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Nuovi modelli Intra 12 e Intra 13,
on line le bozze con i servizi

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Utili per dichiarare e versare l’Iva sugli acquisti intracomunitari, da quest’anno viaggiano solo sul web
Disponibili, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, le bozze dei nuovi modelli Intra 12 e Intra 13 che recepiscono le regole comunitarie in materia di territorialità delle prestazioni di servizi ai fini Iva introdotte dal decreto legislativo 18/2010. Sono riservati a enti non commerciali e agricoltori esonerati.

Intra 12 deve essere utilizzato dagli enti non commerciali non soggetti Iva e dagli agricoltori esonerati che hanno effettuato acquisti intracomunitari oltre il limite di 10mila euro o che hanno optato per l’applicazione dell’imposta in Italia su tali acquisti, per dichiarare all’ufficio competente, l’ammontare degli acquisti intracomunitari di beni registrati nel mese precedente, l’imposta dovuta e gli estremi del relativo versamento.
Il modello, inoltre, va utilizzato limitatamente alle operazioni di acquisto realizzate nell’esercizio di attività non commerciali. Per questo tipo di operazioni, infatti, gli agricoltori esonerati e gli enti non commerciali non soggetti Iva sono tenuti ad assumere il ruolo di debitori d’imposta e, quindi ad applicare l’Iva mediante il meccanismo dell’inversione contabile, per gli acquisti di beni e servizi da cedenti non stabiliti in Italia.

Intra 13 è riservato, invece, esclusivamente agli enti non commerciali non soggetti Iva che intendono effettuare acquisti intracomunitari imponibili.
Fino al raggiungimento del limite di 10mila euro, gli stessi enti, se non hanno optato per l’applicazione dell’Iva in Italia su tali acquisti, devono dichiarare all’ufficio competente, prima di realizzare ogni operazione intracomunitaria, l’ammontare dell’acquisto in corso e quello complessivo di tutti gli acquisti effettuati nell’anno.

I nuovi modelli, una volta definitivi, andranno presentati unicamente in via telematica, direttamente dal contribuente o attraverso intermediari abilitati. Intra 12 “entro la fine del mese successivo a quello di registrazione degli acquisti”, Intra 13 “prima dell’effettuazione dell’acquisto intracomunitario”.
r.fo.
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/attualita/articolo/nuovi-modelli-intra-12-e-intra-13-line-le-bozze-con-i-servizi

Cinque per mille all’extra-time. 
Dall’Agenzia le regole del gioco

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Tempo fino al prossimo 30 aprile per la trasmissione delle dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà
Il decreto “mille proroghe” ha riaperto la corsa al cinque per mille 2006, 2007 e 2008, in favore degli enti del volontariato e delle associazioni sportive dilettantistiche escluse dal beneficio. Adesso interviene l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 15/E del 26 marzo, a indicare agli interessati la strada per arrivare alla regolarizzazione. Regolarizzazione, si ricorda, da completare entro il prossimo 30 aprile.

Enti del volontariato
La proroga dei termini interessa gli enti che, in relazione agli esercizi finanziari 2006, 2007 e 2008, pur avendo prodotto tempestivamente la domanda di iscrizione nell’elenco del volontariato, erano stati poi esclusi dal beneficio per inadempimenti di carattere procedurale, riassumibili nella mancata, incompleta o tardiva produzione della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, attestante il possesso dei requisiti prescritti. Irregolarità fra cui sono ricompresi i casi di mancata sottoscrizione della dichiarazione, l’utilizzo di modello non conforme a quello prescritto, la non allegazione del documento di identità.

Fra i soggetti possibili fruitori della proroga, le fondazioni nazionali di carattere culturale, per le quali la “riapertura” opera anche per l’annualità 2006, allorché, pur non specificamente individuate, potevano rientrare nella macro categoria delle fondazioni riconosciute.

La regolarizzazione
Entro il 30 aprile 2010 va trasmessa – con raccomandata r.r. – alla direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente (in relazione al domicilio fiscale dell’ente) la dichiarazione sostitutiva approvata per quell’annualità, sottoscritta dall’attuale legale rappresentante dell’ente. Alla dichiarazione va allegata la fotocopia del documento di riconoscimento di quest’ultimo.

Per ciascuna annualità che si intende regolarizzare, andrà inviata, con plichi separati, una dichiarazione sostitutiva.

L’Agenzia ha comunque precisato che sono ritenute valide le dichiarazioni sostitutive – tempestive e complete – inviate a una direzione regionale non competente o a un ufficio locale. Il “re-inoltro” alla direzione competente avvarrà poi a cura di questi ultimi.

L’adempimento non interessa gli enti esclusi per la tardiva (a suo tempo) presentazione della dichiarazione sostitutiva, ammessi di diritto se l’atto, all’epoca intempestivo, risulta completo di tutte le indicazioni necessarie, debitamente firmato e corredato della copia del documento del legale rappresentante pro tempore firmatario.

I controlli delle direzioni regionali
Fra le istruzioni fornite alle direzioni regionali, chiamate a validare le posizioni degli enti richiedenti, si legge che nel caso le dichiarazioni sostitutive, pur riportando tutte le informazioni previste dalla norma e indicate sul modello approvato per quell’anno, siano state prodotte utilizzando modulistica non conforme o relativa a un differente esercizio finanziario, la regolarizzazione della posizione va operata ai sensi dell’articolo 71, comma 3, del Dpr 445/2000, in base al quale “Qualora le dichiarazioni…presentino delle irregolarità o delle omissioni rilevabili d’ufficio, non costituenti falsità, il funzionario competente a ricevere la documentazione dà notizia all’interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento non ha seguito”.

Allo stesso modo sono sanabili anche le situazioni in cui il documento di identità del legale rappresentante sia scaduto.

Associazioni sportive dilettantistiche
La proroga al prossimo 30 aprile interessa, come anticipato, anche le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal Coni, a cui vanno trasmesse le dichiarazioni sostitutive (comprese quelle relative agli esercizi finanziari 2006 e 2007, durante i quali tali associazioni erano iscritte negli elenchi degli enti del volontariato).
r.fo.
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/cinque-mille-allextra-time-dallagenzia-le-regole-del-gioco

Il decreto incentivi è in vigore. 
Una mappa delle novità fiscali

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Approdato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento varato dal Consiglio dei ministri la settimana scorsa
Il Dl n. 40/2010, oltre alle misure a sostegno della domanda in particolari settori per le quali lo Sviluppo economico indicherà le modalità di fruizione dei contributi, contiene importanti disposizioni in materia di lotta alle frodi internazionali e riduzione del contenzioso, e nuove regole per la notifica di atti ai non residenti.

Lotta all’evasione
Ulteriore rafforzamento della lotta all’evasione internazionale. Il decreto prende di mira, in particolare, le operazioni “carosello” e “cartiere” e, anche in aderenza alle nuove norme Ue sulla fatturazione elettronica, obbliga i soggetti passivi Iva a comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute nei confronti di operatori economici dei Paesi black list (individuati dai decreti del ministero dell’Economia e delle Finanze del 4 maggio 1999 e del 21 novembre 2001).
Le modalità di comunicazione alle Entrate saranno stabilite da un decreto Mef entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Dl incentivi. Inoltre, il ministero di via XX settembre potrà escludere dall’obbligo di comunicazione alcuni Paesi black list o alcuni settori di attività; allo stesso modo, potrà estendere l’adempimento anche a Stati non black list o a specifiche tipologie di attività o operatori.

Dal prossimo 1° maggio, inoltre, le società dovranno informare, attraverso il modello di comunicazione unica, il Registro imprese della Camera di commercio, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e l’Inail, degli eventuali trasferimenti all’estero della propria sede,.

Il decreto legge introduce anche misure finalizzate a contrastare la fruizione illegittima di crediti d’imposta. In caso di utilizzo illecito di crediti agevolativi la cui fruizione è stata autorizzata da amministrazioni ed enti pubblici, anche territoriali, l’Agenzia delle Entrate trasmetterà a queste strutture i dati sui crediti utilizzati in diminuzione delle imposte, in modo da accelerare le procedure di recupero. Le somme recuperate dovranno confluire nell’entrata del Bilancio dello Stato, rimanendo acquisite all’Erario.

Il contrasto alle frodi, infine, viaggia anche in mare grazie alla sinergia tra l’Agenzia delle Entrate e l’Ipsema (l’Istituto di previdenza per il settore marittimo).

Notifiche ai contribuenti residenti all’estero
Nuove regolesul recupero all’estero di crediti per imposte italiane, in base a quanto disposto dalla direttiva Ecofin del 19 gennaio 2010.
Le notifiche ai contribuenti non residenti si considerano valide se effettuate tramite raccomandata con ricevuta di ritorno presso la residenza estera indicata nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero o la sede legale estera risultante dal Registro delle imprese. In mancanza di queste informazioni, la notifica sarà inviata all’indirizzo indicato in sede di richiesta del codice fiscale o di variazione dei dati.
La notifica è valida anche quando i residenti all’estero non abbiano comunicato all’Agenzia delle Entrate l’indirizzo della loro residenza o sede estera o domicilio, secondo le modalità stabilite con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Le comunicazioni (e successive variazioni) hanno effetto dal trentesimo giorno successivo a quello della loro ricezione.
Le regole sono valide anche per la notifica delle cartelle di pagamento.

Deflazione del contenzioso
Viaggiano spedite le nuove regole per ridurre il contenzioso tributario. Il contribuente, nell’ambito della conciliazione giudiziale, dovrà adesso presentare adeguata garanzia per il pagamento delle rate delle somme dovute solo quando l’importo complessivo delle rate successive alla prima sia superiore a 50mila euro.
Procedure semplificate per la notifica delle sentenze emesse dalla Commissione tributaria.
Inoltre, viene abrogata la disposizione contenuta nelle norme sul processo tributario (Dlgs 546/1992, articolo 52, comma 2) in base alla quale gli uffici periferici dell’Amministrazione finanziaria dovevano chiedere, per proporre appello principale, l’autorizzazione preventiva al responsabile del servizio del contenzioso della competente direzione regionale.
Infine, le norme in materia di pagamento del tributo in seguito a decisione della Commissione tributaria regionale sono estese alle sentenze emesse dalla Commissione tributaria centrale.

Fioccano gli incentivi
E’ di 300 milioni di euro la dotazione del Fondo istituito presso il ministero dello Sviluppo economico per gli incentivi destinati ai consumi, alle abitazioni, alla mobilità sostenibile, all’efficienza energetica, alla sicurezza sul lavoro e all’innovazione. Si va dal bonus per l’acquisto di motocicli elettrici ad elettrodomestici ad alta efficienza energetica, dagli “eco-immobili” alle macchine per uso agricolo. Sconti anche per motori ad alta efficienza e per nautica da diporto.
E’ previsto un sostegno ad hoc per le innovazioni tecnologiche applicate al settore aeronautico, per la costruzione di prototipi di nave multiuso per le emergenze, per l’emittenza televisiva locale e per l’Agenzia per la sicurezza nucleare (sul sito del ministero dello Sviluppo economico, l’elenco dettagliato degli incentivi).
Le modalità di erogazione dei contributi (è previsto un tetto massimo per ciascuna tipologia) saranno definite da un decreto dello stesso Sviluppo economico, emanato di concerto con il Mef e con il ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. Il provvedimento – annuncia il Dl 40/2010 – sarà adottato entro dieci giorni.

Detassazione per le imprese della moda e del settore tessile
Il decreto dà una mano anche alle aziende operanti nel settore tessile e della moda, fiore all’occhiello del made in Italy, stanziando un contributo complessivo di 70 milioni di euro.
Viene infatti introdotta la detassazione dal reddito d’impresa degli investimenti in attività di ricerca industriale e di sviluppo per la realizzazione di campionari. L’agevolazione – riservata alle imprese che svolgono le attività di cui alle divisioni 13 e 14 della tabella Ateco 2007 – è valida per gli investimenti realizzati dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2009 e fino alla chiusura del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2010. Il beneficio è fruito al momento di versare il saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo d’imposta in cui sono stati realizzati gli investimenti. L’acconto per il periodo d’imposta successivo va calcolato senza tener conto dell’agevolazione.
Un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, che sarà emanato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto incentivi, stabilirà criteri e modalità attuative dell’agevolazione.
Alessandra Gambadoro
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/il-decreto-incentivi-e-vigore-una-mappa-delle-novita-fiscali

Bond Argentina: Ops per 430 mila risparmiatori

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La nuova Offerta Pubblica di Scambio (Ops) che, da quanto si apprende, sta per essere lanciata dallo Stato dell’Argentina sui cosiddetti “Tango Bond” andati in default nel 2001, potrebbe essere per i risparmiatori l’ultimo treno utile per evitare che le obbligazioni diventino in tutto e per tutto carta straccia. Ad affermarlo è MC, il Movimento Consumatori che, nello specifico, valuta positivamente la nuova Offerta da parte del Governo di Buenos Aires su una vicenda che complessivamente ha conivolto in Italia oltre 430 mila risparmiatori che si sono ritrovati in mano titoli privi di valore magari dopo aver investito i risparmi sudati di una vita.

Secondo il coordinatore dell’Osservatorio Credito & Risparmio del Movimento Consumatori, Paolo Fiorio, occorre ora vedere concretamente i dettagli dell’Offerta Pubblica di Scambio prima di trarre delle conclusioni; in ogni caso, l’auspicio è quello che la nuova Ops non preveda condizioni peggiorative rispetto a quella lanciata in precedenza che prevedeva lo scambio con nuove obbligazioni aventi una durata trentennale.

L’Ops tra l’altro è da valutare attentamente visto che l’eventuale adesione, come sottolinea proprio il Movimento Consumatori, non pregiudica per i risparmiatori la possibilità di avviare ed avanzare contro gli Istituti di credito delle azioni finalizzate al recupero dei risparmi investiti. Le passate e le recenti sentenze favorevoli ai risparmiatori in merito, tra l’altro, legittimano anche il perseguimento di questa strada. Per ulteriori informazioni, e per chiedere assistenza sui Bond argentini, le sedi sul territorio del Movimento Consumatori sono a disposizione dei piccoli risparmiatori.

Decisamente meno entusiasta è il giudizio della Federconsumatori, la quale ha auspicato che la nuova Ops per i risparmiatori rappresenti un’opportunità e non un’altra Offerta con condizioni tali da penalizzare oltremodo chi ha ancora i titoli argentini in default in portafoglio.

http://www.vostrisoldi.it/articolo/bond-argentina-ops-per-430-mila-risparmiatori/26535/

Fastweb Soluzione Impresa per ogni esigenza di comunicazione

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Al fine di contribuire a far crescere il business delle micro e delle piccole imprese, il leader italiano delle telecomunicazioni Fastweb ha annunciato un ampliamento dei servizi Fastweb Soluzione Impresa, offrendo una nuova gamma di prodotti integrati al fine di soddisfare ogni esigenza in materia di comunicazione su rete fissa ed in mobilità, cui vanno ad aggiungersi soluzioni per la comunicazione integrata e per la sicurezza digitale e la gestione dei dati. La gamma di servizi è ideale sia per il piccolo negozio, sia per l’impresa che ha decine di dipendenti e più sedi, potendo contare sull’innovazione e sulla qualità dei servizi offerti affinché questi rappresentino la leva strategica per la ripresa economica.

Sul sito Internet www.fastwebsoluzioneimpresa.it è possibile consultare le nuove proposte a favore delle micro imprese, a partire da quella che, attraverso il MyBusinessClub, permette di ottenere con una permanenza nel Club di tre anni uno sconto pari a ben il 34% per quanto riguarda gli importi mensili dei servizi Internet e voce. Il Club Fastweb, tra l’altro, offre alla micro impresa la navigazione flat 24 ore su 24 fino a 20 Mbit/s, ben due linee telefoniche fisse ed un PC portatile ultrasottile Asus. E per chi crea una nuova impresa, Fastweb sostiene lo start up garantendo risparmi sui servizi di telecomunicazioni, ad esempio, offrendo vantaggi esclusivi e sconti sul contributo mensile dei servizi e sull’attivazione anche in assenza di number portability.

Per le piccole imprese, tra l’altro, Fastweb offre soluzioni integrate e complete che partono dalle SmallBusiness fino ad arrivare alle offerte Club che comprendono il PC ed il traffico incluso per le chiamate mobili; il tutto per offrire nella gestione dell’attività soluzioni di centralino, messaggistica evoluta, telefono, internet e IP pubblici.

Con Fastweb Soluzione Impresa le novità arrivano anche per le medie imprese con servizi sempre più ricchi e completi a partire dalla soluzione di comunicazione FAST Communication, in grado di mettere insieme, in un’unica piattaforma, quei servizi che di norma operano separati tra di loro: dal fax alla posta elettronica e passando per le applicazioni web, la telefonia e la video comunicazione. Ma Fastweb Soluzione Impresa per le medie aziende è anche vicina per quel che riguarda la gestione da remoto della LAN aziendale con interventi tempestivi in caso di malfunzionamenti.

Fastweb Soluzione Impresa si arricchisce infine anche di soluzioni per l’offerta mobile e convergente. In particolare l’offerta “Soluzione Mobile All in 1″ che garantisce risparmi tangibili in virtù del fatto che include il traffico dati, l’invio degli Sms ed i minuti di chiamate e di videochiamate per le USIM aziendali con il meccanismo delle soglie cumulate.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/fastweb-soluzione-impresa-per-ogni-esigenza-di-comunicazione/26563/

Trenitalia e UCFin lanciano la TrenitaliaCard

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Per chi è iscritto al programma carte fedeltà del Gruppo Trenitalia arriva una interessante e vantaggiosa novità per poter accumulare punti più velocemente; UniCredit Family Financing (UCFin) e Trenitalia, infatti, hanno unito le forze lanciando la TrenitaliaCard, una carta di credito in modalità a saldo o revolving che permette di ottenere ben 4 punti per ogni euro speso con la carta per i viaggi in treno, per le vacanze e per tutte le altre spese di tutti i giorni. Per poterla avere basta solo iscriversi gratuitamente a Cartaviaggio oppure a CartaFreccia visto che non serve cambiare banca.

Per chi è iscritto al programma carte fedeltà del Gruppo Trenitalia arriva una interessante e vantaggiosa novità per poter accumulare punti più velocemente; UniCredit Family Financing (UCFin) e Trenitalia, infatti, hanno unito le forze lanciando la TrenitaliaCard, una carta di credito in modalità a saldo o revolving che permette di ottenere ben 4 punti per ogni euro speso con la carta per i viaggi in treno, per le vacanze e per tutte le altre spese di tutti i giorni. Per poterla avere basta solo iscriversi gratuitamente a Cartaviaggio oppure a CartaFreccia visto che non serve cambiare banca.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/trenitalia-e-ucfin-lanciano-la-trenitaliacard/26543/

Consumi, battuta d’arresto a gennaio

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Battuta d’arresto per in consumi nel mese di gennaio in Italia. Gli italiani hanno comprato di meno rispetto sia a dicembre che a 12 mesi prima e non è un bel segnale per la tanto attesa e sospirata ripresa economica. Secondo le stime dell’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, nel primo mese dell’anno le vendite al dettaglio nel nostro Paese ha registrato una variazione negativa dello 0,5% rispetto al dicembre 2009; nel confronto con il mese di gennaio 2009 l’indice ha registrato una flessione del 2,6%. La variazione mensile è la peggiore dal dicembre 2008 mentre su base annuale il calo risulta essere il peggiore dal luglio 2009.

Il calo ha riguardato tutti i comparti, quello alimentare come quello non legato al cibo. In termini congiunturali le vendite di prodotti alimentari sono diminuite dell’1,0% e quelle di prodotti non alimentari sono calate dello 0,3%. Pesante la flessione rispetto allo stesso mese del 2009 con una diminuzione del 3,3% per le vendite di prodotti alimentari e un calo del 2,3% per i prodotti non alimentari. Una flessione che è ancora più grave se si pensa che già il mese di gennaio del 2009 mostrava chiarissimi segni di debolezza.

Non c’è differenza per tipologia di punti vendita. La flessione del 2,6% tendenziale è data dal calo del 3,1% per le vendite della grande distribuzione e del 2,2% per le vendite delle piccole attività commerciali. E anche tra i prodotti non alimentari, a gennaio 2010 nessuno si è salvato dal segno meno. Le flessioni maggiori si sono avute nei settori dell’informatica, delle telecomunicazioni, della telefonia. Male anche i prodotti farmaceutici. Mentre hanno retto meglio al calo il settore foto-ottica e quello riguardante il tempo libero dei ragazzi e le attività all’aperto, ovvero, giochi, giocattoli, sport e campeggio.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/consumi-battuta-d-arresto-a-gennaio/26549/

Incentivi cucine, moto ed elettrodomestici: come fare

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Saranno all’incirca 500 mila le famiglie che, dal 6 aprile prossimo, potranno beneficiare degli incentivi del Governo sull’acquisto di cucine, eco-case, moto ed elettrodomestici. A fornire questa stima è l’Adiconsum, la quale mette però in guardia i consumatori in merito alle modalità con cui richiedere il bonus al fine di evitare brutte sorprese nonché furbizie e raggiri visto che, come si prevede, a richiedere gli incentivi saranno in tanti, ma solo pochi ne potranno beneficiare.

Per questo l’Associazione dei Consumatori invita le famiglie prima a prenotare il bene da acquistare presso il rivenditore, e poi pagarlo, confermando quindi l’acquisto, solo quando ci sarà la certezza di fruizione dell’incentivo. Questo perché si prevede che nei primi giorni dalla partenza del bonus i rivenditori acquisiranno migliaia di domande, con i rivenditori stessi che potrebbero utilizzare la campagna di incentivi anche a scopi pubblicitari. Al riguardo l’Associazione dei Consumatori invita i rivenditori a adottare un comportamento corretto e trasparente, e non esiterà a segnalare casi “sospetti” all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (Antitrust).

Uno degli incentivi più appetibili tra quelli messi a punto dal Governo, per chi deve arredare la casa, è quello relativo all’acquisto delle cucine. Ebbene, al riguardo Adiconsum porta all’attenzione il fatto che l’incentivo è pari al 10% del prezzo di acquisto a fronte di un massimale di contributo statale concedibile pari a 1.000 euro; in base ai fondi stanziati, si stima che a beneficiare di questa misura saranno all’incirca 120 mila famiglie.

Critico invece è il giudizio dell’Adiconsum sul bonus sulle cosiddette eco-case in virtù del fatto che otto case su dieci nel nostro Paese non appartengono alle classi “A” e “B”, ragion per cui il rischio è quello di andare ad incentivare gli acquisti su unità immobiliari che già a livello energetico sono efficienti.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/incentivi-cucine-moto-ed-elettrodomestici-come-fare/26539/

Pasqua 2010: vacanze, italiani sfidano la crisi

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In barba alle difficoltà, alla crisi ed alle beghe quotidiane, per la Pasqua 2010 gli italiani hanno tanta voglia di vacanze, anche all’estero, al punto che la spesa complessiva quest’anno dovrebbe attestarsi in salita di ben il 16% a ben 9,7 miliardi di euro. Sono queste, infatti, le stime comunicate nel consueto Rapporto annuale a cura di Confesercenti-Swg, da cui è altresì emerso come la spesa complessiva media pro-capite dovrebbe far registrare un balzo dai 460 euro di Pasqua 2009 ai 564 euro di quest’anno.

Insomma, gli italiani non sembrano farsi vincere dalla crisi, anzi la sfidano puntando sulle terme, sulle metropoli e città d’arte non disdegnando neanche le cosiddette “vacanze verdi“. Il Rapporto rivela anche come non mancheranno i vacanzieri di Pasqua 2010 che taglieranno qualche spesa, ma preferiranno spendere meno per visitare le mostre ed i musei piuttosto che rinunciare ad un bel pranzo in trattoria per gustare specialità tipiche del territorio, così come non si rinuncia al pernottamento in albergo oppure allo shopping presso la località di villeggiatura.

Ma dove andranno gli italiani a Pasqua? Ebbene, dal Rapporto emerge come la Campania, con Napoli in testa, ed a seguire la Toscana, siano tre le mete preferite in Italia, mentre all’estero la Francia la spunta su Spagna, Germani, Svizzera ed Olanda; sono in calo invece le quotazioni di Paesi come Grecia, Croazia, Austria e Regno Unito.

Per quanto riguarda gli spostamenti, l’automobile è il mezzo più utilizzato anche perché buona parte degli italiani sta preparando i bagagli con la famiglia al completo; a debita distanza come mezzo utilizzato ci sono poi il treno e l’aereo. La meta in prevalenza è quella presso un albergo o una pensione, ma cresce anche il ricorso alla casa di proprietà, ed a seguire il residence, il Bed & Breakfast, il camper o l’agriturismo per chi punta sulla “vacanza verde” in aperta campagna.

http://www.vostrisoldi.it/articolo/pasqua-2010-vacanze-italiani-sfidano-la-crisi/26551/

MEF. Ammontare di CCT e BTP in emissione

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Il MEF, facendo seguito al comunicato stampa del 23 marzo 2010, comunica l’ammontare dei CCT e dei BTP che verranno offerti nell’asta del prossimo 30 marzo .
– Certificati di Credito del Tesoro
decorrenza / scadenza: 1º marzo 2010/2017; terza tranche
ammontare nominale dell’emissione:
da un minimo di 1.000 milioni di euro a un massimo di 1.500 milioni di euro
– Buoni del Tesoro Poliennali
decorrenza / scadenza: 15 dicembre 2009/2012; settima tranche
ammontare nominale dell’emissione:
da un minimo di 2.500 milioni di euro a un massimo di 3.500 milioni di euro
decorrenza / scadenza: 1º marzo 2010/1º settembre 2020; prima tranche
ammontare nominale dell’emissione:
da un minimo di 4.000 milioni di euro a un massimo di 5.000 milioni di euro
Fonte: http://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/?idc=23856