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Polizze dormienti: retroattività eliminata

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Il Decreto incentivi, quello che ha definito i bonus per l’acquisto di cucine, elettrodomestici ed eco-case, contiene anche l’eliminazione della retroattività per le polizze dormienti; questo anche grazie alle proteste di tanti cittadini risparmiatori, spesso eredi di queste polizze, che si sono visti letteralmente “scippati” i risparmi per effetto di un’interpretazione delle normative alquanto discutibili. In merito alla vicenda è stata espressa soddisfazione per la decisione del Governo da parte dell’Adusbef e della Federconsumatori, con i loro rispettivi presidenti che sulla questione avevano partecipato sabato scorso ad un sit-in davanti a Montecitorio.
E sulla prescrizione delle somme delle polizze, le due Associazioni fanno presente come la Legge preveda che le somme frutto del sudato risparmio dei cittadini possano essere incamerate dallo Stato, attraverso il passaggio al Ministero dell’Economia, solo ed esclusivamente dopo l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno al titolare o agli eredi almeno 180 giorni prima che le somme stesse confluiscano nell’apposito Fondo che risarcisce le vittime di crac finanziari.

In ogni caso, l’eliminazione delle retroattività non “sana” tutte le polizze dormienti visto che la prescrizione, comunque, sarà applicata a quei contratti per i quali la prescrizione stessa matura a partire a partire da una data posteriore al 28 ottobre 2008.

Soddisfazione in merito all’eliminazione delle retroattività è stata espressa anche dall’Adiconsum, la quale nella giornata di ieri, pur tuttavia, ha sottolineato come sarà importante continuare a monitorare la questione e l’applicazione della Legge a favore dei risparmiatori anche in virtù del fatto che per il momento il Testo del Decreto non è disponibile. La Federconsumatori, non a caso, ha sottolineato come sia stato posto rimedio a quello che “era un furto pianificato ai danni dei cittadini“.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/polizze-dormienti-retroattivita-eliminata/26443/

Extra Banca, nasce la banca per gli immigrati

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Nasce Extra Banca, la prima banca dedicata agli immigrati. Per ora solo uno sportello, aperto nella centralissima Galleria di Milano, a un passo da Piazza Duomo, nel quadrilatero della finanza italiana. Una collocazione importante per una banca che vuole diventare importante sul territorio, non solo quello del Nord Italia ma anche quello del Sud dove gli immigrati sono numerosissimi. Extra Banca è il primo istituto di credito italiano dedicato ai stranieri in Italia ed ha l’ambizioso obiettivo di diventare il soggetto di riferimento per la popolazione immigrata nel nostro paese per intercettare, comprendere e soddisfare i loro bisogni di servizi bancari.

I target in termini di numeri del nuovo istituto di credito sono ambiziosi. Grazie a prodotti e servizi espressamente pensati per una clientela straniera residente in Italia composta da famiglie, liberi professionisti, esercizi commerciali, ditte individuali e aziende con fatturato non superiore ai 2,5 milioni di euro, Extra Banca punta ad arrivare nell’arco dei prossimi cinque anni ad aprire tra i 25 e i 40 sportelli. Altrettanto alti i target in termini di business che guardano a un traguardo tra 85mila e i 130mila clienti effettivi, per una relativa raccolta tra 650 milioni e 1 miliardo di euro a fronte di 500-750 milioni di impieghi.

L’iniziativa nasce da una collaborazione tra diversi azionisti tra cui vi sono le Assicurazioni Generali, con il 12% e la Fondazione Cariplo con il 4%. Il restante azionariato vede la partecipazione prevalente di imprese private medio grandi del Nord-Centro Italia attive in svariati settori che spaziano dalla meccanica al tessile, dall’alimentare alle costruzioni. Presidente e fondatore della banca è Andrea Orlandini; il Vice Presidente e’ Otto Bitjoka e Paolo Caroli è il Direttore Generale.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/extra-banca-nasce-la-banca-per-gli-immigrati/26455/

eBay: capi abbigliamento inutilizzati per 5 miliardi

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Nel 2009 su eBay.it sono stati venduti capi di abbigliamento al ritmo di uno ogni dodici secondi. A rilevarlo è la società leader nel commercio elettronico che in materia di abbigliamento ha commissionato un’indagine a Added Value, da cui è emerso come siano ben quindici milioni gli italiani che sono disposti a voler rivendere i propri capi di abbigliamento inutilizzati. Quello attuale, non a caso, è tempo di cambio stagionale del guardaroba con l’arrivo della primavera; ebbene, dall’indagine è emerso che gli italiani negli armadi hanno un vero e proprio patrimonio di abiti inutilizzati per ben cinque miliardi di euro.

Ma come mai questi capi di abbigliamento mai utilizzati, al massimo una volta, restano abbandonati negli armadi? Ebbene, se da un lato le donne italiane le lasciano negli armadi in prevalenza a causa di un vero e proprio “attaccamento affettivo“, gli uomini invece lasciano centinaia di euro, se non migliaia, di capi di abbigliamento inutilizzati per semplice e pura distrazione mista spesso anche a disinteresse.

Nel dettaglio, l’indagine Added Value rivela non a caso come il 20% del guardaroba degli italiani sia intatto; questo significa che molto spesso si indossano sempre gli stessi vestiti e si evitano degli altri che per esempio non piacciono o che ci ricordano magari una serata in cui è stato incassato un due di picche dopo aver perso ore per presentarsi all’appuntamento belli come il sole.

Se gli italiani rivendessero i capi inutilizzati guadagnerebbero in media 140 euro a testa, che di questi tempi di certo fanno comodo; ebbene, una quota pari a ben otto milioni di italiani è disposta a rivendere online questi vestiti ed accessori inutilizzati sfruttando i servizi offerti da portali come eBay.it specie se si considera che al ritmo sopra indicato sul sito si vendono in prevalenza maglioni, felpe, scarpe per il tempo libero, giubbotti, jeans e T-shirt.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/ebay-capi-abbigliamento-inutilizzati-per-5-miliardi/26461/

Istat. Indici dei prezzi al consumo

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L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) nel mese di febbraio è stato pari a 108,3 registrando una variazione nulla sul piano congiunturale e una variazione di più 1,1 per cento in termini tendenziali.

Alcune caratteristiche dell’IPCA, ed in particolare il fatto che tale indice tiene conto, diversamente dagli indici nazionali NIC e FOI, anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi e promozioni), possono determinare in alcuni mesi dell’anno andamenti congiunturali significativamente diversi da quelli degli indici nazionali.

L’IPCA viene inviato mensilmente all’Eurostat secondo un calendario prefissato.Tale indice, relativo al mese di febbraio 2010, viene diffuso da Eurostat in data odierna, contestualmente a quelli degli altri paesi della Ue.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, comprensivo dei tabacchi, nel mese di febbraio 2010 è stato pari a 137,4 con una variazione di più 0,1 per cento rispetto a gennaio e una variazione di più 1,3 per cento rispetto a febbraio 2009; le corrispondenti variazioni registrate dall’indice calcolato al netto dei tabacchi sono state, rispettivamente, più 0,1 e più 1,3 per cento, mentre il livello dell’indice è stato pari a 136,2.
Fonte: http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/precon/20100316_00/

Istat: commercio estero

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Con questo comunicato vengono diffusi i dati dell’interscambio complessivo con l’estero ed i numeri indici dei valori medi unitari e dei volumi in base 2005=100, relativi al mese di gennaio 2010. I numeri indici dei valori medi unitari e dei valori riferiti al mese di dicembre 2009 vengono rilasciati in data odierna sul sito www.coeweb.istat.it. I risultati della rilevazione relativa al mese di febbraio 2009 per i paesi extra Ue saranno diffusi il 26 marzo p.v..

Nel mese di gennaio 2010 le esportazioni aumentano dell’1 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con andamenti sensibilmente diversi per area di destinazione delle merci, con variazioni pari a meno 1,4 verso i paesi Ue e a più 4,7
per cento verso quelli extra-Ue. Le importazioni subiscono, invece, una lieve flessione (meno 0,3 per cento), derivante da una crescita del 3,2 per cento dei flussi dai paesi Ue e da una riduzione del 3,7 per cento di quelli non comunitari.

Le dinamiche congiunturali dei flussi, misurate dai dati destagionalizzati, evidenziano a gennaio 2010, rispetto a dicembre 2009, una flessione dell’1,6 per cento per le esportazioni (meno 2,5 per cento per i paesi Ue e meno 0,4 per cento per i paesi extra-Ue) ed un incremento dell’1,1 per cento per le importazioni (meno 1,9 per cento per i paesi Ue e più 5,3 per cento per quelli extra-Ue).

Negli ultimi tre mesi, rispetto ai tre mesi precedenti, al netto della stagionalità le esportazioni aumentano del 3,3 per cento e le importazioni del 3,2 per cento, con andamenti positivi per entrambi i flussi e le aree di origine/destinazione.
Complessivamente, nel gennaio 2010 il saldo commerciale risulta negativo per 3.360 milioni di euro, in lieve miglioramento rispetto al deficit di 3.608 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.
Fonte: http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/comestue/20100318_00/

UE: settimana europea dell’energia sostenibile

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Nel corso della settimana europea dell’energia sostenibile 2010, Legambiente pubblica il monitoraggio delle fonti rinovabili nei comuni italiani. Si tratta del rapporto “Comuni rinnovabili 2010” .
Sono ben 6.993 i comuni italiani dove e’ installato almeno un impianto di produzione energetica da fonti rinnovabili (5.580 nel 2009 e 3.190 nel 2008). Le fonti pulite oggi sono presenti nell’86% dei comuni: 6.801 sono i comuni del solare (83,9% del totale), 297 quelli dell’eolico, 799 quelli del mini idroeletttrico e 181 quelli della geotermia, 788 quelli delle biomasse.
Mentre il nuovo commissario europeo per l’Energia, Günther Oettinger, ha presentato la strategia per ridurre la dipendenza dell’Europa dai combustibili fossili. Quindi all’interno della campagna «Energia sostenibile per l’Europa», la Settimana dell’energia sostenibile è il più grande momento europeo di riflessione su un futuro energetico sostenibile: è in quel momento che si riuniscono i protagonisti del settore, si parla delle nuove iniziative e si dà impulso agli investimenti nelle tecnologie pulite.
L’energia sostenibile è al centro della strategia economica di lungo termine dell’UE e della sua azione contro i cambiamenti climatici. L’Unione si è data un triplice obiettivo per il 2020: ridurre del 20% le emissioni di gas serra, aumentare del 20% l’efficienza energetica e portare al 20% la quota di energie rinnovabili.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-03-23&newsletter_numero=1543#art4

Confcommercio: studio su calo consumi

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Secondo i dati del centro studi di Confcommercio la crisi ha comportato un calo dei consumi di oltre il 5% negli ultimi tre anni. Infatti in questo triennio i volumi di beni acquistati dalle famiglie hanno subito un calo del 5,6%. E negli ultimi due anni sono stati maggiormente penalizzati i beni durevoli e semidurevoli. A pagare le conseguenze della crisi sono stati soprattutto gli esercizi di piccole dimensioni, che hanno registrato tra il 2005 e il 2009 un calo delle vendite del 2,9%.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-03-23&newsletter_numero=1543#art4

Incentivi cucine, moto ed elettrodomestici: partono il 6 aprile

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Partiranno il 6 aprile prossimo gli incentivi, varati in data odierna dal Consiglio dei Ministri, che riguardano, tra l’altro, l’acquisto di cucine, moto ed elettrodomestici. A confermarlo è stato Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, il quale al termine del CdM ha affermato che è imminente l’apposizione della firma sul relativo Decreto attuativo che permetterà di far partire gli incentivi in corrispondenza della data sopra citata. Ma oltre a cucine, moto ed elettrodomestici, gli incentivi riguardano anche altre tipologie di acquisti.
Il Ministro, infatti, ha fatto presente, innanzitutto, come con il “Decreto Incentivi” siano state recuperate le risorse per il sostegno all’attività delle televisioni locali; inoltre, ci sono incentivi per i giovani, ed in particolare per quel che riguarda Internet, ma anche sconti statali per le abitazioni ecologiche, le macchine ad uso agricolo, i rimorchi, i motori nautici e le gru per l’edilizia.

Nel complesso, quindi, il Decreto Incentivi non mira solo ad agevolare ed incentivare gli acquisti “verdi” dei consumatori privati, ma anche l’attività delle imprese. Dubbi e perplessità, soprattutto tra le Associazioni dei Consumatori, emergono comunque per quel che riguarda la “dote” di questi incentivi, pari a “soli” 300 milioni di euro.

Si teme, come è molto probabile, che questi si esauriscano nell’arco di un brevissimo tempo con il rischio che i cittadini, nei giorni non proprio susseguenti al 6 aprile, non “trovino” più presso il rivenditore di cucine, di moto o di elettrodomestici “verdi”, lo sconto statale. In ogni caso, il Ministro Scajola ha tenuto a sottolineare come il Governo abbia stanziato le risorse senza mettere mano o intaccare i conti pubblici, e come il provvedimento si spinga nella direzione della crescita economica italiana e verso un prodotto interno lordo che l’attuale Governo in carica ha fissato in ascesa per il 2010 all’1-1,2%.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/incentivi-cucine-moto-ed-elettrodomestici-partono-il-6-aprile/26321

MEF: collocamento di BTP indicizzati all’inflazione area euro

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Il MEF dispone, per il giorno 29 marzo 2010, con regolamento 31 marzo 2010, l’emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti:
– Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione dell’Area Euro:
decorrenza :15 marzo 2007; ventesima tranche
scadenza :15 settembre 2023
tasso d’interesse reale :2,60% annuo, pagabile semestralmente
ISIN : IT0004243512
decorrenza :15 settembre 2009; quarta tranche
scadenza :15 settembre 2041
tasso d’interesse reale :2,55% annuo, pagabile semestralmente
ISIN : IT0004545890
Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all’interno di un intervallo di emissione, riferito complessivamente ai due prestiti menzionati, compreso fra un importo minimo di 750 milioni di euro e un massimo di 1.250 milioni di euro.
L’ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato.
Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei BTP nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni nel termine previsto dal sottoindicato calendario. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del giorno sottoindicato, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500.000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d’Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell’asta (T+2). Per entrambi i titoli suindicati, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d’interesse per il periodo dal 15 marzo 2010 al giorno di regolamento (16 giorni).
Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell’impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione – commisurata all’ammontare nominale dei buoni assegnati – pari allo:
– 0,40% per i BTP€i 15/9/2023
– 0,40% per i BTP€i 15/9/2041.
Fonte: http://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/?idc=23838

Inps: lotta all’evasione + 26,3% nei primi due mesi del 2010

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A gennaio e febbraio di quest’anno incassi per 865 milioni di euro contro i 685 del primo bimestre 2009
Continua con successo l’attività di contrasto all’evasione contributiva da parte dell’Inps. I numeri parlano chiaro: nei primi due mesi del 2010 gli incassi da parte dell’ente si attestano sugli 865 milioni di euro, un + 26,3% quindi, rispetto ai 685 milioni incassati a gennaio-febbraio 2009. Risultati più che positivi ottenuti con una costante attività di vigilanza e di accertamento.
Il recupero diretto dei crediti è cresciuto del 20,4%, quello tramite concessionari del 37,8%. Come sottolineato dal presidente dell’Ente, Antonio Mastrapasqua, su queste basi sarà possibile raggiungere quota 6 miliardi di euro nel 2010, superando ampiamente i 4,6 miliardi di crediti riscossi lo scorso anno.
I dati complessivi rilevati dalla cassa dell’Inps lo scorso 28 febbraio segnano una riscossione di 25,6 miliardi di euro, in linea con i risultati del 2009, ma che supera del 2,1% il preventivo 2010.
r.fo.
Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/attualita/articolo/inps-lotta-all-evasione-263-nei-primi-due-mesi-del-2010