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Federalismo fiscale: Commissione parlamentare al via

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Il 10 marzo elezione dei Vicepresidenti e dei Segretari
Al via i lavori della Commissione parlamentare bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale. La Commissione, presieduta dall’ex ministro Enrico La Loggia, e’ convocata per mercoledì 10 marzo. All’ordine del giorno l’elezione dei vicepresidenti e dei segretari.
Il primo provvedimento che sarà esaminato dalla Commissione è il decreto sul cosiddetto federalismo demaniale che prevede il passaggio delle competenze dallo Stato a Regioni, Province Città metropolitane e Comuni del demanio marittimo, dei laghi, delle miniere, in pratica di tutto il cosiddetto demanio naturale.
Fonte: http://www.regioni.it/newsletter/newsletter.asp?newsletter_data=2010-03-08&newsletter_numero=1532#art4

Gasolio agricolo: aumenta del 35% in un anno

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Nell’arco di un anno il prezzo pagato dagli agricoltori per il gasolio, fondamentale e necessario, ad esempio, per il riscaldamento delle serre, è aumentato del 35%. A mettere in evidenza questo rincaro record è stata la CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, la quale è tornata a ribadire la necessità di tornare a reintrodurre beneficio fiscale dell’accisa zero sul gasolio agricolo, altrimenti molti produttori agricoli in serra, oppressi dall’inasprimento dei costi su tutta la linea, rischiano di chiudere i battenti.

Secondo la Confederazione, dopo il mancato inserimento del beneficio fiscale nel cosiddetto “Decreto Milleproroghe“, occorre trovare una soluzione per introdurlo subito con un provvedimento che risulti essere compatibile con le norme a livello comunitario, e che venga garantito non solo alle imprese agricole che operano in serra, ma a tutte visto che oramai il peso degli oneri contributivi e produttivi è pesante ed insostenibile.

Il settore orticolo e floricolo, oltre a dover far fronte ad un prezzo più alto da pagare per il gasolio agricolo, ne ha anche utilizzato di più per il riscaldamento delle serre in queste ultime settimane a causa del maltempo e delle gelate, con la conseguenza che tutto il comparto della produzione in serra rischia un vero e proprio tracollo.

La misura dell’accisa zero sul gasolio agricolo venne introdotta per compensare al tempo gli effetti negativi legati all’impennata dei prezzi, ma anche allo stato attuale le quotazioni rimangono elevate, ragion per cui secondo la Confederazione Italiana Agricoltori è assurdo rassegnarsi alla cancellazione del beneficio fiscale.

Si metterebbe infatti a repentaglio la continuità del settore orticolo e florovivaistico italiano dopo che, tra l’altro, negli ultimi due anni c’è stato il crollo dei prezzi all’origine che ha ulteriormente eroso la redditività delle imprese agricole, molte delle quali lavorano in perdita a fronte di un indebitamento crescente.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/gasolio-agricolo-aumenta-del-35-in-un-anno/25763/

Festa della Donna: aumentano le imprese femminili

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Nel nostro Paese l’universo imprenditoriale femminile è in espansione con una crescita del 2,6% nell’arco di dodici mesi, e con una presenza in sensibile aumento in settori dell’economia che in passato vedevano protagonisti solo gli uomini. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano in accordo con una elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati del registro delle imprese dell’artigianato aggiornato agli anni 2004, 2008 ed al quarto trimestre del 2009.

Sono quasi 1,3 milioni le imprenditrici artigiane donna su tutto il territorio nazionale, e rispetto al passato sono sempre di più inserite in settori “maschili” come quelli dell’investigazione, della vigilanza, informatica e sport. In ogni Regione italiana, inoltre, l’impresa al femminile svetta in particolari settori dell’economia: ad esempio in Lombardia l’imprenditrice artigiana in rosa la si trova più di frequente nel campo dell’editoria e della metallurgia, mentre nella Regione Sicilia sono con più frequenza titolari di imprese agricole; sul territorio della Regione Campania spiccano nel settore delle bevande e degli alimentari, mentre in Piemonte, e c’era da aspettarselo, preferiscono l’industria dell’automobile.

A parte queste importanti specificità a livello regionale, nel complesso le imprese femminili su scala nazionale sono maggiormente concentrate nei settori tradizionali: tra commercio ed agricoltura, infatti, la quota sul totale nazionale supera il 50%, mentre è pari all’8,6% la quota di quelle che operano nei servizi di alloggio e di ristorazione.

Secondo quanto dichiarato dal segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano, Marco Accornero, che tra l’altro è anche un membro della giunta della Camera di commercio di Milano, la donna nel settore dell’artigianato ricopre un ruolo sempre rilevante anche in virtù del fatto che la famiglia all’interno del comparto è sempre più importante.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/festa-della-donna-aumentano-le-imprese-femminili/25767/

Ddl Lavoro: Confartigianato, disparità sui lavori usuranti

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Riguardo ai lavori usuranti, ed ai relativi benefici di natura previdenziale, nel Ddl Lavoro, approvato nei giorni scorsi dal Senato, c’è l’inclusione dei lavoratori dipendenti mentre quelli autonomi sono rimasti tagliati fuori. Secondo la Confartigianato trattasi di una ingiusta ed inaccettabile disparità visto che di lavori usuranti ce ne sono anche nell’occupazione di tipo autonomo, e non si capisce perché tale definizione venga considerata solamente per l’occupazione dipendente.

Per il resto, la Confartigianato ha accolto con favore le altre norme del Ddl Lavoro: da quelle sull’apprendistato a quelle sulla giustizia del lavoro che proiettano l’Italia verso Leggi più moderne ed al passo coi tempi. Giorgio Guerrini, Presidente di Confartigianato, ha in particolare accolto con un plauso l’approvazione dell’apprendistato da far svolgere ai giovani in concomitanza con l’ultimo anno scolastico; in questo modo, infatti, potrà essere contrastato il fenomeno della dispersione scolastica che coinvolge decine di migliaia di ragazzi tra i 14 ed i 17 anni.

Per il numero uno dell’Associazione degli artigiani, infatti, è importante che con la nuova norma sull’apprendistato anche l’impresa venga vista come un luogo formativo al fine di conseguire una qualifica professionale ed evitare l’abbandono scolastico. Il giudizio è positivo anche per quel che riguarda le nuove norme sui processi in materia di lavoro, visto che nel nostro Paese i procedimenti giudiziari possono arrivare a durare fin oltre i quattro anni.

Anche il Presidente Giorgio Guerrini, infine, auspica che l’Esecutivo provveda in tempi brevi a mettere a punto una riforma degli ammortizzatori sociali sebbene nel comparto dell’artigianato, grazie alla Legge 2/2009, sia comunque possibile gestire aspetti e casi importanti del welfare contrattuale attraverso un sistema che risulta essere alternativo alla cassa integrazione.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/ddl-lavoro-confartigianato-disparita-sui-lavori-usuranti/25771/

Telecom Italia: Asati chiede una nuova etica

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A seguito della vicenda Fastweb – Telecom Sparkle, l’Asati, Associazione Azionisti di Telecom Italia, per voce del suo Presidente, l’Ingegner Franco Lombardi, chiede una nuova etica in Telecom Italia. Secondo il Presidente dell’Associazione, infatti, serve una decisa svolta a livello gestionale affinché possa essere ribaltata l’attuale percezione degli azionisti e dei dipendenti che lavorano in Telecom in merito alle prospettive di sviluppo e di crescita futura dell’ex operatore monopolista.

Il tutto affinché, come sottolinea il Presidente Lombardi, una nuova etica aziendale in Telecom Italia garantisca quel clima di serenità dove sia proprio l’etica a vincere contro l’infedeltà manageriale ed il virus della corruzione. Nello stesso tempo, l’Asati ha apertamente apprezzato l’azione che è stata avviata dagli attuali vertici di Telecom Italia nel procedere al rinnovo dei manager coinvolti in operazioni che risalgono agli anni che vanno dal 2001 al 2007, e che spesso sono risultate in conflitto di interessi.

Nello specifico, il Presidente Lombardi per Asati punta il dito su operazioni quali alcune consulenze, rapporti con fornitori esterni nell’ambito dei prodotti a banda larga e nella sicurezza digitale, ma anche operazioni di natura commerciale sui terminali per videotelefonia, schede Sim false ed operazioni di cessione di immobili nelle quali avevano sede delle centrali telefoniche importanti.

Intanto, sulla vicenda Fastweb-Sparkle è intervenuto in prima persona Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia, il quale ha dichiarato che l’azienda è sana e seria, e che, riguardo a qualsiasi cosa sia accaduta in passato, questa non si ripeterà più in futuro. Per l’Ad la situazione in Telecom non è sfuggita di mano, ed occorre solo trovare le energie necessarie per tirarsi fuori da vicende che stanno distogliendo l’attenzione dall’obiettivo primario della società di fornire ai propri clienti il miglior servizio possibile.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/telecom-italia-asati-chiede-una-nuova-etica/25783/

Dichiarazione dei redditi 2010: detrazione Irpef medicinali

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Al fine di tutelare e rafforzare la privacy dei cittadini che fanno uso di farmaci, quest’anno gli scontrini fiscali, relativi a spese per medicinali che possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi, riporteranno per il farmaco acquistato delle diciture, unitamente all’AIC, il codice di immissione al commercio, e non più il nome completo del prodotto. Inoltre, dopo tre anni, ai fini della detraibilità, non sarà più necessario presentare, ad esempio al Caf, una fotocopia della ricetta medica.

Più privacy, più semplificazione, ma anche quindi meno spese a carico del contribuente che deve avvalersi della detrazione fiscale sui farmaci. In questo modo viene garantita a favore del contribuente la riservatezza sulle malattie di cui soffre quando deve presentare la documentazione a soggetti che prestano per proprio conto l’assistenza fiscale, ovverosia, tra gli altri, il sostituto di imposta, il consulente del lavoro, il dottore commercialista o il Centro di Assistenza Fiscale (Caf).

Nello specifico, secondo quanto riporta Altroconsumo, le diciture ammesse per cui resta valido il beneficio della detraibilità fiscale sono “f.co”, abbreviazione di “farmaco”, “med.”, abbreviazione di “medicinale”, ma anche “preparazione galenica”, “ticket”, “omeopatico” ed ancora “sop” e “otc” ad indicare, rispettivamente, i prodotti senza prescrizione medica ed i medicinali di automedicazione.

L’Associazione dei Consumatori ricorda inoltre che rimangono fuori dal beneficio della detraibilità fiscale quelli che erroneamente sono definiti come fitofarmaci, ovverosia i “fitoterapici” e gli “integratori”. Per la detrazione fiscale, quindi, vale in tutto e per tutto lo scontrino, con indicazioni e diciture corrette, e nessun’altra dicitura o documentazione aggiuntiva, compresa la ricetta medica come sopra accennato, da andare ad allegare allo scontrino fiscale.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/dichiarazione-dei-redditi-2010-detrazione-irpef-medicinali/25759/

Corte dei conti. Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Fintecna S.p.A. per gli esercizi 2007 e 2008

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La Corte dà atto che nel biennio 2007-2008 la gestione di Fintecna è stata interessata da molti interventi legislativi di notevole spessore, specie finanziario: cita, in particolare, il trasferimento all’Anas S.p.A. della partecipazione (68,84%) detenuta nella soc. “Stretto di Messina”, per il quale sono stati versati al M.E.F. euro milioni 1.515,00 quale aumento del capitale sociale; l’acquisto degli immobili delle gestioni liquidatorie ex IGED, per il controvalore di circa 180,00 milioni di euro; la distribuzione, al M.E.F., di € milioni 250,00 delle riserve disponibili per l’aumento di capitale della soc. Finmeccanica; l’acquisto, nel marzo 2009, al prezzo di euro milioni 78,8 della partecipazione (circa l’1,5%) detenuta da Alitalia nel capitale sociale di Air France-KLM.
Peculiare rilievo hanno assunto inoltre: l’attività connessa alla prevista privatizzazione di Tirrenia – compresa la scadenza dell’attuale regime convenzionale – e alla prevista quotazione in borsa di Fincantieri; il complesso
iter di “Alitalia Servizi” correlato al particolare contesto evolutivo di Alitalia; l’operazione di scorporo (dal 1° gennaio 2007) del settore immobiliare, conferito a Fintecna Immobiliare; la continuazione del processo di razionalizzazione societaria; la chiusura di alcune liquidazioni c.d. “storiche”, fra le quali Finsider e Mededil; l’assistenza e il supporto tecnico all’Agenzia del Demanio (per aziende e beni confiscati alla criminalità organizzata); la graduale riduzione del contenzioso; le attività di assistenza, consulenza e sussidio correlate alla concessione di finanziamenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici in Abruzzo nell’ aprile 2009.
Per profili più strettamente amministrativi ricorda: la conclusione del processo di riassetto societario ed organizzativo della Corporate; le recenti modifiche allo statuto sociale, in linea con le disposizioni della legge finanziaria 2008; il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, in composizione ridotta, e la riconferma del Presidente/Amministratore Delegato (che è anche Direttore dell’Agenzia del Demanio).
In sostanza, ad avviso della Corte, la Società ha perseguito la propria
missione in conformità agli indirizzi dell’Azionista e ha ottenuto buoni risultati.
Osserva, peraltro, che: “Alla fine del biennio in esame, attraverso i dati di sintesi – anche riclassificati – si traggono risultati esponenziali di un trend gestionale di Fintecna caratterizzato dalla contrazione di quasi tutte le voci; peggiorano, in particolare, i già negativi risultati di margine operativo lordo e valore aggiunto. Andamento altalenante presentano, invece, l’utile d’esercizio, il valore della produzione, il risultato operativo, il flusso monetario del periodo, le disponibilità nette finali e le disponibilità liquide.
Il margine operativo lordo diventa negativo dal 2007, principalmente, per la sensibile contrazione dei ricavi e per il venir meno dell’attività immobiliare passata alla “Fintecna Immobiliare”, sebbene si verifichi la contemporanea riduzione sia dei costi per consumi di materie e servizi esterni sia delle variazioni delle rimanenze. Influisce anche la complessa situazione Alitalia che ha avuto negative ricadute sulla partecipata Alitalia Servizi. Il risultato operativo, risente invece, positivamente della crescente liberazione di fondi connessa con gli esiti di situazioni in contenzioso, cui in parte si contrappone la riduzione del saldo positivo delle partite straordinarie e del più contenuto apporto della gestione finanziaria dovuto alle minori disponibilità medie da ricondurre, in particolare, al trasferimento di rilevanti risorse all’Azionista. Dopo l’incremento di circa € 40 milioni nel 2007, dovuto a componenti di natura straordinaria, l’utile dell’esercizio subisce marcata diminuzione nell’esercizio successivo (circa 165 milioni di euro). Anche il patrimonio netto si riduce (di € milioni 1.546 nel 2007 e di 174 milioni nel 2008) in conseguenza del diminuito capitale investito netto, dell’accantonamento al fondo rettificativo dell’intero valore della partecipazione in Alitalia Servizi nonché del decremento dell’utile d’esercizio; le variazioni annuali sono influenzate esclusivamente dal risultato economico di ciascun esercizio nonché dalla destinazione degli utili all’Azionista unico.
Nel rilevare il progressivo assottigliamento degli utili della Società, la Corte raccomanda di monitorare l’entità delle riserve residue al fine di non esporla alla necessità di ricorrere al mercato del credito con oneri a carico della stessa.
La gestione finanziaria evidenzia nel 2007 la riduzione delle disponibilità nette finali (-41%) e risente dello spin off del ramo immobiliare, delle fusioni (Veneta Infrastrutture e Servizi Tecnici), della scissione parziale del ramo industriale (Stretto di Messina) e delle acquisizioni residue (rami Finsider e Mededil); dette disponibilità, invece, si incrementano l’anno dopo di oltre € 300 milioni cui va aggiunto il positivo flusso da attività di investimento in immobilizzazioni (€ milioni 17,5)”.
Per la Corte la realizzazione del piano industriale 2007-2009 di Fintecna è stata, tra l’altro, subordinata anche a condizioni “esterne” (laquotazione in Borsa e la capitalizzazione della Fincantieri, ; le problematiche connesse alla scadenza del regime convenzionale della Tirrenia di Navigazione; il contesto evolutivo di Alitalia per i riflessi sulla partecipata Alitalia Servizi; ecc.)
Nell’ottica di migliorare i risultati economico/patrimoniali del biennio in esame, la Corte richiama l’attenzione di Fintecna su taluni aspetti: costante attenzione alle problematiche del personale tenuto conto, in particolare, del rapporto costi/benefici e considerate, anche, le prospettive di crescita del costo unitario medio dei dipendenti per la dinamica salariale e le difficoltà di più incisivi ridimensionamenti, nonostante gli esodi; sempre più ampia valorizzazione delle professionalità interne; continuo monitoraggio dell’entità delle riserve al fine sia di mantenere la liquidità necessaria a non esporre la Società al mercato del credito (con oneri a carico della stessa) sia di non pregiudicare la copertura dei “fondi rischi” per i contenziosi ancora in atto; prudente valutazione delle transazioni, nella materia del contenzioso; persistente azione di indirizzo e di verifica nei confronti delle controllate, in un quadro di coerenza e di compatibilità con gli obiettivi programmati, per precostituire le migliori condizioni nel caso di collocazione sul mercato di esse.
Fonte: www.cortedeiconti.it

Decreto Bersani: manovra bis e liberalizzazioni. Professioni, banche, farmaci

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Rilancio economico e sociale, manovra bis e contenimento della spesa pubblica, disposizioni in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale.
Questi gli ambiti di intervento del c.d. ”pacchetto Bersani” sulle liberalizzazioni approvato con il decreto-legge n. 223 del 4 luglio 2006 e definitivamente convertito dalla Legge n. 248 del 4 agosto 2006.
Queste le principali misure del provvedimento:
Alimentari: liberalizzazione della produzione del pane. Da oggi sarà sufficiente una dichiarazione di inizio attività al Comune, aboliti i limiti quantitativi alla produzione ed il numero dei panifici in ciascun comune.
Assicurazioni: abolita la vendita in esclusiva delle polizze assicurative, con possibilità di agenti plurimandatari. I risarcimenti arriveranno inoltre dalla propria compagnia, riducendo i tempi di attesa.
Authority: multe tra il 3% e il 10% del fatturato per violazione delle norme sulla concorrenza.
Banche: obbligo per la banca di comunicare al cliente per iscritto le variazioni al contratto del conto corrente con possibiltà per il correntista di recedere dal contratto senza costi ulteriori. Ogni banca che modificherà inoltre i propri tassi di interesse a seguito delle variazioni stabilite dalla Banca Centrale Europea dovrà adeguare contestualmente sia i tassi debitori che quelli creditori.
Casa: abolizione dell’obbligo della dichiarazione Ici con la possibilità per i proprietari di case di liquidare l’imposta sulla dichiarazione dei redditi (Unico o 730).
Farmaci: via libera alla loro vendita – se non soggetti a prescrizione medica – nei supermercati e in tutti gli esercizi commerciali (esclusi gli alimentari). Unico vincolo: la presenza di un laureato in farmacia.
Notai: abolito l’obbligo dell’atto notarile nel caso di passaggio di proprietà di automobili, moto e barche. Da oggi sarà necessario solo un atto, gratuito, da effettuare in Comune.
Professionisti: abolita la tariffa minima per i professionisti, con possibilità del cliente di negoziare la parcella. Da oggi i liberi professionisti – ad eccezione dei medici nell’esercizio della professione reso nell’ambito del Servizio sanitario nazionale o in rapporto convenzionale con lo stesso – potranno pubblicizzare la propria attività.
Pubblici esercizi: prevista l’abolizione delle commissioni comunali e provinciali per il rilascio della licenza necessaria all’apertura di un esercizio pubblico.
Taxi: nuova disciplina del servizio ed aumento dei mezzi in circolazione attraverso la programmazione a livello locale. Possibilità per i tassisti di ampliare i turni di lavoro, avvalendosi di dipendenti o familiari, e per i consorzi di utilizzare veicoli aggiuntivi.
Fonte: http://www.altalex.com/index.php?idnot=34368

Legge Finanziaria 2010 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale

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E’ composta di soli due articoli, ma ben 247 commi, il testo della Finanziaria per il 2010 approvato con la legge n. 191 del 23 dicembre 2009 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2009.
Con la manovra varata l’azione del Governo prosegue nel percorso avviato per stimolare la crescita mantenendo al contempo la stabilità dei conti pubblici.
Sono previsti in particolare i seguenti stanziamenti:
adeguamento antisismico delle scuole: 300 milioni di euro;
sostegno al settore dell’autotrasporto: 400 milioni di euro;
costruzione di nuove strutture carcerarie e/o ampliamento di vecchie strutture: 500 milioni di euro;
incremento del fondo 2010 per il finanziamento dell’università: 400 milioni di euro;
incremento del fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio: 50 milioni di euro;
stabilizzazione di lavoratori Asu: 370 milioni di euro;
finanziamento di emittenti radiotelevisive locali: 50 milioni di euro;
scuole private: 130 milioni di euro.
Tra le principali novità in arrivo:
creazione della c.d. Banca del Mezzogiorno S.p.a.;
proroga della detassazione dei contratti di produttività per tutto il 2010;
assessori e consiglieri comunali: taglio del 20%;
norme di attuazione del Patto per la Salute (triennio 2010-2012);
invalidità civile: incremento di 100 mila verifiche Inps al fine di prevenire le frodi;
acconto Irpef 2009: riduzione del 20%.
Fonte: http://www.altalex.com/index.php?idnot=47454

Licenziamento per superamento del comporto: impugnazione e decadenza

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L’impugnazione del licenziamento per il superamento del periodo di comporto non è soggetto al termine di decadenza di sessanta giorni, di cui alla disciplina generale dei licenziamenti individuali dettata dalla legge n. 604 del 1966, ma al termine di prescrizione lungo dieci anni.
Così ha statuito la Corte di Cassazione nella sentenza 28 gennaio 2010, n. 1861.
Il caso ha riguardato una dipendente della società Poste Italiane s.p.a. che avendo impugnato il licenziamento per il superamento del periodo di comporto di assenza per malattia, si è vista respingere la domanda in primo e in secondo grado di giudizio, per il fatto che, tra l’altro, non aveva dimostrato che l’impugnazione fosse stata tempestiva.
La suprema Corte, interessata della questione, ha fatto rilevare che, il recesso del datore di lavoro per superamento del periodo di comporto da parte del lavoratore costituisce un’ipotesi particolare di cessazione del rapporto di lavoro, che fin dalla normativa originaria del codice civile è stata regolamentata dall’art. 2110 c.c., dunque separatamente rispetto la generale disciplina sull’estinzione del rapporto di lavoro di cui agli artt. 2118 e 2125 c.c. e a quella delle leggi n. 604/1966 e n. 300/1970.
In altre parole, la previsione di cui all’art. 2110, 2° c.c., come ammesso in altre pronunce[1], rappresenta una deroga alle disposizioni previste dalla legge n. 604/1966, n. 108/1990 e dall’art. 18 della legge n. 300/1970, per quanto riguarda la normativa di natura sostanziale per le ragioni ed i motivi del licenziamento.
Tuttavia, fino alla sentenza in commento, questo carattere di specialità non si riteneva adottabile agli aspetti formali e procedurali che riguardavano il licenziamento, per il quale continuavano ad applicarsi le regole stabilite dalla legge n. 604 del 1966, anche in tema di impugnazione dello stesso, la quale doveva essere prodotta, a pena di decadenza, entro 60 gg.
La Corte, al riguardo, ha fatto però rilevare che vi sono altri casi di recesso da parte del datore in cui il termine di decadenza poco prima citato non si applica, in quanto sono disciplinati da norme speciali, tra cui, i licenziamenti previsti dalla legge n. 7/1963, art. 1 (sul divieto di licenziamento delle lavorataci per causa di matrimonio), dalla legge n. 1204/1971, art. 2 (sulla tutela delle lavorataci madri) per i quali, salvo diverse disposizioni di legge, la nullità può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e l’azione per farla dichiarare non è soggetta a prescrizione.
Continuando su questo iter logico-giuridico, la Corte, dunque, per coerenza sistematica, ha ritenuto di estendere il medesimo principio anche al recesso per superamento del periodo di comporto, costituendo anch’esso una forma speciale di cessazione del rapporto di lavoro, come tale non rientrante nella disciplina di cui alla legge n. 604/1966.
La sentenza in esame è sicuramente innovativa, che appare convincente nella motivazione proposta; si tratta ora di constatare se vi saranno in futuro altre pronunce omogenee che permetteranno il consolidarsi di questo indirizzo.
(Altalex, 1° marzo 2010. Nota di Gesuele Bellini)

Fonte: http://www.altalex.com/index.php?idu=143290&cmd5=ac265b1bc42e01dbe234216e9f6c78ee&idnot=49328