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Le risposte dell’Agenzia 
ai quesiti tecnici degli esperti

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I chiarimenti interpretativi forniti in occasione di recenti appuntamenti con la stampa specializzata
Incontrando gli esperti della stampa specializzata, l’Agenzia delle Entrate ha recentemente fornito chiarimenti in ordine all’esatta interpretazione di alcune disposizioni normative in materia di Iva, rimborsi, visto di conformità, accertamento, studi di settore, scudo fiscale, agevolazioni fiscali, sanzioni e processo tributario, tutti ora confluiti nella circolare n. 12/E del 12 marzo.

In particolare, nel documento, ampio spazio è riservato ai quesiti inerenti le nuove regole in materia di compensazione dei crediti Iva: gli adempimenti concernenti il visto di conformità, la check list dei controlli da eseguire per il rilascio del visto, la copertura assicurativa per l’attività prestata dai professionisti, l’applicazione pratica delle disposizioni stabilite dall’articolo 10 del Dl 78/2009.

Sempre in materia di Iva, precisazioni arrivano in riferimento alla riforma della territorialità introdotta con decorrenza 1° gennaio 2010.

Dissipati, poi, i dubbi su altre misure introdotte dallo stesso decreto anticrisi 78/2009: l’agevolazione per gli aumenti di capitale sociale e quella per gli investimenti in apparecchiature e macchinari nuovi (“Tremonti-ter), lo scudo fiscale (tassazione dei redditi emersi e nuovi obblighi dichiarativi).

In materia di accertamento, i quesiti che hanno trovato risposta riguardano gli studi di settore e il “redditometro” che, è stato ribadito, costituisce una presunzione legale relativa, che il contribuente può contrastare con vari elementi di prova contraria.

Infine, la circolare si occupa di alcuni aspetti del processo tributario. Nello specifico, le risposte riguardano: il pagamento delle sanzioni in misura ridotta e l’eventuale diritto al rimborso a seguito di sentenza favorevole al contribuente; l’applicabilità dell’articolo 101 del codice di procedura civile al processo tributario; il mancato rispetto delle norme per la sottoscrizione degli avvisi di accertamento e le conseguenze processuali; la sospensione dei termini nella ricorrenza del Santo patrono; la sospensione dell’esecuzione dell’avviso di accertamento e l’autorizzazione all’appello.
Marco Denaro

Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/le-risposte-dellagenzia-ai-quesiti-tecnici-degli-esperti

L’acquisto della casa sconta l’Iva?
 Cantine e box con un solo Registro

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Anche le imposte ipocatastali si pagano una volta e in misura fissa, a prescindere dalle pertinenze
Gli atti di compravendita tra le stesse parti, soggetti a Iva, aventi a oggetto un fabbricato abitativo e più pertinenze scontano le imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa (168 euro), e una sola volta, a prescindere dal numero degli immobili pertinenziali e dall’aliquota Iva a essi applicabile.
Questi i chiarimenti contenuti nella circolare n. 10/E del 12 marzo, con la quale l’Agenzia delle Entrate fornisce indicazioni ai suoi uffici perché adeguino ai principi enunciati la gestione delle controversie pendenti in materia.

Si tratta, dunque, di atti assoggettati a Iva, relativi, cioè, a vendite effettuate dall’impresa costruttrice o da quella che vi ha eseguito interventi di ristrutturazione o restauro, entro quattro anni dalla data di ultimazione dei lavori.

Il documento di prassi si occupa, in particolare, del caso della cessione di un’abitazione e due box, cantine o posti auto effettuata tra le stesse parti, già preso in esame con la risoluzione 139/2007. Lo scopo è favorire un comportamento uniforme da parte degli uffici, che, fino a oggi, in virtù di interpretazioni non concordi, hanno proceduto con modalità di tassazione diverse, dando luogo a un contenzioso che l’Agenzia invita a riesaminare alla luce delle considerazioni odierne.

Alcuni uffici, infatti, hanno applicato più imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa per ciascuna pertinenza, nei casi in cui queste scontino aliquote Iva differenziate. Ciò si verifica, ad esempio, in presenza delle agevolazioni “prima casa”, in base alle quali l’Iva ridotta al 4% è applicabile esclusivamente al fabbricato abitativo e a una sola pertinenza per ciascuna categoria catastale C/2 (cantina), C/6 (box) e C/7 (posto auto), mentre per le pertinenze ulteriori è prevista l’Iva al 10 o 20 per cento.

Se un atto contiene più disposizioni
L’imposta di registro va applicata tenendo conto della natura e degli effetti giuridici che l’atto produce (articolo 20 del Tur – Dpr 131/1986). Se l’atto contiene più disposizioni, che per la loro intrinseca natura non derivano necessariamente le une dalle altre, “ciascuna di esse è soggetta ad imposta come se fosse un atto distinto” (articolo 21, comma 1, del Tur); viceversa, quando cioè “le disposizioni contenute nell’atto derivano necessariamente, per la loro intrinseca natura, le une dalle altre, l’imposta si applica come se l’atto contenesse la sola disposizione che dà luogo alla imposizione più onerosa” (articolo 21, comma 2, del Tur).
È quindi l’articolo 21 del Tur che determina differenti criteri di applicazione dell’imposta, a seconda che le diverse disposizioni siano tra loro indipendenti oppure derivanti le une dalle altre.
Sulla questione è intervenuta più volte anche la Corte di cassazione, richiamando la distinzione, di natura civilistica, tra negozio complesso e negozi collegati e ribadendo che, in sede di tassazione, occorre tener in debito conto il nesso causale che intercorre tra le diverse disposizioni contenute nell’atto.

Compravendita, soggetta a Iva, di immobile abitativo con più pertinenze
I tecnici dell’Agenzia sono partiti dalla definizione civilistica (articolo 817 c.c.) di pertinenza – destinazione durevole e funzionale di un bene a servizio o ornamento del bene principale da parte del proprietario o da chi è titolare di altro diritto reale su di esso – e dalla necessità che il vincolo pertinenziale sia evidenziato nell’atto di compravendita.

Per quanto riguarda l’imposta di registro, agli atti riguardanti le cessioni di beni e servizi soggetti a Iva, l’articolo 40, comma 1, del Tur ne stabilisce l’applicazione in misura fissa, pari a 168 euro.
Se con un unico atto viene effettuata la compravendita di un immobile abitativo e di più pertinenze, ci troviamo in presenza di un unico negozio complesso, in cui le diverse disposizioni derivano necessariamente, per la loro intrinseca natura, le une dalle altre, e che – in base alle previsioni dell’articolo 21, comma 2, del Tur – sconta l’imposta di registro in misura fissa e per una sola volta, indipendentemente dall’aliquota Iva applicata alle singole pertinenze.

Stesso ragionamento vale per le imposte ipotecaria e catastale.
La prima, in base alla nota all’articolo 1 della Tariffa allegata al Dlgs 347/1990 (Tuic) “… si applica nella misura fissa di euro 168,00 per i trasferimenti soggetti all’imposta sul valore aggiunto”; anche l’imposta catastale “è dovuta nella misura fissa di euro 168,00 per le volture eseguite in dipendenza … di atti soggetti all’imposta sul valore aggiunto” (articolo 10, comma 2, del Tuic).
Pertanto, tenuto anche conto del loro presupposto impositivo, l’Agenzia ritiene che, analogamente a quanto sostenuto per l’imposta di registro, anche le imposte ipotecaria e catastale, nell’ipotesi di un unico atto tra gli stessi contraenti avente a oggetto la compravendita di un’abitazione e più pertinenze, vadano applicate una sola volta.
Lilia Chini

Fonte: http://www.nuovofiscooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/lacquisto-della-casa-sconta-liva-cantine-e-box-con-un-solo-registro

Bankitalia: sale debito pubblico

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Istat: spesa Amministrazioni pubbliche per funzione

Sale ancora il debito pubblico. E’ quanto risulta dal Bollettino Bankitalia sulla Finanza pubblica che rilava infatti che il debito pubblico a gennaio e’ salito a 1.787.846 milioni di euro da 1.761.191 di dicembre 2009.
Nello stesso mese le entrate tributarie sono state di 28,809 miliardi di euro, in calo del 2,9% rispetto ai 29,675 miliardi di gennaio 2009.

Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-03-12&newsletter_numero=1536#art1

Economia:le entrate segnano il passo

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Il debito pubblico italiano riprende a crescere mentre le entrate tributarie segnano ancora il passo. A gennaio il debito, in valore assoluto, si e’ attestato a quota 1.787,8 miliardi di euro dai 1.761,1 di dicembre 2009. Il dato arriva dalla Banca d’Italia secondo la quale le entrate tributarie restano anche nell’inizio del 2010, quando gia’ ci sono i primi segnali di ripresa economica, con il segno rosso: -2,9%. Diversi invece i calcoli del Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia secondo il quale le entrate a gennaio sono stabili, rispetto a gennaio 2009. La differenza puo’ essere nel fatto che mentre a Palazzo Koch (cfr. notizia successiva) si contabilizzano le entrate di cassa al Tesoro il bilancio si fa su quelle di competenza. Per le entrate comunque il dato piu’ negativo arriva dal bilancio dell’intero 2009 diffuso oggi sempre dalle Finanze. Lo scorso anno le entrate hanno segnato un calo del gettito del 3,3%, con una perdita di 14,052 miliardi di euro rispetto al 2008. Complessivamente le entrate registrate nell’intero 2009 sono state pari a 408.960 milioni di euro. Sia le imposte dirette, sia quelle indirette evidenziano un calo del 3,3%. La disaggregazione delle imposte indirette mostra che le tasse e imposte sugli affari flettono del 6,0%, l’aggregato delle imposte sulla produzione, sui consumi e dogane e monopoli cresce del 4,6% ed i giochi crescono del 5,0%. E -7% si registra per l’Iva, la cartina di tornasole dell’andamento dell’economia italiana. ”L’andamento dell’Iva – spiegano dalle Finanze – e’ collegato al deterioramento del ciclo economico a livello sia nazionale sia internazionale”.
A gennaio 2010 le entrate tributarie – secondo i calcoli di bankitalia – – si sono attestate a quota 28,809 miliardi di euro, in calo del 2,9% rispetto ai 29,675 miliardi di gennaio 2009, mese che aveva gia’ visto una perdita di gettito del 4,5% rispetto a gennaio 2008, periodo precedente alla crisi economica. Per lo stesso mese di gennaio le Finanze invece contabilizzano entrate pari a 30,168 miliardi di euro e ”non evidenziano nessuna variazione significativa rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-15 milioni di euro)”. Il Tesoro segnala anche ”l’assenza, nel mese di gennaio, di particolari scadenze fiscali o di versamenti di importo rilevante che rende il risultato del mese poco significativo, sia in assoluto sia in termini tendenziali”.
Le entrate registrate a gennaio 2010 sono state pari a 30.168 milioni di euro e ”non evidenziano nessuna variazione significativa rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-15 milioni di euro)”. E’ quanto sottolinea il Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia che segnala ”l’assenza, nel mese di gennaio, di particolari scadenze fiscali o di versamenti di importo rilevante che rende il risultato del mese poco significativo, sia in assoluto sia in termini tendenziali”. A gennaio 2010 ”il gettito dell’Iva – evidenzia il Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia – continua a mostrare un andamento positivo come negli ultimi mesi dell’anno passato; anche l’andamento del gettito delle ritenute da lavoro dipendente non evidenzia alcuna significativa discontinuita’ rispetto all’andamento registrato alla fine del 2009”.
Il gettito Ire e’ stato di 19.995 milioni di euro (+394 milioni di euro, pari a +2,0%). Le entrate Iva del mese sono state pari a 4.840 milioni di euro (+166 milioni di euro, pari a +3,6%).  In calo invece l’Ires, l’imposta sulle societa’ (-10,2%) e il gettito dell’imposta di fabbricazione sugli oli minerali (-18,5%).

Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-03-12&newsletter_numero=1536#art1

Tar Lazio, stop alla sospensione dei programmi informativi per Mediaset, Sky e La7. Altroconsumo: ripristino informazione anche sul servizio pubblico

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I programmi informativi possono ora andare in onda su altre emittenti, come Mediaset, Sky e La7, ma non sul servizio pubblico, per il quale gli utenti pagano il canone.
Siamo al paradosso.
Il ricorso Altroconsumo contro la delibera RAI di sospensione dei programmi d’informazione in periodo prelettorale è ancora in piedi e sarà affrontato quanto prima al Tar Lazio in via cautelare.
Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo: “Gli utenti devono veder ripristinate le regole-base per poter essere informati in modo completo, obiettivo, imparziale e corretto dal servizio pubblico radiotelevisivo. La pluralità e diversità di fornitori di contenuti informativi, in concorrenza tra loro, sono alla base di uno stato civile”.
Continua la raccolta di firme per la petizione su www.altroconsumo.it a sostegno della richiesta di Altroconsumo di ripristino dei programmi d’informazione e in difesa dell’articolo 21 della Costituzione.
Fonte: http://www.altroconsumo.it/radio-tv/tar-lazio-stop-alla-sospensione-dei-programmi-informativi-per-mediaset-sky-e-la7-altroconsumo-ripristino-informazione-anche-sul-servizio-pubblico-s270413.htm

Alberghi italiani, aumentano le presenze a febbraio

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Nello scorso mese di febbraio il settore alberghiero ha rivisto in Italia la luce in fondo al tunnel riportando una crescita delle presenze dell’1,5% rispetto al mese di febbraio del 2009; a darne notizia è la Federalberghi che in merito ha effettuato la consueta inchiesta mensile interpellando un campione di operatori del settore sparsi in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. Pur tuttavia, secondo Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi-Confturismo, non è il caso di cantar vittoria visto che a fronte del lieve incremento dei flussi la situazione, per quel che riguarda gli introiti degli operatori del comparto, rimane critica.

Secondo il Presidente Bocca, infatti, il dato dello scorso mese deve essere letto considerando il fatto che il Carnevale e la neve hanno contribuito a far aumentare le presenze di clienti, ma nello stesso tempo i flussi di cassa delle imprese languono in quanto le tariffe degli alberghi o sono in calo generalizzato, o al massimo sono ferme.

Non a caso, il mese scorso a fronte dell’incremento del flusso di clientela c’è stato un calo dei livelli occupazionali dello 0,8% derivante dalla contrazione del 2,5% per i lavoratori a tempo indeterminato, ed un contestuale rialzo del 3,2% per i lavoratori con contratto a tempo determinato. Di conseguenza il Presidente della Federalberghi-Confturismo ritiene necessario che il Governo e gli istituti di credito diano il necessario sostegno al sistema imprenditoriale alberghiero al fine di evitare nuove perdite di posti di lavoro.

Al riguardo, infatti, il Presidente Bocca ha posto l’accento sul fatto che a crescere sono i dipendenti con contratto a termine, mentre scendono quelli con contratto di lavoro stabile; il che significa che le imprese sono loro malgrado costrette a seguire questa strada al fine di poter abbattere i costi fissi visto che sono già parecchi i mesi che i ricavi languono.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/alberghi-italiani-aumentano-le-presenze-a-febbraio/25943/

Wind: Gubitosi, collaborazione Tlc per ridurre costi

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Il comparto delle telecomunicazioni rappresenta un settore stabile ma anche pieno di opportunità. A dichiararlo è stato l’Amministratore delegato di Wind, Luigi Gubitosi, il quale, in un’intervista rilasciata al quotidiano “Sole 24 Ore“, prevede che in futuro tra i player delle tlc ci sarà una maggiore collaborazione con la finalità di ridurre i costi; questo perché le società, seppur in un contesto vivace, non possono più pensare di far leva solo sulla crescita, ma devono anche mettere a punto delle sinergie e delle collaborazioni a livello infrastrutturale allo stesso modo di come una utility adotta il proprio modello di business.

Questo secondo l’Ad del colosso delle telecomunicazioni vale sia per la telefonia fissa, sia per quella mobile in un anno come 2010 che nel complesso per il comparto è atteso piatto, ovverosia caratterizzato da una crescita zero e da una tendenza di medio e lungo periodo per la quale, a fronte di un livello basso per i costi variabili, c’è da fare i conti con i costi fissi che, invece, sono alti, e con prezzi per i servizi che tendono a scendere; al riguardo, tra l’altro, Luigi Gubitosi ritiene come passo obbligato per il settore quello di spostarsi dai servizi classici a quelli che offrono un più elevato valore aggiunto.

A conti fatti, quindi, l’Amministratore Delegato di Wind prevede che così come ad esempio i grandi marchi del settore automobilistico mettono assieme le loro tecnologie, anche le Tlc molto presto stipuleranno una sorta di “fusione” per quel che riguarda le infrastrutture in modo tale da spingere in alto la redditività grazie alle conseguenti sinergie.

Ed in merito a Wind, l’Amministratore Delegato ha reso noto che in questa prima parte del 2010 la società sta acquisendo nuove quote di mercato, in particolar modo nel comparto business dove l’azienda in passato non aveva ancora raggiunto un grado di penetrazione elevato.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/wind-gubitosi-tlc-dovranno-collaborare-per-ridurre-i-costi/25951/

Cassa integrazione: prolungamento, posizione Confartigianato

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Nei giorni scorsi presso la Camera dei Deputati la Commissione Lavoro ha approvato un importante progetto di Legge che prevede l’estensione, ovverosia il prolungamento, della cassa integrazione guadagni ordinaria da 52 a 78 settimane. L’approvazione di tale misura è stata ben accolta dai Sindacati, con in testa la Cgil, ma nelle ultime ore, per voce del Ministro Sacconi, s’è appreso che il Governo in merito a tale allungamento fornirà un parere negativo.

Di conseguenza tutto rischia di naufragare anche perché secondo l’Esecutivo ci sono già tutti gli strumenti necessari per il sostegno all’occupazione ed al reddito dei lavoratori. Ma sulla questione è intervenuta anche la Confartigianato, la quale sul progetto di Legge relativo all’estensione della cassa integrazione ha espresso forti perplessità; in particolare, il Presidente dell’Associazione degli artigiani, Giorgio Guerrini, ha dichiarato che un provvedimento di questo tipo andrebbe solo ad avvantaggiare alcune aziende.

Dubbi e perplessità sono stati espressi dal Presidente Guerrini anche in merito alla copertura finanziaria necessaria per sostenere tale misura; la Confartigianato teme in particolare che vengano sottratte risorse alla cassa integrazione in deroga che si sta rivelando un valido strumento anticrisi visto che estende la platea dei beneficiari, ed avvantaggia soprattutto quelle piccole imprese, comprese quelle dell’artigianato, che vanno avanti con non poche difficoltà, e che sono lontane dai riflettori mediatici.

Ed in merito alle politiche per il lavoro, nei giorni scorsi sempre la Confartigianato è intervenuta in merito ai benefici previdenziali che nel Ddl Lavoro riguardano i lavoratori dipendenti che esercitano mansioni usuranti, ma che escludono invece i lavoratori autonomi determinando secondo l’Associazione degli artigiani una ingiusta ed inaccettabile disparità. Positiva è invece la posizione della Confartigianato in merito ad un altro provvedimento, ovverosia quello che prevede per i giovani la possibilità di utilizzare l’ultimo anno della scuola dell’obbligo per l’apprendistato.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/cassa-integrazione-prolungamento-posizione-confartigianato/25931/

Poste Italiane: ingresso nelle assicurazioni ramo danni

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Poste Italiane, dopo aver diversificato il proprio business passando dai servizi di recapito a quelli bancari e finanziari, fino ad arrivare, con PosteMobile, ai servizi di telecomunicazioni per i cellulari, si prepara a fare il suo ingresso nel settore assicurativo ramo danni. Ad annunciarlo, in un’intervista rilasciata al “Sole 24 Ore”, è stato Massimo Sarmi, Amministratore Delegato di Poste Italiane, con la società che diventerà operativa in materia di polizze RC non appena avrà ottenuto il via libera da parte dell’Isvap, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo.

L’obiettivo è quello di vendere polizze ramo danni “in proprio” senza avvalersi quindi per questo comparto di partnership. Secondo Ivano Giacomelli, segretario nazionale dell’Associazione Codici, l’annuncio di Poste Italiane di entrare nel mercato assicurativo ramo danni non giunge inaspettato, ma in ogni caso trattasi di un’operazione che rischia di essere dannosa per i consumatori visto che la società si sta sempre di più spostando sull’area finanziaria con la conseguenza che trascura il servizio universale.

Di riflesso, l’Associazione ritiene opportuno che Poste Italiane da un lato rispetti l’obbligo di effettuare i dovuti investimenti nel settore postale, e dall’altro fissi un tetto limite ai proventi incassati attraverso le attività e gli asset dell’area finanziaria; questo al fine di capire e di individuare la quota di investimenti del servizio pubblico che andrà a sostenere le operazioni di natura finanziaria.

E riguardo al servizio universale il mese scorso la Cisl Poste, con preoccupazione, ha fatto sapere come, proprio a causa dello spostamento dell’asse del business di Poste Italiane verso l’area finanziaria, siano a rischio ben diecimila posti di lavoro nel settore postale ed in quello di recapito delle lettere. In merito, Mario Petitto, Segretario Generale della Cisl Poste, ha non a caso dichiarato come il Sindacato già da parecchio tempo stia portando avanti con Poste Italiane una trattativa al fine di arginare quella che per il servizio postale è diventata in tutto e per tutto una vera e propria emorragia.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/poste-italiane-ingresso-nelle-assicurazioni-ramo-danni/25927/

Corte dei Conti: nominato Segretario Generale della Corte dei conti Gian Giorgio Paleologo

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Con decreto n. 5 del 10 marzo 2010 il Presidente della Corte dei conti di concerto con il Consiglio di Presidenza ha nominato Segretario Generale della Corte dei conti il Presidente di Sezione Gian Giorgio Paleologo. La nomina ha decorrenza dal 10 marzo 2010 per la durata di un biennio.
Biografia del Presidente Gian Giorgio Paleologo

Nato a Roma.il 5 luglio 1937.
Dopo la laurea in giurisprudenza ha vinto numerosi concorsi presso amministrazioni pubbliche e ed poi risultato primo del concorso a referendario presso la Corte dei conti nei cui ruoli è entrato in data 1 luglio 1972.
Dal 1972 ad oggi ha svolto tutte le funzioni istituzionali (di controllo, giurisdizionali e requirenti) in particolare : presso la Delegazione regionale per la Toscana (1972/1973); la Procura Generale ( 1973/1974);le Sezioni riunite in sede referente (1974 /1978 ) periodo in cui ha curato la redazione di parti generali delle Relazioni al Parlamento – organizzazione della P.A. ed attività contrattuale – sia di parti speciali – Presidenza del Consiglio, Ministero dell’interno ed i giudizi di parificazione sui rendiconti generali della Regione Trentino-Alto Adige e delle Province Autonome).
E’stato il primo consigliere delegato al controllo sugli atti di governo , ruolo che ha svolto per 13 anni consecutivi da 1984 al 1997 .E’ stato relatore ed estensore di delibere di grande rilievo partecipando tra l’altro alle Sezioni Riunite quali fra le altre :la deliberazione con cui le Sezioni riunite, modificando il precedente orientamento, hanno riconosciuto natura di procedimento di riesame alla richiesta di visto con riserva;quella con la quale la Sezione del controllo in occasione della prima applicazione della legge n. 20 del 1994 – ha definito i programmi ed i criteri di riferimento del controllo successivo, ha proceduto alla determinazione del numero e delle competenze dei collegi, in relazione a tipologie di controllo, settori e materie, ed ha determinato i criteri generali per la composizione dei collegi ; quella con cui le Sezioni riunite, hanno adottato il regolamento per l’organizzazione dei collegi regionali di controllo e di una sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali (deliberazione 13 giugno 1997, in G.U. n. 145 del 1997).
Dal 16 agosto 1984 è stato preposto al Servizio Documentazione e Studi. Dal 25 febbraio 1997 al 31 dicembre 2000 è stato Delegato al controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio dei Ministri (tra le numerose deliberazioni della Sezione del controllo redatte nell’esercizio di tale funzione, v., in particolare, quella concernente la proposizione di conflitto di attribuzione nei confronti del Governo, conflitto risolto dalla Corte costituzionale in favore della Corte dei conti) .
Dal 1° gennaio 2001 al 25 ottobre 2002: Delegato al controllo sugli atti dei Ministeri istituzionali .
Dal 25 ottobre 2002 al 20 aprile 2006: Presidente della Sezione di controllo per la Regione Calabria.
Dal 26 aprile 2006al 2008 : Presidente della Sezione Giurisdizionale per l’Abruzzo – Dal 2008: Presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di controllo.
Fra i vari incarichi extraistituzionali ha svolto dal 2004 le funzioni di componente della Camera dei Lavori Pubblici e dal 2005 di Presidente della Camera Arbitrale.
E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche su temi di diritto pubblico ed ha svolto molteplici incarichi di docenza , fra i quali, per molti anni presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.
Fonte: file:///Users/MacBook/Downloads/default.htm