(Adnkronos) – "Mancano due giorni all'inizio dei Giochi, il mio titolo è 'facciamoci onore'. È una sintesi dei sentimenti con i quali i nostri atleti, le nostre atlete olimpici e paralimpici vestono la maglia azzurra. Vale comunque sempre, qui vale ancora di più per il significato profondo di questi giochi, ancora più profondo per il momento. Io mi auguro che i messaggi universali che partiranno da Parigi vadano esattamente in questa direzione. Quello che chiediamo non è la vittoria ma l'onore, un comportamento adeguato, dare il massimo che ognuno ha, trarre profitto del lavoro proficuo e sistematico". Lo ha detto il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi a margine del Forum Unesco Change The Game Sport, parlando delle aspettative azzurre ai Giochi di Parigi 2024. "Ci sono certamente delle aspettative ma la più importante è comportarsi nel modo adeguato, deve diventare un tratto distintivo degli atleti italiani e sono convinto che così sarà", ha aggiunto Abodi. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Nepal, aereo si schianta al decollo: il video del disastro
(Adnkronos) – Un aereo si è schianato a Kathmandu, in Nepal, nella fase di decollo nella mattina di oggi, 24 luglio 2024. Nello schianto, almeno 22 morti. I video diffusi sui social documentano il disastro che ha coinvolto l'aereo della compagnia nepalese Saurya Airlines. Un pilota, secondo le news diffuse dalle autorità locali, è sopravvissuto ed è stato trasportato in ospedale: è l'unico superstite. A bordo dell'aereo, un CRJ200, c'erano solo tecnici della compagnia e non passeggeri. Un testimone della tragedia, Aadesh Lama, ha ricostruito l'incidente: "Stavo lavorando in garage stamattina, ho sentito un rumore violentissimo. Abbiamo pensato che fosse esploso uno pneumatico e invece era caduto un aereo, che si è schiantato contro un container. Se non ci fosse stato il container, l'aereo avrebbe proseguito la sua corsa fino alle case: il container ci ha salvato", ha detto. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Incendio a Vieste, boschi in fiamme: sgomberate strutture turistiche a Baia dei Campi
(Adnkronos) – Un incendio di vaste dimensioni sta bruciando il bosco della Baia di San Felice, a Vieste, sul Gargano. A scopo cautelativo, è stato intanto effettuato lo sgombero delle strutture turistiche di Baia dei Campi. L'anno scorso, indicativamente nella stessa località, un altro incendio provocò gravi danni al patrimonio naturale e costrinse le autorità a evacuare una grande struttura turistica. Anche oggi l'attenzione è massima sulla situazione sulle decisioni di protezione civile da adottare a tutela della pubblica incolumità.
Due Canadair dall'alto stanno effettuando dei lanci per fermare le fiamme ed evitare la propagazione verso la zona balneare. A terra stanno lavorando carabinieri, vigili del fuoco e operai forestali. La litoranea, nel tratto che collega con Mattinata, non è percorribile per consentire le attività di spegnimento dell'incendio e per ragioni di sicurezza. "Sono meno di un migliaio" i turisti evacuati dalla struttura turistica di Lido Baia dei Campi a Vieste che si trova nella zona dove stamattina si è sviluppato un grosso incendio della zona boschiva adiacente. Lo riferisce all'Adnkronos il sindaco di Vieste e presidente della Provincia di Foggia Giuseppe Nobiletti. "Per quanto riguarda il rischio umano siamo tranquilli – spiega – per lo spegnimento la situazione è ancora complicata. e non si riescono a domare le fiamme. Ci sono due Canadair in azione – aggiunge Nobiletti – e sta arrivando il terzo". E' una zona impervia e il vento che spira dalla terra verso il mare è molto forte. "Si può intervenire solo con aerei perché da terra è troppo pericoloso", prosegue. Il fuoco si è sviluppato in punti diversi, tanto da far pensare che si sia trattato di un rogo doloso. "E assolutamente certo che sia così", afferma il sindaco. "Avevano già provato nei giorni precedenti. Una parte dei turisti evacuati – specifica Nobiletti – sono stati alloggiati in una palestra del comune, una seconda parte in un'altra struttura ricettiva, una terza parte è ripartita perché si trattava di camperisti". Una sola la struttura sgomberata. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Dazn e nuovi rincari ad agosto, esposto Codacons all’Antitrust
(Adnkronos) – La terza ondata di rincari tariffari decisa da Dazn e che scatterà dal prossimo 22 agosto finisce all’attenzione dell’Antitrust. Il Codacons ha deciso infatti di presentare un esposto all’Autorità per la concorrenza per la possibile fattispecie di pratica commerciale scorretta, chiedendo di verificare se le modalità di comunicazione delle modifiche tariffarie siano conformi alle disposizioni vigenti. Aumenti che, denuncia inoltre il Codacons, non appaiono in alcun modo giustificati. Nella comunicazione inviata da Dazn ai propri clienti la società esordisce con un lungo messaggio nel quale scrive: “Dazn è l’unica piattaforma dove vedere tutta la Serie A Enilive fino al 2029 per un totale di 1.900 partite, inclusi tutti i big match delle prossime 5 stagioni”. Non solo, la piattaforma si dichiara "entusiasta di annunciare due importanti novità che andranno ad arricchire il tuo abbonamento”. La comunicazione prosegue con una serie di informazioni sui Giochi Olimpici di Parigi 2024 e dettagli su altri sport che è possibile seguire grazie alla piattaforma. "Solo dopo questa lunga premessa il messaggio, secondo le proteste di numerosi utenti, riporta le informazioni sulle variazioni tariffarie che partiranno successivamente al 22 agosto 2024, giustificate dalla società con le 'mutate condizioni di mercato'” evidenzia il Codacons. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Morta dopo una cena a base di pesce, domani l’autopsia sulla 40enne
(Adnkronos) – Sarà eseguita domani l’autopsia sul corpo senza vita di Giuliana Faraci, la 40enne morta due giorni fa dopo una cena a base di pesce in un ristorante. L'incarico è stato conferito dal Procuratore di Patti, Messina, Angelo Antonio Cavallo alla professoressa Daniela Sapienza dell'Università di Messina.
La vittima, che non aveva problemi di salute, venerdì sera era stata a cena con delle amiche in un ristorante dove aveva mangiato degli spaghetti a base di pesce. Nella notte ha iniziato ad avvertire dolori addominali, febbre e nausea. Lunedì mattina il decesso. Forse mentre dormiva. I familiari, in un esposto presentato tramite la Polizia del commissariato di Sant'Agata di Militello alla Procura della Repubblica di Patti, hanno quindi chiesto l’esecuzione dell’accertamento autoptico. Soltanto l'autopsia chiarirà i motivi della morte della giovane donna. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ucraina, Kuleba: “Pronti a negoziare con la Russia”
(Adnkronos) – L'Ucraina è pronta a negoziare con la Russia per porre fine alla guerra che dura da quasi 2 anni e mezzo. Il messaggio arriva dal ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba, a Guangzhou per incontrare il suo omologo cinese Wang Yi. "L'aggressione russa ha distrutto il mondo e rallentato lo sviluppo. In ogni giorno di guerra si consumano nuove violazioni dei diritti umani e viene erosa la giustizia. E' necessario porre fine alla guerra contro l'Ucraina, ripristinare la pace e accelerare la ripresa del nostro stato", le parole di Kuleba. "La parte ucraina è disposta e pronta a condurre il dialogo e i negoziati con la parte russa. Naturalmente, i negoziati devono essere razionali e avere un significato pratico, volti a raggiungere una pace giusta e duratura", ha spiegato Kuleba secondo le parole riportate poi dal portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning. Da Mosca, la prima risposta è arrivata nel consueto briefing di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino: la Russia, ha detto, non ha mai rifiutato i negoziati ed è sempre stata aperta al dialogo. Mosca, ha detto Peskov secondo l'agenzia Ria Novosti, "attende ulteriori chiarimenti per conoscere i dettagli" dopo le parole di Kuleba. Gli attacchi russi in Ucraina degli ultimi giorni hanno causato la morte di almeno quattro persone e il ferimento di almeno 17, tra cui bambini. Lo hanno reso noto le autorità regionali stamattina, aggiungendo che la Russia ha lanciato un attacco missilistico contro Kharkiv intorno alle 5 del mattino ora locale , colpendo l'ufficio di un'organizzazione umanitaria, ha affermato il governatore Oleh Syniehubov . —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Dolci alla bimba vicina di casa, poi le molestie: arrestato 40enne a Roma
(Adnkronos) – Pesanti molestie sessuali su una bimba di 8 anni, attirata dal vicino di casa con la scusa di offrirle dei dolci. Per questo i carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca, coordinati dalla Procura presso il Tribunale di Roma, hanno dato esecuzione a un fermo nei confronti di un 40enne del Marocco, gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata poiché commessa nei confronti di una minorenne. Le indagini sono iniziate subito dopo la denuncia presentata ai carabinieri di Tor Bella Monaca dai genitori di una bambina di 8 anni, che aveva confidato strani comportamenti da parte del vicino di casa e di vivere in uno stato costante di ansia. L'indagato, un vicino di casa, si era guadagnato nel tempo la fiducia della piccola offrendole in diverse occasioni dei dolciumi. I carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca, percepita la gravità dei fatti, hanno immediatamente avviato una minuziosa e riservata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma. I fatti risalgono allo scorso mese di giugno quando la minorenne, adescata con la scusa di offrirle dei dolci, sarebbe entrata nell’appartamento dell’uomo che, una volta rimasto solo con la ragazzina, l’avrebbe molestata pesantemente. Gli investigatori hanno quindi raccolto una serie di elementi che hanno rafforzato l’ipotesi che effettivamente la bambina potesse essere stata oggetto di attenzioni sessuali e, il pm della Procura di Roma, coordinando e condividendo l’attività investigativa condotta dai carabinieri, ha quindi disposto il fermo dell’uomo, visto il concreto rischio di reiterazione del reato e il pericolo di fuga. I carabinieri della Compagnia di Frascati hanno così condotto il 40enne presso il carcere di Regina Coeli dove il fermo è stato convalidato dal Tribunale di Roma che ha disposto per l’indagato la custodia cautelare in carcere. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Intervento di chirurgia laser agli occhi: guida all’approccio e alla scelta
(Adnkronos) – in collaborazione con Vista Vision L'intervento di chirurgia laser agli occhi rappresenta una rivoluzione nel campo della correzione dei difetti visivi. Grazie a tecnologie avanzate, come il laser a eccimeri, è possibile migliorare significativamente la qualità della vista di milioni di persone nel mondo. Questo articolo fornisce una guida dettagliata sull'approccio e la scelta dell'intervento di chirurgia laser agli occhi, esplorando cos'è la chirurgia laser, chi può beneficiarne, i diversi tipi di intervento, i vantaggi e i rischi associati, e una conclusione complessiva sull'argomento. La chirurgia laser agli occhi, nota anche come chirurgia refrattiva, è una procedura medica che sfrutta la tecnologia laser per correggere difetti visivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Purtroppo, negli ultimi anni, questi disturbi stanno aumentando (come puoi leggere qui) quindi si necessita sempre di più di soluzioni che possano aiutare le persone a migliorare la loro vita. Il principale obiettivo di questo tipo di intervento è ridurre o eliminare la dipendenza da occhiali o lenti a contatto, migliorando così la visione naturale del paziente. Una delle tecnologie più comuni impiegate in questi interventi è il laser a eccimeri, che opera rimodellando la cornea, la parte trasparente anteriore dell'occhio, per consentire una corretta messa a fuoco della luce sulla retina. Questo rimodellamento della cornea permette di correggere il percorso dei raggi luminosi in modo che questi si concentrino correttamente sulla retina, migliorando così la qualità della visione. La chirurgia laser agli occhi è particolarmente indicata per persone con difetti visivi stabilizzati, solitamente di età compresa tra i 18 e i 60 anni. È fondamentale che il difetto visivo non sia in fase di progressione, poiché eventuali cambiamenti nella vista potrebbero compromettere i risultati dell'intervento. Oltre a ciò, il paziente deve essere in buone condizioni di salute generale e non avere patologie oculari attive, come infezioni o malattie della cornea. Prima di procedere, è essenziale una valutazione preliminare accurata da parte di un chirurgo oculista per determinare l'idoneità del paziente alla procedura. Questa valutazione include una serie di esami dettagliati che aiutano a identificare eventuali controindicazioni e a garantire che il trattamento possa fornire i risultati desiderati senza rischi eccessivi. Esistono diverse tecniche di chirurgia laser agli occhi, ognuna con specifiche indicazioni, vantaggi e limitazioni. Le principali metodologie includono la PRK, la FemtoLASIK e la RELEX SMILE. Ogni tecnica si differenzia per il tipo di approccio chirurgico e la modalità di utilizzo del laser. La PRK (PhotoRefractive Keratectomy) è una delle prime tecniche sviluppate per la correzione dei difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo. Durante l'intervento, il chirurgo rimuove lo strato superficiale della cornea, noto come epitelio, per permettere al laser di rimodellare la superficie corneale sottostante. Questo rimodellamento consente di correggere i difetti visivi, migliorando la qualità della vista. Dopo l'operazione, l'epitelio si rigenera naturalmente nei giorni successivi, solitamente entro 3-5 giorni, durante i quali la cornea viene protetta con una lente a contatto terapeutica. La PRK è particolarmente indicata per pazienti con cornee sottili o irregolari, dove altre tecniche come LASIK potrebbero non essere appropriate. Tuttavia, il recupero visivo può essere più lento rispetto ad altre tecniche di chirurgia refrattiva e richiedere alcuni giorni di convalescenza, durante i quali il paziente può avvertire fastidi oculari come dolore, sensibilità alla luce e visione offuscata. Nonostante ciò, la PRK rimane una tecnica sicura ed efficace per la correzione dei difetti visivi, con risultati stabili e duraturi nel tempo . La FemtoLASIK rappresenta una delle tecniche più moderne e ampiamente utilizzate nel campo della chirurgia refrattiva. Questa procedura combina l'impiego di un laser a femtosecondi, che permette di creare un sottile lembo corneale con estrema precisione, e un laser a eccimeri, utilizzato per rimodellare la cornea correggendo i difetti visivi. Durante l'intervento, il lembo corneale viene sollevato per consentire al laser a eccimeri di agire sulla cornea sottostante, e successivamente riposizionato. Questo approccio garantisce un recupero visivo rapido e generalmente indolore. La tecnica FemtoLASIK è adatta per trattare una vasta gamma di difetti visivi, tra cui miopia, ipermetropia e astigmatismo, offrendo risultati molto precisi grazie alla tecnologia avanzata dei laser impiegati. La tecnica RELEX SMILE (Small Incision Lenticule Extraction) rappresenta un'innovazione significativa nel campo della chirurgia laser agli occhi. Durante l'intervento, un laser a femtosecondi di ultima generazione crea un lenticolo all'interno della cornea. Questo lenticolo viene successivamente estratto attraverso una piccola incisione a tunnel, senza la necessità di utilizzare un laser ad eccimeri. Questo approccio minimamente invasivo è particolarmente vantaggioso perché preserva l'integrità strutturale della cornea, riducendo così il rischio di complicazioni post-operatorie e migliorando la stabilità biomeccanica dell'occhio. La tecnica RELEX SMILE è indicata soprattutto per i pazienti affetti da miopia e astigmatismo, offrendo loro un recupero post-operatorio rapido e confortevole. Grazie alla precisione e alla sicurezza della procedura, i pazienti possono sperimentare una significativa riduzione della dipendenza dagli occhiali e dalle lenti a contatto, migliorando la qualità della vita. La chirurgia laser agli occhi offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, consente di eliminare l'uso di occhiali e lenti a contatto, migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti. Inoltre, questa procedura è efficace nel fornire una visione migliorata in diverse condizioni di luce, rendendo la vista più nitida e confortevole sia durante il giorno che la notte. Un altro aspetto positivo è il recupero visivo rapido, con molti pazienti che riescono a tornare alle loro attività quotidiane in breve tempo dopo l'intervento. Tuttavia, è importante considerare anche i rischi associati a questa procedura. Tra i possibili effetti collaterali vi è lo sviluppo di secchezza oculare, che può causare disagio e richiedere trattamenti supplementari. Alcuni pazienti possono sperimentare aloni o bagliori notturni, che possono influenzare la visione in condizioni di scarsa illuminazione. Anche se rari, esistono rischi di infezioni che potrebbero complicare il processo di guarigione. In casi eccezionali, la visione potrebbe non risultare ottimale o potrebbe verificarsi una regressione del difetto visivo nel tempo. Per questi motivi, è fondamentale discutere in dettaglio con un bravo chirurgo oculista tutti i potenziali benefici e rischi prima di sottoporsi all'intervento, per prendere una decisione informata e consapevole. E’ quello che accade in tutti i centri Vista Vision, dove il paziente è seguito passo passo ed informato su tutto ciò che riguarda l’intervento. L'intervento di chirurgia laser agli occhi rappresenta una soluzione efficace per molte persone che desiderano migliorare la propria vista e ridurre la dipendenza da occhiali e lenti a contatto. Grazie a tecnologie avanzate e a una varietà di tecniche chirurgiche disponibili, è possibile personalizzare l'intervento in base alle specifiche esigenze di ogni paziente. Tuttavia, è essenziale una valutazione accurata e una consulenza dettagliata con un chirurgo oculista esperto per garantire i migliori risultati possibili. Considerare attentamente i vantaggi e i rischi associati alla chirurgia laser agli occhi aiuterà a prendere una decisione informata e consapevole. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Morta dopo caduta in vano ascensore, scattano misure per amministratore e manutentore
(Adnkronos) – Dopo la morte della giovane Clementina (Clelia) Di Tano, 25 anni, avvenuta lo scorso 1° luglio dopo la caduta nel vano ascensore della palazzina in via Piave dove abitava con la famiglia, scattano le misure contro amministratore e manutentore. La misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali e imprenditoriali della durata di un anno è stata infatti emessa dal gip del Tribunale di Brindisi ed eseguita dai carabinieri nei confronti di due persone nell'ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica della città pugliese. I provvedimenti sono stati notificati l'altro ieri sera dai militari della Stazione di Fasano. In particolare, il giudice delle indagini preliminari ha applicato la misura nei confronti di due dei quattro indagati, rispettivamente nelle qualità di amministratore di condominio e responsabile tecnico della società di manutenzione degli ascensori, ai quali è addebitato il reato di “omicidio colposo”. Nel provvedimento cautelare è evidenziata la sussistenza alo stato attuale di gravi indizi a carico degli indagati perché ritenuti responsabili, ciascuno nelle vesti di rispettiva competenza, di “grave negligenza, imprudenza, imperizia ed inosservanza della normativa e degli obblighi contrattuali posti a base della regolare manutenzione dell’impianto ascensore del condominio” per non aver impedito, “omettendo scientemente di effettuare le necessarie riparazioni ovvero di mettere in sicurezza l’ascensore e comunque di inibire l’uso dello stesso a fronte della più volte accertata difettosità della chiusura delle porte dei piani”, che la giovane, uscita dal proprio appartamento al quarto piano, si dirigesse verso la porta dell’ascensore per raggiungere il piano terra, "trovandola apribile perché guasta", e poi cadesse nel vuoto impattando sul tetto della cabina ascensore ferma al piano terra. Dopo l’esecuzione dell’ordinanza si svolgeranno gli interrogatori di garanzia degli indagati, che potranno difendersi ed offrire la loro eventuale versione dei fatti. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Renzi, genitori condannati per fatture false e assolti per bancarotta
(Adnkronos) – Una condanna e un'assoluzione per i genitori di Matteo Renzi. Il Tribunale di Firenze, presieduto dal giudice Fabio Frangini, ha condannato oggi, 24 luglio, a tre anni, due mesi e 15 giorni di reclusione Tiziano Renzi e Laura Bovoli per false fatture nel processo di primo grado per il fallimento delle cooperative Marmodiv, Delivery e Europe Service. Marito e moglie sono stati assolti, invece, dalle accuse principali di bancarotta, sotto vari profili, perchè il fatto non sussiste o per non aver commesso il fatto. La loro figlia Matilde, sorella di Matteo, è stata assolta dall'accusa di false fatture perché il fatto non sussiste e per la particolare tenuità del fatto Durante la requisitoria, il procuratore aggiunto Luca Turco aveva chiesto una condanna a cinque anni per i genitori del leader di Italia Viva, mentre per la figlia Matilde aveva chiesto 10 mesi. Condanne fino 4 anni 8 mesi erano state avanzate per altri otto imputati, tra legali rappresentanti delle cooperative coinvolte, componenti dei cda e imprenditori. Con la sentenza di oggi sono stati condannati anche per fatture fase: Pier Giovanni Spiteri a un anno, un mese e 15 giorni di reclusione; Pasqualino Furii a tre anni; Giuseppe Mincuzzi a due anni e tre mesi; Carlo Ravasio e Paolo Terreni a un anno e nove mesi ciascuno; Giovanna Gambino a quattro anni e tre mesi; Daniele Goglio a tre anni; Priyantha Punchihewa a un anno. Il Tribunale ha ordinato, inoltre, la confisca nei confronti della società Marmodiv della somma di 98.592,47 euro pari all'imposta complessivamente evasa e in caso di incampienza la confisca per equivalente della stessa somma anche a sei condannati tra cui i coniugi Renzi. Confisca anche nei confronti della Eventi 6 Srl della somma di 603.576,39 euro sempre per l'imposta evasa e in caso di incampienza la confisca per equivalente della stessa somma ai coniugo Renzi. La difesa dei genitori del leader di Italia Viva attende di leggere le motivazioni della sentenza, che saranno depositate entro 90 giorni, per poi presentare ricorso in appello. L'avvocato Federico Bagattini ha ricordato che per questo procedimento i due coniugi erano stati messi agli arresti domiciliari nel 2019. "Era il processo delle bancarotte e sono stati assolti – ha dichiarato Bagattini – Voglio ricordare che se chi ha chiesto la misura e chi l'ha disposta avesse avuto previsione di questa sentenza, la misura cautelare non avrebbe potuto essere somministrata ai coniugi Renzi". Tiziano Renzi ha affidato a una nota il suo commento: "La sentenza di oggi è una sentenza ampiamente positiva per tanti aspetti: sono infatti azzerate tutte le infamanti accuse che in questi anni abbiamo ricevuto sulle bancarotte. Ci hanno persino arrestato per quell'accusa e oggi il Tribunale di Firenze ci ha assolto disintegrando l’impianto accusatorio della procura. Non abbiamo fatto nessuna bancarotta. Punto". "Questa ennesima assoluzione si aggiunge alle assoluzioni o archiviazioni di questi dieci anni a Genova, Cuneo, Firenze e Roma. E il fatto che mia figlia Matilde sia adesso totalmente fuori da ogni processo un mese dopo che è accaduta la stessa cosa a suo marito Andrea mi riempie il cuore di gioia – ha aggiunto Tiziano Renzi – La condanna per le quattro presunte false fatture mi sorprende perché noi in quella specifica vicenda non avevamo alcun ruolo. Ma con immutata fiducia nella verità, andremo in appello dove avremo modo di mostrare tecnicamente come siamo estranei anche da questa contestazione, peraltro marginale, per un valore inferiore a centomila euro". "Oggi si compie un grande passo in avanti: un tribunale sancisce che non abbiamo commesso i reati per cui siamo stati arrestati. Mi spiace perché per l’assoluzione completa dovremo aspettare ancora l’appello, tra un anno. Ma chi ha seguito il processo sa che quella di oggi è la vittoria della verità contro le contestazioni assurde della procura. Ricorreremo in appello sull false fatturazioni e chiederemo i danni in sede civile a chi ci ha insultato in questi anni", ha concluso Tiziano Renzi. Il processo di primo grado ha riguardato il fallimento delle cooperative Delivery Service Italia, Europe Service e Marmodiv, che si occupavano in particolare di volantinaggio e distribuzione di materiale pubblicitario. Secondo le accuse della Procura fiorentina, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, sarebbero stati amministratori di fatto delle tre coop, tramite persone di fiducia o comunque condizionando le decisioni prese all'interno delle stesse società dedite in particolare al volantinaggio e alla distribuzione di materiale pubblicitario.
L'indagine era partita dalla Delivery Service Italia, cooperativa dichiarata fallita a giugno 2015 e di cui Tiziano Renzi e Laura Bovoli sarebbero stati, per la Procura, amministratori di fatto fino a giugno 2010. In questo caso secondo le accuse i due coniugi, con altri imputati – tra cui Roberto "Billy" Bargilli, l'autista del camper di Matteo Renzi per le primarie per la segreteria del Pd del 2012 e in passato nel cda della cooperativa, che con la sentenza di oggi, 24 luglio 2024, è stato assolo da ogni accusa – avrebbero cagionato "il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita nell'aver omesso sistematicamente di versare gli oneri previdenziali e le imposte, o comunque, aggravando il dissesto". Per quanto riguarda la Europe Service, fallita ad aprile 2018, invece i coniugi Renzi – considerati dalla Procura "amministratori di fatto fino a dicembre 2012" – erano accusati con altri imputati di aver sottratto "con lo scopo di procurarsi un ingiusto profitto e di recare pregiudizio ai creditori, i libri e le altre scritture contabili". C'è poi il caso della Marmodiv, cooperativa fallita con sentenza del Tribunale di Firenze il 20 marzo 2019. La bancarotta fraudolenta in questo caso era contestata oltre che a Tiziano Renzi e Laura Bovoli, anche a Giuseppe Mincuzzi "presidente del cda fino al marzo 2018" e a Daniele Goglio "amministratore di fatto fino a marzo 2018" della Marmodiv. Per il procuratore aggiunto Luca Turco in questo caso i quattro imputati avrebbero concorso "a cagionare il dissesto della società esponendo, al fine di conseguire un ingiusto profitto, nel bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017, approvato dall'assemblea dei soci il 27 giugno 2018 nell'attivo patrimoniale, crediti per 'fatture da emettere' non rispondenti al vero per un importo superiore a 370 mila euro, così iscrivendo a conto economico maggiori ricavi ed evitando di evidenziare una perdita d'esercizio". Così continuava il capo di imputazione formulato dalla Procura, "Renzi, Bovoli e Mincuzzi – presidente del consiglio di amministrazione fino al 15 marzo 2018 – erano in grado di 'cedere' all'amministratore di fatto Daniele Goglio la cooperativa ormai fortemente indebitata e Goglio poteva tenere la condotta distrattiva contestata". Per la Marmodiv i coniugi Renzi, con altri sei imputati, erano accusati anche di aver emesso alcune fatture "per operazioni in parte inesistenti" "al fine di consentire alla 'Eventi 6' l'evasione delle imposte sui redditi". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)