Home Blog Page 3643

Incentivi fiscali per il settore tessile

0

L’articolo 4, comma 2 del decreto incentivi varato ieri dal Consiglio dei Ministri prevede incentivi fiscali, a fronte di attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo legato alla realizzazione di campionari, per il settore tessile.
In attesa delle modalità operative dell’agevolazione, che saranno note dopo l’approvazione del provvedimento da parte delle Entrate (entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto), risultano già definiti alcuni aspetti:

1. L’agevolazione è¨ usufruibile da tutte le imprese nazionali indipendentemente dalla natura giuridica
2. Le imprese agevolate saranno quelle appartenenti alle divisioni 13 (fibre tessili, tessuti, tappeti, …) e 14 (abbigliamento, biancheria, accessori, …) della tabella Ateco 2007
3. Lo sconto fiscale è¨ riconosciuto nel limite del “de minimis” (pari a 200.000 euro nell’arco di 3 esercizi)
4. L’agevolazione sarà usufruibile attraverso una detassazione irpef o ires del 100% dei costi sostenuti per la ricerca
5. Le spese agevolate saranno quelle sostenute nell’anno 2010
6. L’agevolazione sarà fruibile esclusivamente in sede di saldo delle imposte dovute per il 2010

Studi di settore: con i 69 “evoluti” on line tutte le bozze dei modelli

0

Tra le modifiche di maggior rilievo, occhio alle informazioni relative ai soci amministratori delle società
Pubblicate sul sito delle Entrate le bozze dei 206 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, che costituiscono parte integrante della dichiarazione Unico 2010.
Si tratta dei 137 modelli riguardanti gli studi di settore già in vigore precedentemente al periodo d’imposta 2009 e dei 69 modelli relativi agli studi applicabili a decorrere dal periodo d’imposta 2009 che, oggetto di valutazione da parte della Commissione degli esperti lo scorso 18 febbraio, rimangono in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, a seguito dell’approvazione con decreti del ministro dell’Economia e delle Finanze.
Di seguito, le principali novità contenute nei modelli.

Modifiche ai quadri A e F
Interessati da rilevanti cambiamenti sono i quadri A, (destinato a raccogliere le informazioni del personale addetto all’attività) e F (degli elementi contabili), presenti anche nelle bozze dei nuovi 69 modelli degli studi applicabili a decorrere dal periodo d’imposta 2009. Le novità riguardano, in particolare, le informazioni relative ai soci amministratori delle società.

Nel quadro F dei 137 modelli in bozza, pubblicati sul sito le scorse settimane, è confermata la presenza della sezione riguardante gli “Ulteriori elementi contabili”, dove andranno indicate le informazioni relative ai soci amministratori delle società.
In tale sezione dovranno essere riportati il numero e la percentuale di lavoro prestato per l’attività inerente la qualifica ricoperta, nonché l’ammontare delle spese per compensi corrisposti ai soci per l’incarico di amministratori. Per questi studi le suddette informazioni, pur non avendo ancora alcun rilievo ai fini del calcolo del ricavo/compenso da studi di settore, potranno essere utilizzate sia ai fini dell’elaborazione degli studi che saranno sottoposti a evoluzione nei prossimi periodi d’imposta, sia per correggere eventuali situazioni distorsive che il contribuente potrà segnalare in sede di contraddittorio con gli uffici dell’Agenzia.

Situazione differente si presenta da una lettura della bozza dei 69 nuovi modelli per gli studi applicabili a decorrere dal periodo d’imposta 2009, dove le informazioni relative ai soci amministratori vengono richieste all’interno di alcuni righi del quadro contabile e vanno a modificare altresì la struttura del quadro A, le cui novità possono essere così sintetizzate:
un unico rigo destinato a raccogliere l’informazione sul numero degli associati in partecipazione e la relativa percentuale di lavoro prestato. Nella versione presente nella bozza dei rimanenti 137 modelli l’informazione è richiesta distintamente in due righi riferiti rispettivamente agli “associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell’impresa” e agli “associati in partecipazione diversi da quelli di cui al rigo precedente”
debutto di due righi relativi alle informazioni (numero e percentuale di lavoro prestato) sui soci amministratori e quelli non amministratori, che sostituiscono rispettivamente i “soci con occupazione prevalente nell’impresa” e i “soci diversi da quelli di cui al rigo precedente” presenti nel vecchio quadro A dei 137 modelli relativi agli studi approvati precedentemente al 2009.

Tornando al quadro F, destinato all’indicazione dei dati contabili, per le imprese, le modifiche sono relative all’informazione dell’ammontare delle spese per compensi corrisposti ai soci per l’incarico di amministratori.
In particolare, per le società di capitali nel rigo F16 – Spese per acquisti di servizi – è previsto un apposito campo destinato ad accogliere l’informazione relativa alle spese per compensi corrisposti ai soci per l’attività di amministratore.
Nell’ipotesi di società di persone, la stessa spesa andrà invece indicata nel rigo F19 – Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l’attività dell’impresa – nell’apposito campo interno.

Si deduce, pertanto, che le nuove informazioni, contenute nei quadri A e F, rilevano ai fini del calcolo del ricavo stimato per i soggetti cui si applicheranno, a decorrere dal periodo d’imposta 2009, i 69 studi di settore in corso di approvazione. Questo perché consentono di tener conto dell’apporto dei soci amministratori che prestano attività in via prevalente nella società.

Nell’ambito dei ricavi da dichiarare nel rigo F01, e del valore delle esistenze iniziali e delle rimanenze finali, da indicare rispettivamente nei righi F12 e F13, sono esclusi i ricavi, nonché le esistenze iniziali e le rimanenze finali, derivanti da prodotti soggetti ad aggi o ricavo fisso.
Confermata, infine, l’eliminazione effettuata lo scorso anno, nei righi F30 e G15 del riferimento all’esenzione Iva per i regimi contabili speciali, alla luce dell’introduzione dell’istituto dei contribuenti minimi di cui alla Finanziaria 2008 (legge 244/2007).

Quadro X
In attesa degli eventuali interventi di “revisione congiunturale speciale degli Studi di settore”, ai sensi dell’articolo 8 del decreto legge 185/2008, nel quadro X della bozza di tutti i modelli non sono state ancora indicate le ulteriori informazioni necessarie per l’adeguamento dei risultati degli studi alla situazione di crisi economica.
Si ricorda che lo scorso anno erano stati istituiti nuovi righi del quadro X dei modelli, le cui informazioni richieste consentivano l’applicazione dei correttivi, previsti dalla “revisione congiunturale speciale degli Studi di settore” approvata con il decreto ministeriale del 19 maggio 2009.

Nuovi quadri Z per i dati complementari
È da rilevare la presenza del quadro Z nella bozza di alcuni modelli, dove vengono richieste ulteriori informazioni utili all’aggiornamento degli studi.
In particolare, i modelli interessati sono quelli relativi agli studi approvati a decorrere dal periodo d’imposta 2008, che per effetto della tempistica di revisione dettata dal legislatore, potrebbero essere interessati da una prossima evoluzione.Tale modalità di azione, che sfrutta i canali della trasmissione della dichiarazione Unico 2010, già adottata in precedenza, consente di reperire le informazioni utili all’evoluzione degli stessi con notevoli vantaggi, oltre che per l’Agenzia, anche per il contribuente, che non sarà tenuto all’invio di un apposito questionario.
Francesca Nesci

Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/attualita/articolo/studi-di-settore-con-i-69-evoluti-line-tutte-le-bozze-dei-modelli

Conti correnti a confronto con PattiChiari

0

Online, sul sito Internet di PattiChiari, c’è un utile strumento di confronto per i conti correnti che permette di farsi un’idea sull’offerta bancaria in funzione delle proprie necessità in materia, ad esempio, di canali con i quali si opera in prevalenza, ovverosia Internet, il telefono e/o la filiale, di livello di giacenza sul conto e di numero di operazioni annue che in media si effettuano. Sono molte le banche che hanno aderito a questo servizio attraverso PattiChiari, ragion per cui c’è la possibilità di fare dei confronti affidabili se si considera che ci sono tutti i principali colossi del credito: da Unicredit ad Antonveneta e passando per la Banca Popolare di Milano e Intesa Sanpaolo.

Nel nostro Paese, quando si parla di banche, il 25% dei cittadini italiani prima di prendere una decisione effettua dei confronti, ragion per cui è necessario incentivare l’utilizzo di strumenti di comparazione affinché il consumatore/correntista faccia delle scelte consapevoli piuttosto che scegliere a scatola chiusa.

Al riguardo, in accordo con quanto riporta l’Adoc, ben dodici Associazioni dei Consumatori hanno rafforzato la collaborazione proprio con PattiChiari per promuovere sia l’utilizzo del servizio dei “Conti correnti a confronto” (basta cliccare qui per accedervi), sia quello relativo a “Investire Informati“. Anche quest’ultimo strumento, specie dopo i crac finanziari cui si è assistito negli ultimi anni, è di fondamentale importanza ed utilità per il risparmiatore.

“Investire Informati”, infatti, offre sia una sezione educativa che, tra l’altro, permette di acquisire i principi fondamentali e chiave relativi alla diversificazione del rischio, e quelli riguardanti il rapporto tra il rischio stesso ed il rendimento; si può altresì accedere ad una lista di duemila titoli obbligazionari che non sono strutturati, sono denominati in euro, quotati sul mercato italiano, e corredati da una utile scheda informativa.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/conti-correnti-a-confronto-con-pattichiari/26305/

Assegni familiari 2010 Torino per famiglie numerose

0

E’ attivo dallo scorso 1 marzo 2010, con scadenza fissata per il 30 aprile 2010, un Bando a Torino per la concessione di contributi economici a favore delle famiglie numerose. In particolare, l’Amministrazione comunale eroga i contributi a favore di quelle famiglie numerose con tre figli minori e con redditi limitati. Ai fini della concessione di quello che è in tutto e per tutto un assegno familiare, il nucleo familiare deve infatti dichiarare sia il reddito che è stato percepito nell’anno precedente a quello in corrispondenza del quale viene presentata la domanda, sia il patrimonio immobiliare e mobiliare posseduto dalla famiglia alla data del 31 dicembre sempre riferita all’anno precedente.

Per avere diritto all’assegno, infatti, a valere sull’anno 2010, e prendendo a riferimento una famiglia composta da cinque componenti, il limite relativo all’Isee, l’indicatore economico della situazione equivalente, non deve essere superiore ai 23.362,70 annui; per nuclei familiari con un numero di componenti superiori il limite Isee viene chiaramente innalzato in funzione delle relative scale di equivalenza.

Per le richieste relative all’anno in corso, l’assegno erogato al nucleo familiare può avere un importo massimo mensile di 129,79 euro, ed viene pagato solo ed esclusivamente per tutti quei mesi, e comunque per un massimo di tredici mensilità, in cui nel nucleo familiare c’è stata l’effettiva presenza di almeno tre figli minori.

Dopo aver presentato la richiesta, il Comune di Torino provvederà a controllare tutti i requisiti richiesti per accedere agli assegni, e comunicherà al richiedente l’esito positivo e negativo per quel che riguarda la concessione del contributo per il cui pagamento sarà l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) a provvedere al saldo delle somme in via semestrale posticipata e con la possibilità di accredito diretto anche su conto corrente bancario.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/assegni-familiari-2010-torino-per-famiglie-numerose/26291/

Pioggia di sconti per le eco-case

0

E’ arrivato il via libera agli incentivi per rilanciare l’economia. Gli aiuti per cittadini e imprese riguarderanno principalmente tre aree di intervento, ma l’attenzione maggiore è rivolta al capitolo casa. Il fondo che sarà attivato per sostenere i settori colpiti dalla crisi, sarà di 300 milioni. I contributi entreranno in vigore il 15 aprile e l’accesso sarà consentito, su prenotazione, fino al 31 dicembre 2010 o fino a esaurimento delle risorse del fondo. I consumatori potranno usufruire dell’erogazione dei fondi attraverso le banche convenzionate e anche tramite Poste Italiane, che mette a disposizione un apposito call center a cui potersi rivolgere.

Come al solito una particolare attenzione è stata rivolta al settore casa. Secondo la bozza, 85 milioni di euro saranno dedicati alle abitazioni ad alta efficienza energetica, 58 milioni per l’acquisto dei mobili della cucina, 50 milioni per gli elettrodomestici. Riguardo le eco case, sono previsti fino a 7mila euro per l’acquisto di case ad alta efficienza energetica, che consentono un risparmio consistente di energia. In particolare è previsto un contributo di 83 euro a metro quadrato di superficie utile fino a un massimo di 5mila euro per immobili che garantiscono un risparmio di energia del 30% rispetto ad alcuni valori standard identificati in un decreto del 2005. Ma si può arrivare fino alla somma di 7mila euro, ovvero a un contributo di 116 euro al metro quadrato se i consumi energetici migliorano del 50%.

Capitolo arredamento. E’ previsto uno sconto per la sostituzione dei mobili per cucina in uso con cucine componibili ed elettrodomestici da incasso ad alta efficienza. Il contributo è pari al 10% del costo di mobili ed elettrodomestici ma vi è un tetto massimo nell’erogazione che non può superare 1.000 euro per ogni singolo intervento. In pratica se viene rifatta la cucina in due appartamenti diversi, per ogni intervento si può vantare uno sconto massimo di 1.000 euro.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/incentivi-pioggia-di-contributi-per-la-casa/26297/

Dal Consiglio dei ministri via libera al decreto incentivi

0

Sul fronte fiscale, intensificata la lotta all’evasione internazionale, alle frodi Iva e alle false compensazioni
Semaforo verde al decreto legge incentivi, approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Un pacchetto di misure per sostenere l’attività produttiva e i consumi attraverso un sistema di incentivi, pari a 300 milioni di euro, operativi dal prossimo 6 aprile. Scooter elettrici, elettrodomestici, cucine, macchine agricole, abitazioni ad alta efficienza energetica, gru, motori per nautica, i principali comparti produttivi interessati dagli interventi, che saranno erogati fino all’esaurimento delle somme stanziate per ciascun settore.
Per le aziende operanti nel campo tessile e della moda, invece, è prevista la detassazione degli investimenti effettuati in attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione di campionari.
Sul fronte fiscale, viene intensificata la lotta all’evasione nazionale e internazionale, con particolare attenzione alle frodi Iva e alle false compensazioni. A tal riguardo, è introdotto l’obbligo, per i soggetti passivi Iva, di comunicare all’Agenzia delle Entrate le operazioni di cessioni di beni e servizi verso operatori economici residenti nei cosiddetti “paradisi fiscali” (Paesi appartenenti alla black list). Nella lotta all’evasione vengono coinvolte anche le Camere di Commercio che dovranno comunicare i dati in loro possesso su eventuali trasferimenti all’estero della sede da parte di imprese. In pista, la collaborazione tra Agenzia delle Entrate e altre Amministrazioni pubbliche per recuperare i crediti d’imposta indebitamente fruiti. Via libera, inoltre, a strumenti che semplificano e riducono il contenzioso fiscale e velocizzano l’attività di riscossione.

r.fo.
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/attualita/articolo/dal-consiglio-dei-ministri-libera-al-decreto-incentivi

Google e MiBAC, accordo digitalizzazione delle opere nelle Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze

0

Google e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno annunciato una collaborazione che consentirà a chiunque nel mondo di accedere fino a un milione di libri non coperti da copyright conservati nelle Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze.

Per la prima volta, alcune delle inestimabili opere appartenenti a queste biblioteche saranno rese accessibili a chiunque in formato digitale attraverso Internet. Questa è inoltre la prima collaborazione in assoluto tra un Ministero della Cultura e Google per Google Books: una partnership che negli auspici di Google offrirà un importante contributo alla conservazione e alla divulgazione di importanti opere del patrimonio culturale italiano.

Negli scaffali di queste biblioteche sono conservate alcune delle raccolte di opere dei più grandi intellettuali, scrittori, scienziati e pensatori italiani. Una volta digitalizzate, le opere di Dante, Petrarca, Leopardi e Manzoni saranno a portata di clic per chiunque nel mondo, da Genova a Nairobi.

Google fornirà inoltre alle due biblioteche le copie digitali di ciascun libro parte del progetto, così che possano a loro volta renderli disponibili anche su piattaforme diverse da Google Books, quali, ad esempio, quella del progetto Europeana.

L’accordo tra MiBAC e Google prevede la digitalizzazione e messa in rete di circa un milione di volumi, 285 mila dei quali sono stati già metadatati e catalogati dal Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). Nei prossimi due anni si completerà la catalogazione dei volumi scelti, che saranno digitalizzati da Google e successivamente messi online. Il costo della digitalizzazione invece sarà a carico di Google, che si occuperà anche di allestire uno scanning center in Italia.
Fonte: http://lazio-side.it/attualita/news/google-mibac-accordo-digitalizzazione-delle-opere-nelle-biblioteche-nazionali-di-roma-firenze.html

Benzina: prezzi sfondano 1,40 euro al litro

0

1,40 – 1,41 euro al litro; e’ questo il prezzo della benzina che in media si rileva in queste ultime ore sulla rete italiana della distribuzione dei carburanti. In concomitanza con l’ennesima ascesa dei prezzi, la Federconsumatori è tornata a ribadire come i rincari rappresentino un’altra conferma della speculazione in atto sui carburanti, visto che il petrolio attualmente presenta sui mercati internazionali le stesse quotazioni di gennaio, quando la benzina al litro costava 1,31 euro. Rettificando i prezzi in funzione del mutato cambio tra euro e dollaro, l’Associazione fa presente che oggi la benzina dovrebbe costare 1,33 euro al litro, e non 7-8 centesimi in più.

Di riflesso, per la Federconsumatori servono interventi e misure a favore ed a tutela degli automobilisti applicando sanzioni severe contro chi si macchia di queste speculazioni; in tal senso l’Associazione caldeggia l’istituzione di una apposita Commissione di controllo che si dedichi, tra le altre cose, a monitorare le variazioni dei prezzi di benzina e diesel alla pompa in funzione delle oscillazioni dei prezzi del petrolio sui mercati, e delle variazioni di cambio tra la moneta unica ed il biglietto verde.

Gli automobilisti in questo momento in Italia pagano per i carburanti acquistati alla pompa una sorta di “sovrapprezzo” che ingrassa le casse delle compagnie petrolifere; basti pensare, in accordo con quanto mette in risalto proprio la Federconsumatori, che per ogni centesimo di euro in più sulla benzina i petrolieri incassano ben 14 milioni di euro in più al mese, mentre sono pari a ben 25 i milioni di euro mese che entrano dal rialzo di un solo centesimo del prezzo del diesel.

Tre, in particolare, sono i provvedimenti urgenti che secondo la Federconsumatori il Governo deve prendere per arginare questa speculazione: uno è quello relativo al blocco delle speculazioni introducendo sanzioni severe; l’altro riguarda, come accennato, l’istituzione di una apposita Commissione di controllo, ed in ultimo occorre imprimere un’accelerazione sull’ammodernamento e sulla liberalizzazione della rete distributiva aprendo il mercato anche alla grande distribuzione organizzata.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/benzina-prezzi-sfondano-1-40-euro-al-litro/26239/

Festa del Papà: regali hi-tech e bottiglie di vino

0

Domani, venerdì 19 marzo 2010, è la Festa del Papà, e per l’occasione gli italiani, nonostante tutto, non rinunceranno ai festeggiamenti ed ai regali. Al riguardo l’Adoc stima un giro d’affari legato alla Festa pari a circa 350 milioni di euro, con un calo del 7% rispetto alla Festa del Papà del 2009; considerando l’aria che tira per i redditi delle famiglie italiane, la contrazione degli acquisti era attesa ma non è così ampia come magari i più pessimisti potevano attendersi. In ogni caso l’Associazione sottolinea come la congiuntura sia tale che gli italiani, anche in concomitanza con la Festa del Papà 2010, non si concederanno il lusso di spese extra.

Rispetto al passato, tra l’altro, quest’anno i prezzi per alcuni prodotti tipici della Festa saranno meno cari; l’Associazione Adoc, infatti, ha rilevato un calo medio dei prezzi dell’1,6% per i Bignè di San Giuseppe. Giù anche i prezzi dei cioccolatini (-1,8%), ma per la Festa del Papà la famiglia regalerà al padre in prevalenza una bella bottiglia di vino o un liquore, scelto nel 42% dei casi dall’indagine effettuata dall’Associazione dei Consumatori.

Seguono i prodotti hi-tech e poi proprio i cioccolatini, i profumi, l’abbigliamento ed i prodotti per il benessere. Dei 350 milioni di euro di spese stimati dall’Associazione Adoc, 250 milioni di euro sono acquisti per i regali, mentre i restanti 100 milioni di euro saranno spesi per l’acquisto di specialità tipiche ed invio di Sms d’auguri per quella che è e resta per gli italiani una festa golosa.

In media una confezione di cioccolatini, in base alle rilevazioni dell’Associazione Adoc, costerà 10,80 euro con un calo dei prezzi che, come accennato, è pari all’1,8%; i Bignè di San Giuseppe costano invece in media 12,50 euro al chilogrammo con un calo dei prezzi dell’1,6% rispetto ai 12,70 euro medi con cui venivano venduti in occasione della Festa del Papà 2009.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/festa-del-papa-regali-hi-tech-e-bottiglie-di-vino/26235/

PosteMobile: nuova promo per i giovani

0

Dopo aver lanciato già da diversi mesi la promo “over 60″, PosteMobile, l’operatore di telefonia mobile di Poste Italiane, ha annunciato a partire da oggi, giovedì 18 marzo 2010, il lancio di una nuova promozione, stavolta destinata ai giovani sotto i 25 anni. La promo si chiama “Under 25″, e permette di ottenere un bonus di credito telefonico pari proprio all’età; per ottenerlo basta acquistare una scheda Sim Poste Mobile e richiedere contestualmente di “portare” in Poste Mobile il numero di telefonino del vecchio gestore.

A portabilità andata a buon fine, e comunque entro e non oltre il 31 agosto del 2010, PosteMobile accrediterà il bonus al nuovo cliente. Per consumare il bonus equivalente in euro alla propria età, il ragazzo sotto i 25 anni ha ben due mesi di tempo dall’erogazione per poterlo consumare; la scheda Sim di PosteMobile costa 15 euro ma è praticamente gratis se si considera che inclusi ci sono ben 15 euro di ricarica. In questo modo, per fissare le idee, un giovane di 20 anni che aderisce alla promo avrà a portabilità avvenuta sulla scheda Sim PosteMobile un credito telefonico pari a 15 + 20 = 35 euro.

I giovani, di norma, utilizzano il cellulare per inviare molti “messaggini” nel corso della giornata; ebbene, PosteMobile ha pensato anche a questo con l’Opzione “SMS 3×6″, che a fronte di un contributo mensile pari a 3 euro permette di inviare gli SMS, verso tutti, a soli 6 centesimi di euro a messaggino. Per i primi tre mesi, inoltre, il servizio è gratis se si considera che PosteMobile ha anche in questo caso attivato una promo che restituisce sulla Sim un credito di 3 euro al mese per i tre mesi successivi all’attivazione dell’opzione.

“Under 25“, per ogni giovane sotto i 25 anni, è attivabile solamente su una sola Sim per cliente, e prevede l’erogazione del bonus in euro pari alla propria età solo se la portabilità va a buon fine. Inoltre, i giovani che aderiscono alla promo possono attivare qualsiasi piano tariffario attualmente promosso da PosteMobile, ma non possono cumulare la promo con le altre che sono in corso.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/postemobile-nuova-promo-per-i-giovani/26255/