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Comunicazione unica per le imprese
Ore contate per la fase transitoria

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Dal 1° aprile 2010 la nuova procedura per l’avvio di un’attività andrà a regime, divenendo obbligatoria
Gli uffici dell’Agenzia sono pronti per offrire assistenza e informazioni su ComUnica, la nuova procedura che, dopo un periodo di sperimentazione iniziato a febbraio 2008, diventa obbligatoria dal prossimo 1° aprile. Attraverso Comunicazione unica è possibile far nascere una nuova impresa in un solo giorno e assolvere tutti gli adempimenti amministrativi di carattere fiscale, contributivo, previdenziale al massimo in 7 giorni, tramite un solo modello informatico, da inviare telematicamente o su sopporto informatico, alla Camera di commercio territorialmente competente.

L’adempimento che viene svolto nei confronti dell’Agenzia tramite ComUnica riguarda la presentazione della dichiarazione di inizio attività, variazione dati e cessazione attività ai fini Iva, da effettuarsi con i modelli AA7 e AA9.
La procedura prevede l’inserimento dei dati nel software e l’inoltro al Registro delle imprese tramite il sito www.registroimprese.it. che, ricevuta la pratica, trasmette al sistema informativo dell’Agenzia i dati relativi alla dichiarazione. L’Agenzia, a sua volta, rilascia apposita quietanza a conferma dell’avvenuta ricezione o il motivo dell’eventuale scarto. Successivamente, il Registro delle imprese inoltra questa risposta alla casella di Posta elettronica certificata del richiedente.
Per produrre i file dei modelli AA7 e AA9, da allegare a ComUnica, possono essere utilizzati anche i pacchetti software disponibili sul sito dell’Agenzia.

Nel primo periodo di applicazione della nuova procedura, l’Agenzia accetterà anche le dichiarazioni presentate attraverso i propri canali telematici. La Comunicazione unica è, infatti, finalizzata alla semplificazione degli adempimenti a carico dei contribuenti; pertanto, nella prima fase, è prevista una certa tolleranza.

Un discorso a parte meritano le imprese artigiane. Per esse, il Dpcm 6/5/2009 ha subordinato l’utilizzo di ComUnica alla disciplina regionale in materia; attualmente, è consentito in Piemonte, Lombardia, Provincia di Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Puglia.
Chiaramente, i contribuenti non obbligati alla Comunicazione unica potranno continuare a presentare i modelli attraverso i consueti canali telematici dell’Agenzia. Inoltre, in situazioni particolari non gestibili in modalità telematica (ad esempio, le istanze di rettifica di dati errati trasmessi dal contribuente), gli uffici delle Entrate sono a disposizione per le necessarie correzioni.
Patrizia De Juliis

Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/attualita/articolo/comunicazione-unica-le-imprese-ore-contate-la-fase-transitoria

Istat: occupati e disoccupati

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Nel quarto trimestre 2009 il numero di occupati risulta pari a 22.922.000 unità segnalando un calo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente pari all’1,8 per cento (-428.000 unità). La perdita dell’occupazione è sintesi di una riduzione molto accentuata della componente italiana (-530.000 unità), a fronte di una crescita, con ritmi inferiori al passato, di quella straniera. 

Al protrarsi del calo dell’occupazione autonoma, dei dipendenti a termine, dei collaboratori si associa l’amplificarsi della riduzione dei dipendenti a tempo indeterminato, in particolare nelle piccole imprese. In termini destagionalizzati l’occupazione totale registra una flessione pari allo 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente. Il tasso di occupazione è pari al 57,1 per cento, con una diminuzione di 1,4 punti percentuali rispetto al quarto trimestre 2008 (58,5 per cento), mentre il numero delle persone in cerca di occupazione ha raggiunto il valore di 2.145.000 unità (+369.000 unità), con un aumento del 20,8 per cento rispetto al quarto trimestre 2008.

L’incremento della disoccupazione continua a concentrarsi nel Centro-nord e tra gli individui che hanno perso la precedente occupazione. Alla crescita della disoccupazione si accompagna un incremento degli inattivi pari all’1,7 per cento (+253.000 mila unità), in particolare di quelli che non cercano attivamente un lavoro perché pensano di non trovar-lo e di coloro che rimangono in attesa dei risultati di passate azioni di ricerca di lavoro. Il tasso di disoccupazione è pari, nella media del quarto trimestre, all’8,6 per cento (7,1 per cento nel quarto trimestre 2008). Il tasso di disoccu-pazione destagionalizzato aumenta di tre decimi di punto rispetto al trimestre precedente. 

Oggi vengono inoltre diffusi i dati definitivi delle stime mensili per il 2009, precedentemente pubblicati in versione provvisoria, completi anche delle informazioni del comune di L’Aquila. Sulla base di tali aggiornamenti i dati provvisori destagionalizzati, relativi a gennaio 2010, mostrano un leggero aumento (da 8,4 a 8,5 per cento) del tasso di disoccupazione rispetto a dicembre 2009.
Fonte: http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/forzelav/20100324_00/

Premio ITWIIN 2010 Migliore Inventrice e Migliore Innovatrice: aperto il BANDO

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Anche per il 2010 ITWIIN premia donne italiane eccezionalmente creative, in tutti i settori e per tutte le professioni, per il riconoscimento dei successi professionali negli ambiti della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. I due premi principali, Migliore Inventrice e Migliore Innovatrice, saranno assegnati a donne italiane o residenti nel territorio italiano in possesso di un brevetto o di un prodotto/processo/servizio innovativo, e consisteranno in un montepremi complessivo di 5000 euro e in servizi di consulenza.

Le domande di partecipazione vanno inoltrate all’indirizzo itwiin.premio@gmail.com inviando gli appositi moduli (presenti in fondo a questa pagina) entro e non oltre il 26 maggio 2010.

I requisiti principali per la candidatura al Premio Migliore Inventrice sono: •l’invenzione proposta deve essere coperta da brevetto;
•può partecipare al concorso sia un’inventrice che una co-inventrice.

Possono invece partecipare al concorso per il Premio Migliore Innovatrice: – le ricercatrici in possesso di laurea che abbiano un contratto di ricerca attivo con un ente pubblico o privato, – le imprenditrici o socie d’impresa e – le imprenditrici di spin-off.
In occasione del Concorso ITWIIN 2010, i Partner della manifestazione hanno messo in palio tre Premi Speciali:

– THE PREMIO AWARD – Honoring Italian Women Scientists in America, destinato alla scienziata italiana in America più votata dalla comunità di ricercatori e professionisti che si raccoglie intorno al social network dell’associazione californiana BridgesToItaly;

– il Riconoscimento AIWECA (Award for an Innovative Professional Woman in the Euro-Mediterranean Cooperation in Agriculture), assegnato congiuntamente all’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari-Valenzano (IAMB) e ITWIIN è destinato ad un’esperta che, formatasi nel centro di Valenzano, abbia intrapreso un percorso lavorativo in grado di rinsaldare il dialogo e la cooperazione e mantenere rapporti di collaborazione e vicendevole scambio in campo agricolo tra Europa e Mediterraneo, testimoniando con ciò l’attualità di scelte professionali tese a favorire il progresso comune e l’integrazione reciproca;

– il Premio DISTI-TELPRESS: DISTI (Distretto dell’Informazione Scientifica e Tecnologica per l’Innovazione) e TELPRESS Italia SpA premiano con 500 euro l’autrice del progetto che, tra le concorrenti del Premio ITWIIN e dei Premi Speciali associati, abbia dimostrato la maggior efficacia nella comunicazione.

Per partecipare a THE PREMIO AWARD consultare il sito: link. Per partecipare alla selezione per gli altri due Premi Speciali, inviare una mail a: itwiin.premio@gmail.com specificando il Premio per il quale si intende concorrere. I premi non sono cumulabili.

La cerimonia di consegna del Premio ITWIIN 2010 e dei Premi Speciali avverrà il 24 Giugno 2010 a Bari, presso la Sala Convegni di Confindustria.

Fonte: http://lazio-side.it/attualita/news/premio-itwiin-2010-migliore-inventrice-migliore-innovatrice-aperto-il-bando.html

Pubblico impiego, i certificati medici telematici

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A partire dal 19 giugno 2010 in caso di assenza per malattia dei lavoratori pubblici, i certificati medici dovranno essere inviati esclusivamente per via telematica. La nuova procedura è già attiva dal 19 marzo, ma si prevede un periodo transitorio di tre mesi, durante il quale è ancora possibile ai medici rilasciare il documento in forma cartacea, per permettere a tutti di abilitarsi e adattarsi alle nuove regole. Il Ministero della salute, con decreto del 26 febbraio 2010 pubblicato nella G.U. n. 65 del 19 marzo 2010, ha definito le modalità tecniche per la predisposizione e l’invio telematico dei dati delle certificazioni di malattia al sistema di accoglienza centralizzata (SAC). Trascorsi quindici giorni dalla pubblicazione in Gazzetta il medico curante può procedere all’invio on line. I lavoratori, quindi, non dovranno più provvedere, entro i due giorni lavorativi successivi all’inizio della malattia, ad inviare tramite raccomandata o recapitare le attestazioni di malattia alle proprie amministrazioni. Infatti l’invio telematico soddisfa tale l’obbligo; rimane fermo, invece, l’obbligo di segnalare tempestivamente la propria assenza e l’indirizzo di reperibilità all’amministrazione per i successivi controlli medico fiscali.

Incentivi nautica e macchine agricole

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Oltre alle moto, cucine, elettrodomestici e banda larga, il Governo ha stanziato incentivi anche per l’acquisto di trattori; a metterlo in risalto è la Coldiretti visto che dei complessivi 300 milioni di euro stanziati ce ne sono 20 destinati proprio all’acquisto di macchine agricole e movimento terra con uno sconto statale pari al 10% del prezzo di listino. Secondo l’Organizzazione degli agricoltori trattasi di una misura che non solo può contribuire alla modernizzazione del settore agricolo, ma contribuisce altresì a rafforzare la sicurezza del lavoro; a fronte del 10% di sconto statale, tra l’altro, c’è un altro 10% di sconto che viene praticato dal concessionario.

L’acquisto di nuove macchine agricole e movimento terra deve però avvenire a fronte della rottamazione della stessa tipologia di macchinario acquistato che sia vecchio e comunque avente una fabbricazione antecedente la data dal 31/12/1999; la potenza del mezzo acquistato, inoltre, non può essere superiore al 50% rispetto al mezzo rottamato. Sono questi, infatti, i requisiti di fruizione del “bonus trattori” definiti dal Decreto attuativo firmato da Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico.

Incentivi, tra l’altro, sono previsti anche per l’acquisto di gru a torre per l’edilizia; in questo caso le risorse ammontano a 40 milioni di euro; il contributo per ogni singolo acquisto è pari al 20% del costo a fronte di un massimale che non può comunque superare i 30 mila euro. Così come per gli acquisti di macchine agricole e movimento terra, anche in questo caso la nuova gru a torre per l’edilizia può essere acquistata solo a fronte della rottamazione di una vecchia gru.

Nel dettaglio, la gru da rottamare deve essere tale da esser stata messa in esercizio prima della data dell’1 gennaio del 1985. Bonus statali sono previsti anche per la nautica, ed in particolare per i motori fuoribordo, con incentivi fino a 1.000 euro, e per gli stampi per scafi da diporto con un bonus statale che può arrivare fino a 200 mila euro ad azienda.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/incentivi-nautica-e-macchine-agricole/26659/

Bonus fiscale per le famiglie a reddito fisso

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Cosa ci vorrebbe, oggi e subito, per dare un po’ d’ossigeno alle famiglie a reddito fisso? Ebbene, per la Cgil occorrerebbe intervenire subito mettendo a punto un bonus fiscale; la proposta, avanzata dal leader del Sindacato Epifani, viene accolta positivamente anche dall’Adusbef e dalla Federconsumatori, le quali per voce dei rispettivi presidenti, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, ritengono allo stesso modo necessario ed urgente un intervento dal fronte fiscale. La proposta delle due Associazioni dei Consumatori è la stessa oramai avanzata da mesi, ovverosia quella di una detassazione pari a 1.200 euro annui.
Nello specifico, tale misura andrebbe messa a punto a favore dei pensionati e dei lavoratori dipendenti a reddito fisso ponendo un limite di fruizione su un livello di reddito annuo sui 25-30 mila euro. D’altronde Adusbef e Federconsumatori sottolineano come i recenti dati Istat sulle vendite al dettaglino confermino come la crisi stia continuando ad intaccare fortemente la domanda di mercato visto che a scendere ora in maniera netta sono anche gli acquisti di generi alimentari.

La questione chiave, nonché determinante, è quella relativa non solo alla possibile adozione di un provvedimento simile da parte dell’attuale Governo in carica, ma anche alla copertura finanziaria per garantire la detassazione dei redditi fissi. Ebbene, per Adusbef e Federconsumatori le risorse si possono trovare sia combattendo meglio l’evasione fiscale, sia armonizzando la tassazione sulle rendite finanziarie portandola al 20% rispetto all’attuale livello del 12,5%.

D’altronde se da un lato chi vive di lavoro sudato paga sull’Irpef come minimo il 23%, chi gioca in Borsa, magari seduto comodamente a casa davanti ad un personal computer, paga sulle plusvalenze incassate solo il 12,5%, ovverosia quasi la metà di chi si alza di notte per andare al lavoro in fabbrica magari dopo due ore trascorse in treno all’andata ed al ritorno.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/bonus-fiscale-per-le-famiglie-a-reddito-fisso/26667/

Cessione del quinto e carte revolving, tassi altissimi

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Nella giornata di ieri la Banca D’Italia ha fissato i nuovi limiti per i tassi ad usura sui mutui, sui prestiti ed i finanziamenti; le nuove soglie entreranno in vigore a partire dall’1 aprile 2010 e saranno valide per tutto il secondo trimestre di quest’anno. Ma nel panorama creditizio ci sono due strumenti di accesso al credito che la Federconsumatori bolla come allucinanti in virtù dei tassi elevati che vengono applicati. Uno di questi è la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, proposto a tassi che spesso arrivano a sfiorare, se non a superare, la soglia del 20%, ovverosia un tasso venti volte superiore a quello attualmente fissato dalla Banca centrale europea.

La cessione del quinto a conti fatti è un vero affare per banche e società finanziarie visto che prestano denaro a costi altissimi a fronte della tranquillità e delle garanzie offerte dalla busta paga o dalla pensione sulle quali avviene il prelievo mensile della rata. Un altro strumento di accesso al credito bollato come diabolico dalla Federconsumatori è quello delle carte di credito cosiddette revolving, ovverosia con pagamento a rate degli acquisti che mese dopo mese vengono effettuati con la carta.

Ebbene, anche in questo caso i tassi sono molto elevati; inoltre lo strumento della carta revolving dà l’illusione al cittadino di poter spendere liberamente quando invece poi l’addebito mensile della rata solo per una quota parte copre il capitale da restituire, mentre la quota restante è data dagli interessi che anche in questo caso si avvicinano al 20%.

Non a caso, per questi strumenti di accesso al credito i presidenti di Adusbef e di Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, non parlano di tassi ad usura, ma di vero e proprio strozzinaggio, ragion per cui hanno apertamente invitato la Banca D’Italia ad intervenire in maniera più incisiva al riguardo con una determinazione superiore rispetto al passato.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/cessione-del-quinto-e-carte-revolving-tassi-altissimi/26707/

Elezioni Regionali 2010: i vincitori Regione per Regione

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Su 13 Regioni al voto, 7 sono andate al Centrosinistra, e 6 al Centrodestra. E’ questo, a poche sezioni dalla conclusione dello scrutinio nel Lazio ed in Piemonte, il risultato di una tornata elettorale che ha visto vincere su tutti il partito dell’astensionismo; e se il centrosinistra può esultare per aver conquistato la maggioranza delle Regioni in ballo, il centrodestra di certo non è da meno per la vittoria all’ultimo voto nel Lazio della Polverini sulla Bonino, così come ha assunto una rilevanza politica importante, a favore del centrodestra, la vittoria in Piemonte di Cota sulla Bresso.

Per quanto riguarda le altre Regioni, in Lombardia, in linea con le attese, non c’è stata storia visto che Formigoni ha stravinto su Penati. Le altre Regioni conquistate dal centrodestra sono il Veneto, dove il Ministro Zaia ha allo stesso modo stravinto su Bortolussi, e poi Scopelliti in Calabria e Caldoro in Campania. Al centrosinistra vanno Marche, Emilia-Romagna e Toscana dove rispettivamente Spacca, Errani e Rossi l’hanno spuntata su Marinelli, Bernini e Faenzi. In Puglia vince con un largo scarto Vendola, in Liguria Burlando, in Umbria Marini e De Filippo in Basilicata.

Nel complesso il partito che esce vincente da questa tornata elettorale è la Lega, la quale nonostante l’astensionismo diffuso al Nord ha incalzato in termini di risultato percentuale anche il Pdl. Il Partito di Bossi ora punta al Nord ad applicare ed attuare in futuro il federalismo fiscale, ma soprattutto sposta l’asse della maggioranza di Governo verso un elettorato come quello della Lega che da questa consultazione appare tutt’altro che disaffezionato alla politica rispetto alla tendenza generale.

Una menzione particolare merita Beppe Grillo ed il suo “Movimento 5 stelle” che solo sfruttando la potenza del Web ha raggiunto un risultato forse insperato in Piemonte, dove i voti presi probabilmente hanno contribuito a togliere consensi al centrosinistra e, quindi, alla Bresso che ha così perso il confronto con Cota.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/elezioni-regionali-2010-i-vincitori-regione-per-regione/26691/

G.U.: interventi urgenti concernenti enti locali e regioni

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E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (GU n. 72 del 27-3-2010) la Legge 26 marzo 2010, n.42. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 2, recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni. Entrata in vigore del provvedimento: 28/03/2010.
LEGGE 26 marzo 2010, n. 42 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 2, recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni. (10G0070) La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Promulga
la seguente legge:
Art. 1
1. Il decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 2, recante interventi
urgenti concernenti enti locali e regioni, e’ convertito in legge con
le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.
2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello
della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara’ inserita
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, addi’ 26 marzo 2010
NAPOLITANO
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Visto, il Guardasigilli: Alfano
LAVORI PREPARATORI
Camera dei deputati (atto n. 3146):
Presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri
(Berlusconi), dal Ministro per la semplificazione normativa
(Calderoli), dal Ministro delle riforme per il federalismo (Bossi),
dal Ministro dell’interno (Maroni), dal Ministro dell’economia e
finanze (Tremonti), dal Ministro per i rapporti con le regioni
(Fitto) il 26 gennaio 2010.
Assegnato alle commissioni riunite I (Affari costituzionali) e V
(Bilancio), in sede referente, il 26 gennaio 2010 con pareri del
Comitato per la legislazione e delle commissioni IV, VI e Questioni
regionali.
Esaminato dalle commissioni riunite il 2, 9, 10, 11, 16, 17, 23,
24 e 25 febbraio 2010.
Esaminato in Aula il 1°, 3, 4, 9,10 e 11 marzo 2010 ed approvato
il 16 marzo 2010.
Senato della Repubblica (atto n. 2071):
Assegnato alle Commissioni riunite 1ª (Affari costituzionali) e
5ª (Bilancio), in sede referente, il 16 marzo 2010 con pareri delle
commissioni 1ª, 4ª, 5ª, 6ª, 13ª e Questioni regionali.
Esaminato dalla 1ª commissione (Affari costituzionali), in sede
consultiva, sull’esistenza dei presupposti di costituzionalita’ il 17
marzo 2010.
Esaminato dalle commissioni riunite il 17 e 18 marzo 2010.
Esaminato in Aula il 16 marzo 2010 ed approvato il 23 marzo 2010.
Avvertenza:
Il decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 2, e’ stato
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – serie generale – n.
20 del 26 gennaio 2010.
A norma dell’art. 15, comma 5, della legge 23 agosto
1988, n. 400 (Disciplina dell’attivita’ di Governo
e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri),
le modifiche apportate dalla presente legge di conversione
hanno efficacia dal giorno successivo a quello della sua
pubblicazione.
Il testo del decreto-legge coordinato con la legge di
conversione e’ pubblicato in questa stessa Gazzetta
Ufficiale alla pag. 38.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-03-29&newsletter_numero=1547#art5

I beni e i servizi ai dipendenti esenti oppure no secondo il Tuir

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Al Forum lavoro i chiarimenti sull’imponibilità di alcune prestazioni offerte ai collaboratori e ai loro familiari
Quota imponibile dei ticket restaurant, precisazioni sulla natura degli “oneri di utilità sociale” e sui criteri identificativi che li distinguono dai fringe benefit, determinazione del valore normale dei beni o servizi ceduti ai dipendenti o ai loro familiari: sono questi i tre punti chiariti nel corso del Forum lavoro del 17 marzo a proposito di reddito di lavoro dipendente e riportati nella risoluzione n. 26/E del 29 marzo.
Ticket restaurant – I ticket restaurant, ossia le prestazioni sostitutive della mensa aziendale, non concorrono a formare reddito di lavoro dipendente fino all’importo giornaliero di 5,29 euro: nessuno sconto Irpef per la quota eccedente.
Questo il chiarimento dei funzionari dell’Agenzia ai consulenti del lavoro presenti al forum. La quota in “avanzo” dal limite esente non può essere conteggiato ai fini del raggiungimento della franchigia di esenzione prevista per i fringe benefit, pari a 258,23 euro.
No, quindi, alla soluzione che ipotizzava applicabile l’agevolazione prevista dall’articolo 51, comma 3, del Tuir anche ai tagliandi utilizzati per pagare i pasti. I ticket restaurant, a differenza da quanto richiesto da tale norma, infatti, non costituiscono compensi in natura. A confermare l’esclusione dalla categoria, si legge nel documento di prassi, l’evidenziazione del loro “valore nominale” nell’articolo 51, comma 2, del Tuir, che definisce le regole di imponibilità dei ticket.
Oneri di utilità sociale – La risposta al secondo quesito fa chiarezza sulla distinzione tra le opere e i servizi utilizzati dai lavoratori e dai loro familiari identificabili come “oneri di utilità sociale” per il datore di lavoro, che non concorrono a formare reddito di lavoro dipendente (articolo 51, comma 2, lettera f, del Tuir), e i fringe benefit, remunerazioni complementari erogate in natura (cellulari, automobili, eccetera) ai collaboratori, esenti per il fisco fino a quota 258,23 euro, superata la quale diventano imponibili per intero.
A fare la differenza, precisano i funzionari dell’Agenzia ricordando quanto già chiarito con la risoluzione 34/2004, sono le tre condizioni dalle quali non si può prescindere per beneficiare dell’agevolazione prevista per gli “oneri di utilità sociale”, condizioni che devono sussistere contemporaneamente: spesa volontaria da parte del datore di lavoro e non stabilita da contratto, strutture e prestazioni a disposizione di tutti i dipendenti o di alcune categorie e, infine, specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale o culto. Mancando uno di questi requisiti, cade il diritto all’esclusione dalla tassazione.
I servizi e le opere messi a disposizione possono anche essere situati in strutture esterne, a patto che non appartengano al datore di lavoro, che il dipendente sia estraneo al rapporto tra l’impresa e fornitore del servizio e, soprattutto, non risulti “beneficiario dei pagamenti effettuati dalla propria azienda in relazione all’obiettivo di fornitura dei servizi medesimi”.
In pratica, rientrano nel regime di esenzione esclusivamente le erogazioni corrisposte in natura, a meno che – come espressamente previsto dall’articolo 51, comma 2, lettera f-bis – non si tratti di somme in denaro erogate per pagare la retta di asili nido e colonie climatiche o relative a borse di studio assegnate ai familiari indicati nell’articolo 12 del Tuir.
Valore normale – L’ultimo chiarimento riguarda la determinazione del “valore normale” (articolo 9, comma 3, del Tuir) dei beni e servizi ceduti ai dipendenti e acquistati dal datore di lavoro, grazie ad apposite convenzioni, a un costo inferiore rispetto al prezzo di mercato. La risoluzione precisa che non esistono ipotesi alternative al disposto dell’articolo 9, ma aggiunge anche che la stessa norma tiene conto, per la definizione del “valore normale”, degli “sconti d’uso” e di quelli praticati dai fornitori a seguito di apposite convenzioni stipulate con il datore di lavoro “acquirente”.
Anna Maria Badiali

Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/i-beni-e-i-servizi-ai-dipendenti-esenti-oppure-no-secondo-il-tuir