiche, è sotto stretto monitoraggio e non ha ripreso completamente l’alimentazione orale. Per le piccole pazienti ricoverate in Ortopedia e in Chirurgia d’urgenza è stato attivato il supporto psicologico. Per le prossime 72 ore, salvo aggiornamenti di rilievo, non è prevista l’emissione di nuovi bollettini". E' invece stata sottoposta a un intervento neurochirurgico nella tarda mattinata di oggi la donna ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Cardarelli di Napoli. L’operazione, si legge nel bollettino medico, "è stata necessaria per la riduzione della pressione intracranica della donna che ha accusato un grave trauma alla testa a causa del crollo. Dopo l’intervento urgente di craniotomia decompressiva, la donna, ancora in stato di sedazione, è stata riportata nel reparto di rianimazione. Il quadro clinico è estremamente complesso, in prognosi riservata. Dal bollettino emerge che la seconda paziente, R.C., assistita attualmente presso il Trauma Center del Cardarelli, si trova in uno stato di "salute soddisfacente", la sua condizione è in lento e progressivo recupero funzionale. Nelle prossime ore, a seguito di consulenza di chirurgia toracica, verrà valutato il suo trasferimento presso il reparto di ortopedia per il prosieguo delle cure.    —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Parigi 2024, Paolini a caccia della gloria: “Senza Sinner non sento maggiore pressione”

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Il tennis azzurro 'orfano' di Jannik Sinner alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il forfait del numero 1 del mondo, out per tonsillite, non incide sulle ambizioni di chi scenderà in campo per un risultato di prestigio. Riflettori puntati in particolare su Jasmine Paolini, che a maggio al Roland Garros ha raggiunto la finale. "L'assenza di Sinner accresce nostre responsabilità? Dispiace per Jannik ma non credo che questo metta ulteriore pressione su di noi", dice la numero 1 azzurra. "Fa strano tornare al Roland Garros dopo poco tempo, è un po' diverso per le palline, i campi, le condizioni climatiche. Sono un po' sorpresa di tornarci dopo un mese e mezzo ma è sempre un bel posto dove giocare. Se prima sono andata al mare? Al mare non sono andata, mi sono allenata cercando di portare aventi il lavoro sulla terra. Siamo arrivati martedì e abbiamo proseguito il lavoro sulla terra rossa", spiega. "E' una bella esperienza giocare alle Olimpiadi. Le condizioni sono diverse ma ci stiamo allenando al meglio, questo è un posto dove si può fare bene. L'assenza di Sinner? Ognuno pensa per se, a fare il meglio, concentrato su se stesso, dispiace per Sinner ma non cambia niente per noi. Ci stiamo allenando bene, l'Olimpiade è sempre molto speciale e sono felicissima di essere qua. Non siamo al Villaggio, è tanto lontano, ma stiamo cercando di fare il meglio, non ci sono molti segreti", dice Sara Errani, che Errani giocherà il doppio femminile con Jasmine Paolini e il doppio misto con Andrea Vavassori.
 "Se vorrei conoscere un atleta ai Giochi? Sicuramente LeBron James perché sono una grande appassionata di basket", confessa. E Paolini, invece, chi vorrebbe incrociare? "Vorrei una foto con Rafa Nadal".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Un nuovo lavoro? No grazie, ecco i motivi del rifiuto

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(Adnkronos) – La decisione di un cambiamento professionale resta un momento delicato durante il quale sono sempre più numerosi gli aspetti e i fattori presi in considerazione dal lavoratore. Tra questi, la flessibilità e l’equilibrio tra vita personale e lavorativa che spesso superano la ricerca di una mera crescita retributiva. In questa cornice, Adecco ha svolto un'indagine approfondita dei principali motivi che portano i candidati a rifiutare nuove opportunità di impiego. Per il 36,7% dei candidati, la causa principale è rappresentata dalle cosiddette 'aspettative disattese', caso in cui il candidato rifiuta poiché si sarebbe aspettato un'offerta di lavoro più vantaggiosa non tanto e solo in termini retributivi quanto per aspetti come la possibilità di smart working, eventuali benefits concessi, premialità e prospettive di crescita all’interno dell’azienda. “I dati dell’indagine confermano come i lavoratori italiani oggi abbiano aspettative ben precise e non siano disposti a scendere a compromessi su aspetti cruciali per il loro benessere lavorativo e personale. Questi aspetti diventano sempre più cruciali anche per le aziende che dovranno tenerne sempre più conto in ottica di attrarre nuovi talenti”, ha commentato Massimiliano Medri, Managing director di Adecco Italia. Seguono, tra le motivazioni, i tempi del processo di selezione: il 30,38% dei candidati, infatti, rifiuta la proposta di lavoro per un’offerta più interessante pervenuta da terzi in tempi più rapidi.  C’è chi, invece, ha dichiarato di aver accettato dal proprio datore di lavoro una 'controproposta' (non necessariamente di natura economica): si verifica per il 28,69% dei casi. Limita la tendenza ad accettare una nuova proposta di lavoro anche la paura stessa del cambiamento: i candidati a un passo dall’accettazione della proposta di un nuovo impiego tornano sui propri passi, riferiscono un vissuto di ansia dovuto al lasciare un contesto conosciuto per un nuovo ambiente e rinunciano anche ad offerte migliorative per non esporsi all’incertezza della novità (il 21,52%).  Solo il 10,55% dei candidati rifiuta per aver ricevuto una offerta peggiorativa pari o inferiore al proprio pacchetto retributivo attuale. L’indagine evidenzia che, laddove l’aspetto retributivo è centrale nella scelta di un nuovo impiego, l’aspettativa è di un incremento economico pari o superiore al 20%.  Nel rifiuto di una nuova opportunità professionale conta anche la percezione che il candidato sviluppa dell’azienda e dei suoi referenti: c’è chi ha dichiarato di aver rifiutato una proposta, seppur conveniente, a causa di una valutazione non positiva dell'azienda sviluppata nel corso del processo di selezione e/o per aver raccolto referenze negative da terzi (8,65%).  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ricerca, scoperto l’interruttore del sonno Rem e il primo farmaco mirato

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(Adnkronos) – Novità all'orizzonte contro i disturbi del sonno e alcune malattie neurologiche correlate. Uno studio congiunto delle università di Padova, McGill e Toronto (Canada), pubblicato sul 'Journal of Neuroscience', ha identificato l''interruttore' del sonno Rem – il recettore della melatonina MT1 – e il primo farmaco mirato, in grado di agire selettivamente su questa fase cruciale del riposo, senza alterare il sonno non-Rem. "Significativo è il potenziale clinico della scoperta", sottolineano dall'ateneo padovano, non solo per la comprensione dei meccanismi del sonno e quindi per il trattamento delle sue alterazioni, ma soprattutto per chi soffre di patologie come Parkinson e demenza con corpi di Lewy. Il sonno umano – ricorda UniPd – si compone di una sequenza precisa di fasi non-Rem e Rem, ognuna delle quali svolge funzioni fisiologiche distinte. Il sonno Rem (acronimo che sta per Rapid Eye Movement, il movimento oculare rapido che lo caratterizza), quello in cui si sogna, riveste un ruolo fondamentale nel consolidamento della memoria e nella regolazione delle emozioni. Il sonno non-Rem supporta invece i processi di recupero e riparazione fisica. Le interruzioni di questo ciclo possono compromettere le funzioni cognitive e aumentare la vulnerabilità alle malattie neuropsichiatriche. Gli autori della nuova pubblicazione – frutto della ricerca sulla melatonina e i suoi due recettori, MT1 e MT2, sviluppata negli ultimi 15 anni dal team internazionale – hanno individuato nel recettore MT1 il regolatore chiave del sonno Rem, il che ha permesso di identificare la prima molecola specificatamente mirata a questa fase del sonno.  MT1 è espresso in neuroni specifici chiamati neuroni della noradrenalina, situati in un'area del cervello detta Locus Coeruleus (punto blu) per la sua colorazione tendente all'azzurro, dovuta ai granuli di melanina al suo interno. Durante il sonno Rem, questi neuroni noradrenergici riducono la propria attività elettrica e diventano silenziosi. Circa lo 0,5-1% della popolazione generale è affetta da un disturbo del comportamento del sonno Rem, che è un serio fattore di rischio per lo sviluppo di patologie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e altre malattie come la demenza con corpi di Lewy, che attualmente non dispongono di trattamenti efficaci. Utilizzando un nuovo farmaco che agisce selettivamente sui recettori MT1, gli scienziati sono riusciti ad aumentare la durata del sonno Rem negli animali da esperimento, riducendo contemporaneamente l'attività dei neuroni noradrenergici del Locus Coeruleus. "Questa scoperta non solo fa progredire la nostra comprensione sui meccanismi del sonno, ma ha anche un significativo potenziale clinico", afferma Gabriella Gobbi, principal investigator dello studio, professoressa di Psichiatria alla McGill University, clinico al McGill University Health Center e Canada Research Chair in Therapeutics for Mental Health. "Finora – precisa – il recettore specifico che innesca il sonno Rem era sfuggito agli scienziati", mentre "il nuovo studio ha identificato come importante regolatore di questa fase del sonno proprio il recettore MT1 della melatonina situato nel Locus Coeruleus". Non solo. "Fino ad oggi – rimarca Stefano Comai, coautore senior del lavoro, professore di Farmacologia all'università di Padova e professore aggiunto alla McGill University – non si conoscevano farmaci specificamente mirati a modificare il sonno Rem. La maggior parte dei farmaci ipnotici in commercio, pur prolungando la durata totale del sonno, tendono a influenzare negativamente il sonno Rem. Con lo studio pubblicato, oltre a svelare la specificità del recettore MT1 della melatonina, abbiamo scoperto la prima molecola capace di agire selettivamente sul sonno Rem senza alterare il sonno non-Rem". Secondo gli autori, "ulteriori ricerche sulla neurobiologia e la farmacologia del sonno Rem sono fondamentali per sviluppare trattamenti mirati che potrebbero migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da queste malattie neurodegenerative debilitanti. Man mano che gli scienziati continuano a esplorare le complessità della regolazione del sonno, la speranza di interventi efficaci nei disturbi neurologici diventa sempre più promettente". Per i ricercatori, "se studi futuri confermeranno il coinvolgimento specifico del recettore MT1 della melatonina nella regolazione del sonno Rem, si potranno sviluppare nuovi farmaci in grado di trattare i disturbi del sonno Rem che, come detto, sono noti essere strettamente legati ad esempio al morbo di Parkinson e altre condizioni correlate cosiddette parkinsonismi, quali la demenza con corpi di Lewy". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

All’asta le lettere di Lady Diana alla governante, le missive scritte a mano

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(Adnkronos) – Andranno all'asta il prossimo 30 luglio le lettere e le cartoline ''intime'' di Lady D, che si prevede saranno vendute per migliaia di sterline a Stansted Mountfitchet. Si tratta di missive scritte a mano dalla principessa Diana all'ex governante della sua famiglia, Violet Collison, che le era stata vicina durante l'infanzia a Park House nella tenuta di Sandringham. "Collie", come Diana la chiamava, rimase in contatto con la principessa anche da adulta, anche quando divenne madre. Ai principi William e Harry, Collie mandò vari regali ai quali Diana rispose con lettere di ringraziamento e biglietti di Natale. 
Una delle lettere, scritta su carta da lettere di Buckingham Palace, è stata inviata da Diana alla sua ex governante appena tre settimane prima delle nozze con il principe Carlo. "Tutti qui sono impegnati freneticamente con gli ultimi addobbi", aveva scritto l'allora Lady Diana Spencer, aggiungendo: "La futura sposa è rimasta piuttosto calma!". In un'altra lettera datata settembre 1984, Diana ringrazia la sua ex governante per un regalo al principe Harry. "William adora il suo fratellino e passa tutto il tempo a riversare su Harry una quantità infinita di abbracci e baci", ha scritto. Luke Macdonald, direttore della casa d'aste Sworders, ha spiegato alla Bbc che si tratta di lettere "molto intime". "Sono cose di cui probabilmente non si sarebbe a conoscenza, al di fuori delle ristrette cerchie della famiglia reale", ha aggiunto Macdonald, sottolineando che ''il fatto che si prodigasse in ringraziamenti speciali, anche per dei piccoli regali, dice davvero quanto Diana fosse gentile, generosa e premurosa''. Insomma, ''una costante nella vita di Diana", ha affermato. Mentre prestava servizio a Park House, Violet Collison ha assistito alla nascita di Diana e dei suoi tre fratelli Sarah, Jane e Charles. Dopo la fine del matrimonio degli Spencer, Collison ha seguito la madre di Diana, Frances Shand Kydd, continuando a lavorare con lei a Londra nel 1967 prima di tornare nel Norfolk per andare in pensione. "L'incantevole ambiente del Norfolk occupava ovviamente un posto speciale nel suo cuore", ha detto Macdonald alla Bbc. "Diana usciva senza gli uomini della sicurezza per andare a trovare Collie e prendere una tazza di tè'', ha aggiunto. La signora Collison è rimasta vicina a Frances e ai figli Spencer fino alla sua morte, avvenuta all'età di 89 anni nel 2013. "Era una presenza fissa nella vita di Diana, una persona con cui poteva relazionarsi e forse anche fuggire dal mondo in cui si trovava", ha detto Macdonald. "C'era un affetto immenso, la adorava'', ha concluso. —internazionale/royalfamilynewswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Olimpiadi 2024, Mattarella a Parigi: “Tutta Italia con gli azzurri”

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Parigi si è recato al Villaggio Olimpico per incontrare gli azzurri in vista dell'inizio dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Dopo aver cantato l'inno di Mameli, il Capo dello Stato ha ricevuto in regalo una felpa dell'Italia Team con la scritta ‘Mattarella’ dai portabandiera Gimbo Tamberi e Arianna Errigo. "Mi sento vagamente fuori età", ha scherzato il Presidente. Al Villaggio, Mattarella ha tenuto a sottolineare agli azzurri: "Avete intorno a voi l'affetto di tutta l’Italia. Un affetto sincero che non dovete interpretare come una pressione. Sono convinto che gareggerete con grande impegno. Le medaglie che arriveranno saranno benvenute. Poc'anzi abbiamo sentito l'inno. È meglio sentirlo tante volte ma grazie a voi. Le medaglie saranno importanti, ma più importante è il senso dello sport che voi avete", ha aggiunto Mattarella con gli applausi di tutti. Mattarella, è arrivato al Villaggio olimpico di Parigi in tarda mattinata da Roma insieme a Tamberi e, per la prima volta nella storia, è stato accolto dai carabinieri del Reggimento dei corazzieri. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fiction Stromboli, Ammirati (Rai Fiction): “Azienda estranea ai fatti, giusta la messa in onda”

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(Adnkronos) – "La Rai ha spostato la messa in onda della fiction 'Sempre al tuo fianco' ben due volte, nell’autunno scorso perché il momento non era maturo, e poi in primavera. Ora che l'estraneità della Rai è stata certificata è giusto mandare in onda un lavoro importante, che renderà giustizia a un’isola che ha bisogno di uscire da un cono d'ombra e tornare alla sua luce". A parlare, intervistata dall'Adnkronos, è la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati che, dopo le polemiche, spiega per la prima volta i motivi della decisione dell'azienda di mandare in onda, dal 15 settembre prossimo, la fiction prodotta per Rai 'Sempre al tuo fianco' diretta da Marco Pontecorvo che parla del lavoro della Protezione Civile ed è ambientata a Stromboli. Il programma è al centro di una bufera mediatica da quando, durante le riprese nel maggio 2022, si sviluppò un incendio mentre la produzione si trovava a Stromboli per girare una puntata dedicata all'attività degli operatori, che distrusse circa metà della vegetazione dell’isola di Stromboli. Sulla vicenda c'è un processo in corso, e lo scorso aprile la procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha notificato la chiusura delle indagini preliminari a carico di quattro persone e due società, non includendo la Rai tra gli indagati. Ciononostante, l'annuncio della messa in onda ai palinsesti Rai del 19 luglio ha scatenato una bufera mediatica: una parte consistente degli abitanti di Stromboli e diversi esponenti politici, tra cui il presidente della Sicilia Renato Schifani e la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino, si oppongono fermamente alla messa in onda, mentre il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci si è detto molto favorevole.  "La Rai è andata a Stromboli ad aprile, ha incontrato gli abitanti in un’assemblea molto animata in cui ha espresso la sua vicinanza alla popolazione ribadendo che l'azienda era estranea alla produzione esecutiva, e in qualche modo ha anche subìto il danno tanto che ha dovuto rivalersi sul produttore", spiega la Ammirati all'Adnkronos. "Ma dato che la popolazione aveva espresso una non serenità, abbiamo rimandato nuovamente la messa in onda, e questo è accaduto per ben due volte", scandisce la direttrice di Rai Fiction.  La Rai in quell'occasione "si è resa disponibile con la popolazione con la promessa di bloccare la messa in onda fino a che non fosse intervenuta una pronuncia che dichiarasse l'azienda estranea ai fatti", spiega la Ammirati. Che ricorda: "La cosa incredibile è che mentre tornavamo dal traghetto che ci riportava via da Stromboli è uscita la sentenza del giudice che ha emesso gli avvisi di garanzia, ed è stato finalmente provato che la Rai era estranea". "Sappiamo che è stato un fatto molto doloroso, pensiamo che sia stata una cosa grave ma che tutti i momenti di crisi vanno superati con la ragionevolezza e con gli strumenti che abbiamo, cioè appellarci alla giustizia – tiene a precisare la dirigente Rai- Al risarcimento ci si arriverà, ma nel frattempo la Rai ha scelto di narrare in maniera positiva il territorio, come succede per tutte le nostre fiction. Accade con il commissario Montalbano per la Sicilia, con Lolita Lobosco per Bari, Mina Settembre per Napoli, solo per citarne alcuni". E' necessario, conclude la Ammirati, "che l'azienda dia attenzione massima ad un’isola che è importante, come tanti luoghi d’Italia che la Rai ha narrato e che vogliamo far vedere a tutti gli italiani. L’isola non deve entrare nella cronaca nera, deve essere quella di Rossellini, della bellezza dei percorsi che vengono a fare da tutto il mondo, del mare, della magia del buio serale. Si deve spostare la luce sulla positività di quel luogo e smetterla di renderla negativa". (di Ilaria Floris) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tifone Gaemi devasta le Filippine, 13 morti e 600mila sfollati – Video

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(Adnkronos) – E' di 13 morti e 600mila sfollati il bilancio, ancora provvisorio, dei danni causati dal tifone Gaemi che si è abbattuto sulle Filippine e ha inondato la capitale Manila. Lo riferiscono le autorità filippine segnalando che una petroliera è stata capovolta al largo delle Filippine per la forti piogge e le onde alte. 
Il tifone Gaemi ha scaricato oltre 300 millimetri di pioggia nella regione di Manila e sull'isola di Luzon, tanto che le autorità locali hanno dichiarato ''lo stato di calamità'' nella capitale per facilitare l'evacuazione di migliaia di persone.   Secondo l'agenzia di stampa ufficiale filippina, in alcune aree della zona metropolitana di Manila, dove vivono 13 milioni di persone, si sono verificate inondazioni alte quanto edifici con un solo piano. Alcuni residenti si sono spostati sui tetti in attesa dei soccorsi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Parigi 2024, sorteggio tennis: Arnaldi e Musetti contro la Francia

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(Adnkronos) – Italia contro Francia nel primo turno del tabellone del singolare maschile di tennis alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il sorteggio ha stabilito che Matteo Arnaldi e Lorenzo Musetti che se la vedranno rispettivamente con i padroni di casa Arthur Fils e Gael Monfils. Suggestivo incrocio possibile già al secondo turno tra Novak Djokovic e Rafa Nadal al secondo turno. Andrea Vavassori sfiderà invece Pedro Martinez e Luciano Darderi se la vedrà con il kazako Shevchenko. Nel doppio la coppia Darderi-Musetti affronterà la coppia cilena Jarry-Tabilo mentre Bolelli-Vavassori se la vedranno con Carreno Busta-Granollers. Nel singolare femminile, la numero uno del tennis azzurro Jasmine Paolini debutterà ai Giochicontro la romena Ana Bogdan, numero 96 del ranking Wta. Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti affronteranno rispettivamente Diana Shnaider, numero 23 del ranking, e Donna Vekic, numero 21 della classifica Wta.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner dopo Berrettini, la (pessima) caccia alle streghe nella vita privata

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(Adnkronos) – Una volta sarebbero state solo battute da bar. Oggi sono i tormentoni via social, e perfino i retroscena della stampa, a legare la vita privata di campioni come Jannick Sinner e Matteo Berrettini alle sconfitte e agli infortuni. In ordine temporale, prima c'è stata la relazione tra il tennista romano e Melissa Satta a tenere banco, con l'allusione continua alla coincidenza tra pessimi risultati sul campo e una vita in coppia sotto i riflettori. Ora è la tonsillite di Sinner, che ha causato la rinuncia alle Olimpiadi di Parigi 2024, a essere imputata alla vacanza che si è concesso con la compagna, la tennista russa Anna Kalinskaya.  L'idea che si fa largo, post dopo post, è che il tennis sia uno sport che impone al massimo livello una vita monastica, senza tentazioni e senza spazio per rapporti normali. Una tesi che piace ai complottisti e che viene spesso sorretta da argomentazioni tanto improbabili quanto fantasiose, con il sesso e la vita facile sempre presenti come convitati di pietra.  La stessa storia del tennis la smentisce senza appello guardando a tanti precedenti illustri. Vengono in mente, come primo termine di paragone, Adriano Panatta a Bjorn Borg, che non hanno di certo mai vissuto il campo in alternativa alla vita sociale. Altri tempi, e altro contesto, è la prima obiezione che si può fare. La differenza sostanziale, però, non è nelle abitudini dei tennisti, o di qualunque altro sportivo, ma nella moltiplicazione esponenziale del peso che assumono i giudizi sommari, le banalizzazioni che restavano al bar e che ora rimbalzano fino a diventare verosimili interpretazioni della realtà. E non è solo colpa, o responsabilità, della tanto frequentata deriva social. Anche l'informazione fa la sua parte, nel frullatore delle notizie che diventano facilmente congetture e illazioni. L'allusione sessuale da bar viene nobilitata ad analisi più articolata, attribuendo a un rapporto sentimentale la distrazione dal percorso retto, quello fatto di dedizione assoluta al rettangolo di gioco. Non c'è solo l'acquiescenza al pettegolezzo, c'è anche la presunzione di spiegare come deve funzionare la vita, sportiva e privata, degli altri. E il quadro peggiora. (Di Fabio Insenga)   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)