La Corte di Giustizia dell’Unione chiamata a pronunziarsi su un caso che coinvolge la normativa finlandese e il protocollo comunitario sui privilegi e sulle immunità
L’assenza di attività professionale rileva per il domicilio fiscale
Commissione Ue: per le Pmi il sostegno in start up è opportuno
Una politica di supporto anche di carattere fiscale assicura innovazione, occupazione e integrazione sociale e locale
Ismea: alimentari, Gdo più prudente nelle aspettative di vendita
L’indice di fiducia, pur rimanendo di segno positivo (3 il valore, in un campo di variazione compreso tra -100 e +100), ha subito una flessione di circa otto punti rispetto ai tre mesi precedenti e di oltre tre punti su base annua.
Prevale la cautela tra gli operatori della Grande distribuzione alimentare italiana, che nel secondo trimestre 2011 ridimensionano le aspettative di vendita nel breve periodo. È quanto emerge in sintesi dai giudizi raccolti presso 200 punti di vendita del canale moderno rilevati da Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, nell’ambito della consueta indagine trimestrale sul clima di fiducia. L’indice di fiducia, pur rimanendo di segno positivo (3 il valore, in un campo di variazione compreso tra -100 e +100), ha subito una flessione di circa otto punti rispetto ai tre mesi precedenti e di oltre tre punti su base annua. A pesare, come già segnalato, un deterioramento delle aspettative sul fatturato, che pur rimanendo in prevalenza positive hanno registrato un valore dell’indicatore inferiore sia rispetto al trimestre precedente che allo stesso periodo del 2010. Il consuntivo delle vendite è stato giudicato nel complesso in miglioramento su base trimestrale anche se, rivela ancora l’indagine, non ancora soddisfacente e inferiore allo scorso anno. Quanto alle scorte di magazzino – terza componente dell’indice – gli operatori hanno indicato un aumento delle giacenze rispetto al primo trimestre 2011, seppure inferiori alla media del periodo. Relativamente ai canali distributivi, la congiuntura del secondo trimestre è risultata migliore nei supermercati, anche se le dinamiche più favorevoli sia in termini congiunturali che tendenziali si rilevano negli ipermercati. Per i minimarket l’indice di fiducia resta negativo e in ulteriore flessione rispetto al trimestre scorso. A livello territoriale i risultati migliori sono appannaggio delle regioni del Centro Italia, che è anche l’unica area in cui l’indice segna una crescita sia trimestrale che annua. Negativo l’indicatore nel Nord Ovest. Ha inciso, infine, ancora in modo considerevole sull’andamento delle vendite la leva promozionale, che continua ad essere fortemente utilizzata (dal 99,5% del panel nel trimestre in esame). Le vendite in promozione hanno inciso sul fatturato complessivo per il 29,5%, quota analoga al trimestre precedente e inferiore di circa due punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2010. Intanto l’Ismea ha anche concluso l’indagine trimestrale sulla congiuntura delle imprese agricole. Con riferimento al secondo quarto dell’anno le attese appaiono complessivamente orientate in negativo, con gli allevamenti da carne e le aziende olivicole posizionati su giudizi peggiori rispetto alla media.
Fonte: www.aiol.it
Rovigo, al via una campagna contro la contraffazione e l’abusivismo commerciale
‘Non acquistare prodotti contraffatti! Rischi la pelle e il portafogli’. E’ il messaggio della campagna contro la contraffazione e l’abusivismo commerciale che è stata avviata dalla prefettura di Rovigo con il comune di Rosolina, per la stagione balenare del 2011.
A cittadini e turisti viene proposto un messaggio di legalità che richiama l’attenzione sul fenomeno della concorrenza sleale, sottolineando che con il contributo di tutti si costituisce la ‘sicurezza partecipata’. In questo quadro il personale contributo alla lotta alla contraffazione e all’abusivismo è una difesa di valori che vanno dalla protezione dell’economia alla salute del consumatore ed alla tutela del made in Italy.
Il dato preponderante della comunicazione e della campagna di informazione poggia, non sul divieto generico, quanto su un preciso e rilevante aspetto di garanzia della sicurezza della persona, della società, della salute, mettendo in chiara evidenza i rischi connessi alla circolazione di prodotti di incerta provenienza.
Germania: crescita ferma. Europa al palo
Il PIL della Germania è fermo: +0,1% nel secondo trimestre dell’anno rispetto al trimestre precedente. La crescita della prima economia dell’ Unione Europa è al palo e il dato riportato oggi dall’Ufficio di statistica federale delude ogni attesa: inferiore rispetto alle stime degli analisti. Il Pil della Germania riflette l’andamento della non-crescita a livello europeo. L’Europa non si muove. Secondo la stima flash resa nota dall’ Eurostat, il Pil d’ Europa è cresciuto di un modesto 0,2% nel secondo trimestre dell’anno in entrambe le aree – zona euro e Ue – , in calo dunque rispetto ai primi tre mesi dell’anno, quando aveva segnato un +0,8%. Deludono l’ Olanda, la prima economia d’ Europa, la cui crescita è quasi ferma – il Pil dei Paesi Bassi ha fatto registrare un +0,1% nel secondo trimestre inferiore al +0,3% stimato dagli analisti – e la Spagna, cresciuta solo dello 0,2% nel secondo trimestre dell’anno, dopo l’aumento dello 0,3% nei primi tre mesi dell’anno. Oggi il vertice tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy. Sul tavolo le eventuali misure aggiuntive da adottare per contenere la crisi del debito nella zona Euro.
Fonte: Nadia F. Poli
Studio Cataldi
De Nisi a Crotone e Zurlo a Vibo Valentia: le Province calabresi a rischio soppressione si mobilitano
Il Presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi parteciperà al Consiglio provinciale di Crotone, dove si discuterà della soppressione delle Province con meno di 300mila abitanti prevista dalla manovra economica varata dal Governo. Venerdì 19 agosto, poi, sarà la volta del Consiglio provinciale di Vibo Valentia, al quale è stato invitato a partecipare anche il presidente di Crotone, Stano Zurlo.
Di seguito, la comunicazione ufficiale relativa alla convocazione dell’Assemblea:
«Si comunica che venerdì 19 agosto, nella Sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia (Via C. Pavese), alle ore 9.00, si terrà la seduta del Consiglio provinciale convocato in sessione straordinaria e in adunanza aperta, con all’ordine del giorno la soppressione delle Province con meno di 300mila abitanti, prevista dal Decreto legge 138/2011. Vista la particolare rilevanza dell’argomento in discussione, si invitano ad intervenire i cittadini e tutte le rappresentanze politiche, istituzionali, sindacali e produttive del territorio».
Pensionamento anticipato per addetti lavori pesanti,le indicazioni del Ministero
Con circolare n. 22 del 10 agosto 2011, la Direzione Generale per le Politiche Previdenziali e quella per l’Attività Ispettiva fornisce le prime indicazioni operative per l’accesso anticipato al pensionamento in favore degli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti indiviauati dal D.Lgs 67/2011. Il Dicastero, in attesa della definizione della disciplina sulle modalità attuative del provvedimento, ritiene necessario fornire indicazioni operative rivolte in particolare a coloro che sono tenuti a trasmettere la domanda di accesso al beneficio entro il 30 settembre 2011. La circolare specifica le categorie di lavoratori interessati, le condizioni per l’esercizio del diritto, la misura del beneficio, la documentazione necessaria, l’istruttoria delle domande, gli obblighi comunicazionali e l’attività di accertamento. Nello specifico il Ministero precisa che, a decorrere dal 1° gennaio 2013, i lavoratori dipendenti interessati dal D.Lgs. 67/2011 conseguono il diritto al trattamento pensionistico con un’età anagrafica ridotta di tre anni ed una somma di età anagrafica e anzianità contributiva ridotta di tre unità rispetto ai requisiti previsti dalla tabella B di cui all’allegato 1 della L. n 247/2007. L’istruttoria delle domande verrà svolta dalla sede territorialmente competente dell’ente previdenziale presso il quale il lavoratore è iscritto.
Fonte: Studio Cataldi
Economia: cresce l’evasione fiscale nel 2011, + 13,1%
Nel 2011 l’imponibile evaso in Italia è cresciuto del 13,1% con punte record nel nord dove ha raggiunto l’ 14,2%. In termini di imposte sottratte all’erario siamo nell’ordine del 51,1% pari a 180,3 miliardi di euro l’anno. La stima è stata effettuata da KRLS Network of Business Ethics per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani.
Cinque sono le aree di evasione fiscale analizzate: l’economia sommersa, l’economia criminale, l’evasione delle società di capitali, l’evasione delle big company e quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese.
La prima riguarda l’economia sommersa. L’esercito di lavoratori in nero si gonfia sempre di più è composto da circa 2,9 milioni di persone, molti dei quali cinesi o extracomunitari. In tale categoria sono stati ricompresi anche 850.000 sono lavoratori dipendenti che fanno i l secondo o il terzo lavoro. Si stima un’evasione d’imposta pari a 34,3 MLD di euro.
La seconda è l’economia criminale realizzata dalle grandi organizzazioni mafiose italiane e straniere (Russia e Cina in testa) che, nel nord Italia è cresciuta nel 2011 del 18,7%. Si stima che il giro di affari non “contabilizzati” produca un’evasione d’imposta pari a 78,2 MLD di euro l’anno.
La terza area è quella composta dalle società di capitali, escluso le grandi imprese. Dall’incrocio dei dati è emerso che l’ 78% circa delle società di capitali italiane dichiara redditi negativi o meno di 10 mila euro o non versa le imposte. Molte di queste chiudono nel giro di 5 anni per evitare accertamenti fiscali o utilizzano “teste di legno” tra i soci o amministratori. In pratica su un totale di circa 800.000 società di capitali operative, l’ 81% non versa le imposte dovute. Si stima un’evasione fiscale attorno ai 22,4 MLD di euro l’anno.
Rimborso Irap. L’onere della prova sempre in capo a chi lo richiede
Spetta al contribuente dare la dimostrazione dell’assenza delle condizioni per l’applicazione dell’imposta, quale il requisito dell’autonoma organizzazione.
Il principio in base al quale non sono soggetti a Irap i redditi realizzati dal libero professionista nell’esercizio delle attività già contemplate dal D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, art. 49, comma 2, sta solo a significare che non è soggetto a Irap la parte di ricavo netto risultante dall’esercizio di quella attività (nella specie, prevalentemente quella di sindaco nei collegi sindacali). Costituisce tuttavia onere del contribuente, che chieda il rimborso dell’imposta asseritamente non dovuta, dare la prova dell’assenza delle condizioni per l’applicazione dell’imposta, quale il requisito dell’autonoma organizzazione (cfr. Cass. n. 12111/2009). Si espone quindi a censura la sentenza che affermi l’inesistenza delle condizioni di assoggettamento a IRAP, valorizzando il prevalente svolgimento di attività sindacale e la presunta non contestazione, da parte dell’amministrazione, della esistenza di una struttura organizzata, laddove, invece, come emerge dalla trascrizione del corrispondente atto difensivo, l’amministrazione aveva addotto l’esatto contrario. In relazione a siffatta specifica linea di difesa, trattandosi di istanza di rimborso, assume invece rilievo decisivo l’assenza di prova, da parte del contribuente, della inesistenza del requisito organizzativo.
Usa, tra repubblicani e democratici vacanza no relax, complice il fisco
Ad accendere lo scontro tra i rappresentanti dei due partiti le tasse sui trasporti aerei e sui servizi collegati